Centers for Disease Control and Prevention

Centers for Disease Control and Prevention
La sede principale.
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
TipoOrgano dell'HHS
Istituito1946
DirettoreRochelle Walensky (dal 2021)
Bilancio11.1 miliardi di dollari (2018)
Impiegati10 899
SedeAtlanta, Georgia (USA)
Indirizzo33°47′58″N 84°19′42″W / 33.799444°N 84.328333°W33.799444; -84.328333
Sito webwww.cdc.gov

I Centers for Disease Control and Prevention (in italiano: Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie[1], in acronimo CDC) sono un importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d'America. Il CDC è un'agenzia federale degli Stati Uniti, facente parte del Dipartimento della salute e dei servizi umani[2] ed ha la sede principale ad Atlanta, Georgia.[3]

Il suo obiettivo principale è proteggere la salute e la sicurezza pubblica attraverso il controllo e la prevenzione di malattie, infortuni e disabilità negli Stati Uniti e nel mondo[4]. Il CDC si concentra principalmente su malattie infettive, intossicazioni alimentari, benessere ambientale, salute e sicurezza sul lavoro, promozione della salute, prevenzione degli infortuni e su attività educative aventi lo scopo di migliorare il benessere dei cittadini statunitensi. Il CDC insieme alla FDA (Food and Drug Administration) monitorano la sicurezza dei vaccini attraverso: il Clinical Immunization Safety Assessment (CISA) Network , il Vaccine Safety Datalink ed il VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System).

Il CDC conduce anche ricerche e fornisce informazioni su malattie non infettive come l'obesità e il diabete, ed è un membro fondatore dell'International Association of National Public Health Institutes (IANPHI).[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il microbiologo Terrence Tumpey presso il CDC.

L'organizzazione civile nasce nel 1946 come estensione di una precedente organizzazione a carattere militare (MCWA, Malaria Control in War Areas). Fra il 1946 e il 1967 la sigla CDC indicava il Communicable Disease Center (centro per le malattie trasmissibili). Va tenuto presente che lo scopo di questo organismo, soprattutto nel dopoguerra, è stato strettamente correlato alla necessità, politicamente sentita, di verificare i possibili focolai di epidemie correlabili ad un attacco di guerra biologica.

Fra i primi organizzatori di questa struttura vi fu Alexander Langmuir, professore presso la Università Johns Hopkins; egli diede vita, nel 1951 agli EIS (Epidemic Intelligence Service, il Servizio segreto epidemiologico), formando dei funzionari che, sotto il controllo del CDC, venivano assegnati per due anni a ospedali o dipartimenti sanitari americani. L'EIS era una sorta di CIA della medicina. Col passare degli anni sono numerosissimi i personaggi (2000 persone certe fino al 1993 quando la lista degli appartenenti non è stata più di dominio pubblico) che, avendo attraversato questa esperienza, sono andati ad occupare importanti posizioni lavorative, nell'ambito sanitario e non, negli Stati Uniti e nel mondo.

L'attuale direttore del CDC è Rochelle Walensky.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito dei CDC in italiano, su cdc.gov, 4 marzo 2010. URL consultato il 25 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2010).
  2. ^ Centers for Disease Control and Prevention, su hhs.gov, United States Department of Health and Human Services. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2020).
  3. ^ Niesse, Mark, City of Atlanta's expansion to Emory and CDC approved, in Atlanta Journal-Constitution. URL consultato il 5 dicembre 2017.
  4. ^ Mission, Role and Pledge, su cdc.gov, Centers for Disease Control and Prevention. URL consultato il 16 gennaio 2017.
  5. ^ CDC Home Page, cdc.gov; retrieved November 19, 2008.
  6. ^ (EN) CDC, New CDC Director, su Centers for Disease Control and Prevention, 20 gennaio 2021. URL consultato il 5 luglio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN139950776 · ISNI (EN0000 0001 2163 0069 · LCCN (ENno93011529 · GND (DE5296055-9 · BNF (FRcb151076998 (data) · J9U (ENHE987007522949705171 · NDL (ENJA00316671