Cerea

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Cerea
comune
(IT) Cerea
Cerea – Stemma
Cerea – Bandiera
Cerea – Veduta
Cerea – Veduta
Villa Marchesi Dionisi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Amministrazione
SindacoMarco Franzoni (Lega-FdI) dal 26-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022)
Territorio
Coordinate45°11′21.7″N 11°12′59.8″E / 45.18936°N 11.21661°E45.18936; 11.21661 (Cerea)
Altitudine18 m s.l.m.
Superficie70,3 km²
Abitanti16 807[2] (31-3-2023)
Densità239,08 ab./km²
FrazioniAselogna, Asparetto, Cherubine, San Vito, Palesella, Santa Teresa in Valle[1]
Comuni confinantiAngiari, Bergantino (RO), Bovolone, Casaleone, Concamarise, Legnago, Melara (RO), Ostiglia (MN), San Pietro di Morubio, Sanguinetto
Altre informazioni
Cod. postale37053
Prefisso0442
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT023025
Cod. catastaleC498
TargaVR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 327 GG[4]
Nome abitanticereani (IT); nell'uso comune ceretani
Patronosan Zeno
Giorno festivo21 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cerea
Cerea
Cerea – Mappa
Cerea – Mappa
Posizione del comune di Cerea nella provincia di Verona
Sito istituzionale

Cerea (Zerèa in veneto[5]) è un comune italiano di 16 807 abitanti, con titolo di città, della provincia di Verona in Veneto.

Nel comune è localizzata l'Oasi Valle Brusà, dove sorge il sito palafitticolo Tombola, che fa parte del progetto seriale "Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi", dal 2011 inserito nella Lista dei patrimoni dell'umanità in Italia dell'UNESCO.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina di Cerea si trova nel pieno della pianura della Bassa veronese. È situata in posizione sud-est rispetto alla città capoluogo di Verona, da cui dista 34 chilometri.
È vicina anche alle città di Mantova e Rovigo. La città ospita una piccola riserva naturale chiamata palude del Brusà. È inoltre attraversata dal fiume Menago. Comprende sei frazioni: Aselogna, Asparetto, Cherubine, Palesella, Santa Teresa e San Vito Martire.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima, come del resto quello dell'intera pianura veneta, è quello continentale. In estate le temperature sono elevate mentre in inverno sono rigide, l'umidità relativa è elevata durante tutto l'anno, specialmente nei mesi invernali, quando provoca il fenomeno delle nebbie, che si verificano per lo più a partire dal tramonto fino a mattina inoltrata.

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Le ipotesi sull'origine del nome sono differenti, molteplici e varie.

Secondo alcuni deriva dal latino cerrus, "cerro" con l'aggiunta del suffisso -etum.[6] Con "cerro" si intende l'albero delle Fagacee (Quercus cerris), una quercia con foglie caduche, oblunghe, profondamente lobate, e con frutti a ghianda dalle cupole caratteristiche ricoperte da squame (simili a ricci). Non è un caso se poi cerea sia conosciuta per i mobili di legno. Esiste un documento storico del 932 d.C., che cita un decreto dell'arcidiacono Epirando che concede agli abitanti di Acereta seu Cerete, di ricostruire le case del borgo. Il nome Acereta seu Cerete deriva probabilmente dal cerro, albero molto diffuso nel territorio e simbolo del comune.

Forse il nome latino del luogo era Ager Cereris, ossia "il campo di Cerere", poi tramutato nel medioevo in Acereta seu Cerete per la presenza degli alberi che occuparono i campi.

Un'altra ipotesi è che il nome sia stato dato al luogo quando alcuni membri del casato "Della Scala" ascesero al potere sulla città di Verona. Infatti, Mastino I della Scala che era già podestà di Cerea e vassallo di Santa Maria in Organo, col nome di Leonardino della Scala (poi Mastino), fu nominato in gran fretta nuovo podestà di Verona dal Comune veronese. La casata quindi comincerebbe la sua ascesa dal luogo chiamato "cerea" in memoria del passaggio di potere dagli Ezzelini e dell'ascesa del casato "Della Scala", dove il nome del luogo indicherebbe un saluto alla signoria. Infatti il saluto "cerea", più diffuso in passato in varie parti della penisola italiana e ancora in uso in Piemonte, deriva dall’espressione “Saluto alla Signoria Vostra”, con alterazione della parola “Signoria” che nel parlato popolare è diventata sereia, serea, molto simile al saluto veneziano sioria vostra o al saluto genovese scià.[7] “Cerea” deriverebbe da serèa o «signoria» (zerèa in veneto[5]), sere o «signore», regionale forma di saluto, in origine reverenziale, poi divenuta familiare, e rimasta in uso nel Piemonte.[8] Analogamente “ciao” deriva dal veneziano “sciao” nel senso di “schiavo vostro”, quindi, cerea è un saluto alla “signoria”, usato come titolo di rispetto. E ritornando all’etimologia della parola, "cerea" deriverebbe dal greco per la palese somiglianza con la parola "caireo" che in greco significa “gioire/godere” oppure “buongiorno”; strascico dell’influenza greco-bizantina rimasta in Italia a seguito della caduta dell’Impero Romano d’Occidente.[9]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età del bronzo e Impero Romano[modifica | modifica wikitesto]

La storia della città di Cerea, risale al periodo del bronzo, sono di quest'epoca le tracce di insediamenti nella località "Tombola" e Santa Teresa in Valle nella zona del Castello del Tartaro, ormai scomparso. La zona di Cerea, dopo un periodo in cui l'uomo sembra abbandonare la zona, diviene con la conquista da parte dell'Impero romano nodo importante di interscambio.

In questo periodo si diffonde anche l'agricoltura, grazie anche alla centuriazione del territorio introdotta dai Romani.
Con la fine dell'Impero, si susseguono saccheggi e devastazioni ad opera di barbari.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Un documento storico del 932 d.C., cita un decreto dell'arcidiacono Epirando che concede agli abitanti di Acereta seu Cerete, Cerea nell'antichità di ricostruire le case del borgo. Il nome Acereta seu Cerete deriva probabilmente dal dome di cerro o acero, albero molto diffuso nel territorio e tuttora simbolo del comune.

Il feudo viene ceduto nel 1109 alla contessa Matilde di Canossa, nel 1147 alla chiesa maggiore di Verona, e nel 1180 al figlio del capitano del capoluogo dell'epoca per 1400 libbre. In questo stesso periodo nasce e vive a Cerea Paride da Cerea, noto cronista e notaio a cui è dedicata una delle vie principali della città.

A partire dal 1223, Cerea, si organizza in libero comune, e per la sua posizione di confine, viene a trovarsi al centro di dispute tra la Signoria di Mantova e Ezzelino III da Romano, degli Scaligeri di Verona, ed infine di Venezia. Nei primi anni del Cinquecento, il paese viene inizialmente distrutto da un incendio nato dalle battaglie della Lega di Cambrai, ed il secolo immediatamente successivo, viene flagellato dalla peste.

Settecento[modifica | modifica wikitesto]

La rinascita di Cerea, avviene tramite gli investimenti dei signori di Venezia nel Settecento, che decidono di impiantare la coltivazione del riso nella zona.
A questo periodo risalgono le grandi case a corte che è ancora possibile scorgere all'interno del territorio comunale di Cerea e viene fuso il complesso di cinque Campane alla veronese posto sul campanile della parrocchiale.

Nello stesso secolo, nasce Anton Maria Lorgna (a cui è dedicata una via nel centro cittadino e il più alto palazzo della città), importante matematico; sul finire del secolo viene concessa la cittadinanza a Napoleone. Sempre nello stesso periodo, ha luogo un'importante battaglia tra le truppe napoleoniche francesi e le truppe austriache, e i caduti vengono sepolti in località "Crosaron", dove sorge una croce in pietra a ricordo del tragico evento.

Ottocento[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi dell'Ottocento, viene inaugurata la Legnago-Mantova, e nel 1809 bande armate devastano il paese, distruggendo quasi tutti i più importanti documenti dell'archivio storico. Il 9 maggio 1830, nacque a Cerea uno dei 1089 garibaldini, Giuseppe Flessiati, morto nel 1861 a Legnago. Nel 1848 Cerea, è sede di scontri tra i patrioti italiani e l'esercito austriaco durante la Prima Guerra d’Indipendenza. Nel 1877, viene aperta la tratta Dossobuono-Legnago della ferrovia Verona-Rovigo e Cerea viene dotata di una stazione passeggeri. Nel 1886, entra in funzione la seconda linea ferroviaria passante per Cerea, la Mantova-Monselice.

Novecento[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima metà del Novecento vive ed opera a Cerea la famosa scrittrice per ragazzi Olga Visentini. Dal secondo dopoguerra in poi, specialmente a Cerea, ma anche in comuni circostanti, si è sviluppata una fiorente industria del mobile d'arte, il cui ideatore fu Giuseppe Merlin.

 Bene protetto dall'UNESCO
Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(iii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2011
Scheda UNESCO(EN) Prehistoric Pile dwellings around the Alps
(FR) Scheda

Anni Duemila[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2011, la zona della motta della Tombola all'interno dell'Oasi Valle Brusà, uno dei 111 siti archeologici palafitticoli localizzati sulle Alpi e nelle aree contigue, è entrata a far parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO all'interno del sito sovranazionale denominato Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Numerosi reperti risalenti all'epoca del bronzo sono stati rinvenuti in località Tombola ed al Castello del Tartaro. Uno dei maggiori reperti storico-artistici è un'ara rinvenuta nella cinquecentesca chiesa dei SS. Vito e Modesto, risalente al primo o secondo secolo d.C. Resti della civiltà romana possono essere ammirati anche nella Chiesa di San Zeno, eretta dalla contessa Matilde di Canossa nel 1109 ed impreziosita da affreschi del ‘300.

La chiesa romanica di San Zeno

Da ricordare, la Villa Bresciani sita in pieno centro cittadino, Villa Guastaverza sita in località Ramedello, entrambe cinquecentesche. In località Piatton, vicino al quartiere di San Zeno si trova la Villa Franco, ampiamente rimaneggiata in stile neoclassico un paio di secoli dopo la sua costruzione, attualmente di proprietà della famiglia Bertelè. In località Cà del Lago è presente la Villa Dionisi, costruita sui resti di una villa del ‘200, rimaneggiata nel ‘400, trasformata in villa barocca nel ‘600 e affrescata elegantemente.

Su una struttura del 1061, ed edificata nel ‘700 si trova il Duomo di Santa Maria Assunta in San Zeno. Sulla strada statale che porta a Legnago si trova la chiesetta della Beata Vergine, edificata nello stesso periodo. Sempre allo stesso periodo risalgono i palazzi Sommariva, Verità e Medici, tutti in centro cittadino. Del secolo successivo sono i palazzi Grigoli, Ormaneto in località Isolella, Guidorizzi, Villa Conti Cossali a Cherubine, Villa De Stefani ad Aselogna.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio della Beata Vergine dello Spasimo
Chiesa di San Zeno in Santa Maria Assunta

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Villa Verità, Sparavieri

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

A pochi passi dal centro cittadino, si estende un'oasi, dove vivono ancora incontrastate tutte le forme di vita tipiche delle Valli Grandi Veronesi.
  • Parco comunale Prà della Fiera
Dietro la sede comunale, si estende il parchetto cittadino più grande di Cerea.
Ultimo residuo, con l'Oasi Valle Brusà delle "Valli del Menago" antiche zone palustri.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]

La zona più popolosa del paese è il centro cittadino che conta circa 8.000 abitanti, seguono il quartiere di San Vito martire con 2.000, il villaggio Trieste (che comprende anche la Pelaloca) 1.500, San Zeno 1.000 residenti. Gli altri abitanti sono sparsi tra le frazioni di Asparetto, Aselogna e Cherubine.

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2020 erano residenti a Cerea 1 510 cittadini stranieri[11] pari all'9,01% della popolazione. Le comunità più popolose erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a diverse scuole per l'infanzia, cinque primarie e una scuola media, ha sede a Cerea l'istituto di istruzione superiore "Leonardo da Vinci", comprendente classi di liceo scientifico, liceo scientifico delle scienze applicate, liceo sportivo, e istituto tecnico commerciale.[12]

Presso il Centro Civico di Cultura e Servizio Sociale ha sede la Biblioteca comunale "Bruno Bresciani".

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo Civico "Artigianato del Legno". Presso l'Area Exp.
  • Museo Aldo Morelato e Osservatorio sull'arte applicata al mobile. Presso Villa Dionisi Tacoli

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Data l'abbondanza di territorio agricolo, i piatti tipici sono a base di carne di maiale come il "risotto col tastasal", le "morete", il salame nostrano ed il cotechino.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Durante il periodo annuale, si svolgono numerosi eventi alla Fiera di Cerea.
  • Ogni ottobre dal 2010, si svolge Blues Made In Italy, una fiera dedicata alla promozione e alla divulgazione musicale e culturale del genere di origine afroamericana.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Principale risorsa economica è la produzione e riproduzione del Mobile d'Arte e in stile. Enorme l'indotto che fa da volano all'industria dell'arredamento.

Caposcuola e inventore di questa fiorente economia dei mobilieri è stato il Cavaliere Giuseppe Merlin nato ad Asparetto nel 1881 e scomparso nel 1964. Ha il merito, tra gli altri, anche di aver fatto nascere la prima scuola del Mobile d'arte, finanziata dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, nella sua bottega artigiana ad Asparetto. La scuola, fondata nel 1928, ha insegnato agli allievi che provenivano dai paesi vicini: Venera di Casaleone, Sanguinetto, Bovolone, Gazzo Veronese, San Pietro di Morubio.

Cerea fa parte dell'area di produzione del Riso Nano Vialone Veronese che viene coltivato nei paleoalvei del fiume Menago.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Cerea sorge a breve distanza dalla strada statale 434 Transpolesana, che congiunge Verona a Rovigo, ed è raggiunto dalla strada regionale 10 Padana Inferiore, che lo mette in connessione con Legnago, verso est, e Nogara e Mantova, verso ovest. Il territorio cittadino è inoltre percorso dalle diverse strade provinciali:

  • SP2 Legnaghese Destra, in direzione di Bovolone e Verona;
  • SP44C di Angiari
  • SP45 di Bonavicina
  • SP45A dell'Ormeolo, verso Isola Rizza e Oppeano
  • SP46 della Torretta, verso Aselogna e Torretta e fino al confine con la provincia di Rovigo
  • SP46c di Aselogna
  • SP47B della Ravagnana
  • SP48 di Concamarise
  • SP48A di Asparetto, dalla frazione Asparetto verso Sanguinetto

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Cerea e Stazione di Aselogna.
La Stazione di Cerea

La cittadina è servita da treni regionali di Trenitalia, con una stazione in centro cittadino.
Le linee passanti sono Mantova – Monselice e Verona – Rovigo. Tra il 1934 e il 1965 il territorio era attraversato dalla linea Treviso – Ostiglia ed era presente la stazione di Aselogna.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

I collegamenti interurbani vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da ATV e Busitalia - Sita Nord[13].

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La società calcistica storica di riferimento per il capoluogo è il Cerea 1912, che conta 9 partecipazioni tra Serie D e campionati interregionali. Disputa gli incontri allo Stadio Pelaloca e il suo colore societario è il granata.

Nel 2017 il titolo sportivo dell'allora società viene ceduto a mezzo fusione al Sona Calcio[14]. Il nuovo club nasce dall'unione delle restanti realtà comunali, ossia Atletico San Vito, Giovane Cerea e Asparetto Cerea Sud[15]. Il sodalizio, fondato come Atletico Città di Cerea[16], si pone a rappresentanza della tradizione sportiva iniziata nel 1912 e nella stagione 2021/22 disputa il campionato di Promozione.

Dalla stessa stagione è attiva anche l'ASD Cherubine, che milita in Seconda Categoria e ha sede dell'omonima frazione[17].

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

La società principale era l'A.S.D. Pallavolo Cerea 1972 che porta i colori rosso-nero, dal 2009 la società Pallavolo Cerea si è fusa con lo Spakkavolley (società pallavolistica di Villabartolomea) prendendo così il nome di Volley 434. Nel Giugno del 2014 il consorzio del Volley 434 viene sciolto e ritorna la denominazione originale dell'A.S.D. PALLAVOLO CEREA

Altre società sportive[modifica | modifica wikitesto]

Altre società sportive insediate nel territorio cittadino sono

  • Pallacanestro Cerea
  • Team stelle azzurre dei maestri Rigoni
  • Gruppo podistico Canguri di Cerea
  • Tennis Club Cerea
  • Tiro a Segno Nazionale Sezione di Cerea
  • Club Pattinatori Cerea
  • Veloce Club Cerea 1883
  • G.S.K.S. Cerea Karate Shotokan.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
maggio 1985 luglio 1990 Giovanni Antonio Capuzzo Democrazia Cristiana Sindaco [18]
luglio 1990 settembre 1993 Gabriele Lonardi Democrazia Cristiana Sindaco [19]
settembre 1993 giugno 1994 Gerardino Mattia Commissario Prefettizio [20][21]
giugno 1994 maggio 1998 Franco Bonfante PDS e dal 1998 DS, eletto con lista civica di centro-sinistra "La Coccinella" Sindaco [22]
maggio 1998 maggio 2002 Franco Bonfante DS, eletto con lista civica di centro-sinistra "La Coccinella" Sindaco [23]
maggio 2002 maggio 2007 Claudio Tambalo Lista civica di centro-sinistra "La Coccinella" Sindaco [24]
maggio 2007 maggio 2012 Paolo Marconcini Alleanza Nazionale - con FI-UDC-LN Sindaco Elezioni 2007 [25]
maggio 2012 giugno 2017 Paolo Marconcini Il Popolo della Libertà - con civica Sindaco Elezioni 2012 [26]
giugno 2017 giugno 2022 Marco Franzoni Lega dal 2018 - con LN-civica Sindaco Elezioni 2017 [27]
giugno 2022 In carica Marco Franzoni Lega - con FdI Sindaco Elezioni 2022

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Cerea - Statuto.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2023.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ a b Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese, su larenadomila.it, La Rena Domila, l'informassion veronese. URL consultato il 26 novembre 2011.
  6. ^ Comune di Cerea, su comuni-italiani.it.
  7. ^ "Cerea", su guidatorino.com.
  8. ^ "cerea", su treccani.it. URL consultato il 2 Dicembre 2022.
    «cerèa [da serèa «signoria»; cfr. sere «signore»], region. – Forma di saluto, in origine reverenziale, poi divenuta familiare, in uso nel Piemonte.»
  9. ^ Il significato di Cerea, il ciao piemontese, su mole24.it.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Bilancio demografico popolazione straniera ISTAT
  12. ^ Istituto Statale Istruzione Leonardo Da Vinci Cerea, su davincicerea.edu.it. URL consultato il 20 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2020).
  13. ^ ATV linea 144 Verona-Bovolone-Cerea-Legnago (PDF), su tech.atv.verona.it. URL consultato il 3 agosto 2012.
  14. ^ Fonte: https://www.calciodilettanteveronese.it/cerea-sona-prove-dintesa-mercato-meneghetti-al-tregnago-guandalini-ancora-libero-sulla-piazza/ Archiviato il 10 luglio 2017 in Internet Archive.
  15. ^ Fonte: https://www.tuttocampo.it/Veneto/VR/News/1274607/cerea-l-unione-fa-la-forza-nasce-una-nuova-societa
  16. ^ https://www.cittadicerea.it/
  17. ^ Fonte: https://www.pianeta-calcio.it/campionati/terza-categoria/fiocco-bianco-verde-nel-ceretano-e-nata-lasd-cherubine/
  18. ^ amministratori.interno.it - 1985, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  19. ^ amministratori.interno.it - 1990, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  20. ^ amministratori.interno.it - 1993 prefettizio, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  21. ^ amministratori.interno.it - 1993 straordinario, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  22. ^ amministratori.interno.it - 1994, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  23. ^ amministratori.interno.it - 1998, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  24. ^ amministratori.interno.it - 2002, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  25. ^ amministratori.interno.it - 2007, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  26. ^ amministratori.interno.it - 2012, su amministratori.interno.it. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  27. ^ amministratori.interno.it - 2017, su amministratori.interno.it. URL consultato il 31 luglio 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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