Cavolo rosso

Cavolo rosso
Origini
Altri nomicavolo viola
Luogo d'origine
Dettagli
Categoriaortofrutticolo
SettoreProdotti vegetali

Il cavolo rosso, noto anche come cavolo viola, è una cultivar di Brassica oleracea appartenente al gruppo delle capitata.[1]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sezione di cavolo rosso

Il cavolo rosso è simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta colorazione rossa dovuta alla notevole presenza di sostanze idrosolubili chiamate antocianine del gruppo dei flavonoidi[2].

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Il cavolo rosso è una pianta biennale con radice fittonante non molto profonda, possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. Viene coltivato in varie zone d'Italia e del mondo anche se è una pianta originaria dell'area mediterranea e diffusa già all'epoca romana. È un ortaggio molto conosciuto.

Würstel con cavolo rosso stufato

In cucina[modifica | modifica wikitesto]

Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d'Europa e del mondo, soprattutto previa cottura e per la preparazione di zuppe e minestre. È anche molto utilizzato come contorno, in genere stufato ma anche crudo e finemente affettato[3].

Altri usi[modifica | modifica wikitesto]

Piatto della Turingia con coniglio accompagnato da canederli e cavolo rosso stufato

Il cavolo rosso viene anche usato per la preparazione di strisce per il test dell'acidità analogo al tornasole.[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Brassica oleracea L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 28 febbraio 2021.
  2. ^ Colore rosso: le antocianine - Scienza in cucina - Blog - Le Scienze, su bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  3. ^ Giuliana Lomazzi, Cavolo, in La Cucina Mediterranea Moderna, Il Castello, 2014. URL consultato il 1-3-2019.
  4. ^ J. L. Lassaigne, Compendio elementare di chimica considerata come scienza accessoria allo studio della medicina, della farmacia e della storia naturale, F. Rusconi, 1834, pp. 200. URL consultato il 1-3-2019.

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