Cesio

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Cesio
   

55
Cs
 
               
               
                                   
                                   
                                                               
                                                               
   

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Aspetto
Aspetto dell'elemento
Aspetto dell'elemento
bianco argenteo
Linea spettrale
Linea spettrale dell'elemento
Linea spettrale dell'elemento
Generalità
Nome, simbolo, numero atomicocesio, Cs, 55
Seriemetalli alcalini
Gruppo, periodo, blocco1(IA), 6, s
Densità1 879 kg/m³
Durezza0,2
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Configurazione elettronica
Termine spettroscopico2S1/2
Proprietà atomiche
Peso atomico132,90545
Raggio atomico (calc.)260(298) pm
Raggio covalente225 pm
Configurazione elettronica[Xe]6s1
e per livello energetico2, 8, 18, 18, 8, 1
Stati di ossidazione1 (base forte)
Struttura cristallinaCubica a corpo centrato
Proprietà fisiche
Stato della materiasolido (a 25 °C)
Punto di fusione301,59 K (28,44 °C)
Punto di ebollizione944 K (671 °C)
Volume molare70,94×10−6 /mol
Entalpia di vaporizzazione67,74 kJ/mol
Calore di fusione2,092 kJ/mol
Tensione di vapore2,5 kPa
Altre proprietà
Numero CAS7440-46-2
Elettronegatività0,79 (Scala di Pauling)
Calore specifico240 J/(kg·K)
Conducibilità elettrica4,89×106/(m·Ω)
Conducibilità termica35,9 W/(m·K)
Energia di prima ionizzazione375,7 kJ/mol
Energia di seconda ionizzazione2 234,3 kJ/mol
Energia di terza ionizzazione3 400 kJ/mol
Isotopi più stabili
isoNATDDMDEDP
133Cs100% Cs è stabile con 78 neutroni
134Cssintetico 2,0648 anniε
β
196,9
329,9
134Xe
134Ba
135Cssintetico 2,3×106 anniβ43,1135Ba
137Cssintetico 30,09 anniβ188,4137Ba
iso: isotopo
NA: abbondanza in natura
TD: tempo di dimezzamento
DM: modalità di decadimento
DE: energia di decadimento in MeV
DP: prodotto del decadimento

Il cesio è l'elemento chimico di numero atomico 55 e il suo simbolo è Cs.

È un metallo alcalino di colore argenteo-dorato, tenero e duttile, fonde poco al di sopra della temperatura ambiente. L'uso più importante del cesio è negli orologi atomici.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Lo spettro elettromagnetico del cesio ha due righe brillanti nella parte blu dello spettro e molte altre linee nel rosso, nel giallo e nel verde. Il cesio è anche l'elemento più elettropositivo di tutti e quello con il più basso potenziale di ionizzazione; inoltre è il meno comune di tutti i metalli alcalini, non considerando il rarissimo e radioattivo francio.

Il cesio può trovarsi liquido a temperatura ambiente[1]. Il cesio reagisce in maniera esplosiva a contatto con l'acqua fredda e perfino con il ghiaccio a temperature al di sopra di −116 °C. L'idrossido di cesio (CsOH) è una base molto forte ed intacca rapidamente la superficie del vetro. Reagendo con l'acido bromidrico forma il Bromuro di cesio.

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il cesio (dal Latino cæsius, che vuol dire "blu cielo") fu scoperto spettroscopicamente da Robert Bunsen e Gustav Kirchhoff nel 1860 nelle acque minerali di Dürkheim, in Germania. L'identificazione fu basata sulle brillanti linee blu del suo spettro e fu il primo elemento scoperto attraverso l'analisi spettroscopica. Il cesio metallico venne prodotto per la prima volta nel 1881. Nel 1967 il Sistema Internazionale delle Unità di misura (SI) ha definito il secondo come 9 192 631 770 oscillazioni della radiazione corrispondente alla transizione fra due livelli energetici dello stato fondamentale dell'atomo di 133Cs. Storicamente l'uso più importante del cesio è stato nella ricerca e sviluppo di prodotti e applicazioni chimiche ed elettriche.

Disponibilità[modifica | modifica wikitesto]

Come metallo alcalino il cesio si trova nella lepidolite, nella pollucite (silicato idrato di alluminio e cesio) e in altri minerali. Una delle più ricche ed importanti fonti di cesio è situata presso il lago Bernic nel Manitoba (Canada): i depositi ivi presenti sono stimati in 300000 t di pollucite con un contenuto medio del 20% di cesio.

Si può isolare il cesio per elettrolisi del cianuro fuso e in un certo numero di altri modi. Il cesio ottenuto per decomposizione termica dell'azoturo di cesio è eccezionalmente puro e privo di gas. I composti principali del cesio sono i suoi cloruri e nitrati; il prezzo del cesio nel 1997 è stato di circa 30 $/g.

È un elemento presente in piccole quantità nei terreni, nelle acque, negli organismi animali e vegetali.

In biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il cesio viene assorbito dalle cellule animali e vegetali in modo competitivo con il potassio, ma il cesio non ha alcuna funzione conosciuta; tuttavia, ad alte concentrazioni, può causare tossicità nelle piante, inibendone la crescita. Infatti, gli organismi dei mammiferi, durante l'evoluzione, hanno cominciato a distinguere l'inutile cesio (non-radioattivo) dal potassio, che è essenziale nella pompa Na + / K + delle membrane cellulari animali. Ciò è ben visibile nello scarso assorbimento e selettività per il cesio del fegato e dei feti, nelle autoradiografie di Nelson et al. (1961)[2]. L'organismo umano espelle infatti il cesio sia con il rene che attraverso altri due emuntori: le ghiandole salivari e il pancreas esocrino, che lo concentrano, lo filtrano e lo eliminano con le loro secrezioni (saliva e succo pancreatico) nell'intestino. Infatti, il "Blu di Prussia" (ferrocianuro ferrico), ingerito oralmente, è in grado nell'intestino di chelare il cesio, prevenendone il riassorbimento, e di eliminarlo nelle feci ed in tale modo è in grado di ridurre di circa la metà la concentrazione del cesio nel corpo umano in 30-70 giorni[3][4]. Contrariamente al parere di molti ricercatori il cesio non è distribuito uniformemente nei tessuti umani. Per questo motivo, il danno cronico da radiocesio è maggiore nel pancreas, dove hanno origine la maggior parte dei tumori pancreatici [5], e dove può causare un aumento del diabete (pancreatogeno, secondario), mentre invece la sua radiazione acuta ha causato severe pancreatiti nella popolazione di Fukushima.

Isotopi[modifica | modifica wikitesto]

Il cesio ha almeno 39 isotopi noti, più di qualunque altro elemento a parte il francio; i loro numeri di massa vanno da 112 a 151. Nonostante il gran numero di isotopi del cesio, solamente uno è stabile, il 133Cs. Tutti gli altri, a parte quelli riportati qui, hanno emivite che variano da decine di anni a frazioni di secondo. Il cesio-137 è prodotto dalla detonazione di armi nucleari e dal processo di fissione nei reattori delle centrali nucleari: una notevole quantità fu rilasciata in atmosfera nell'esplosione di Černobyl' del 1986. A partire dal 1954, con l'inizio dei test nucleari, il 137Cs è stato rilasciato nell'atmosfera terrestre per poi essere portato al suolo dalle precipitazioni e nelle acque di superficie, l'isotopo viene rimosso per ruscellamento e trasporto particellare, quindi la funzione di ingresso di questo isotopo può essere stimata come una funzione del tempo. Il 137Cs ha una emivita di circa 30 anni.

Precauzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il cesio reagisce in modo esplosivo se viene a contatto con l'acqua ed è blandamente tossico, solo un'esposizione a grosse quantità può causare iperirritabilità e spasmi muscolari, data la sua affinità al potassio; alcuni dei suoi radioisotopi presentano un'altissima tossicità radiologica. L'idrossido di cesio è una base estremamente forte e può corrodere il vetro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In genere come "temperatura ambiente" si assume il valore di 25 °C (ovvero 298 K), per cui gli unici elementi che abbiano una temperatura di fusione minore di questa sono il bromo (Tfus = 265,95 K) e il mercurio (Tfus = 234,32 K), ma siccome nella sua accezione più generale la temperatura ambiente può essere qualsiasi temperatura compatibile con le condizioni meteorologiche, si può dire che anche gli elementi metallici cesio (Tfus = 301,59 K), gallio (Tfus = 302,91 K), francio (Tfus = 300,15 K) e rubidio (Tfus = 312,46 K) sono liquidi a temperature "prossime" a quella ambiente
  2. ^ Nelson A , Ullberg S, Kristoffersson H, Ronnback C, Distribution of Radiocesium in Mice., in Acta Radiologica, 55, 5: 374-384, 1961, DOI:10.3109/00016926109175132.
  3. ^ Venturi, Sebastiano, Is there a correlation between radioactive cesium and the increase of pancreatic cancer ?, in Reseachgate, Aug: 1-13, 2020, DOI:10.13140/RG.2.2.27682.86728.
  4. ^ Bandazhevsky Y.I., Chronic Cs-137 incorporation in children's organs., in Swiss. Med. Wkly;, 133 (35-36), 2003, PMID 14652805.
  5. ^ Venturi, Sebastiano, Cesio radioattivo e aumento del cancro pancreatico., in Il Cesalpino, 4:33-39, 2021, DOI:10.13140/RG.2.2.12763.28962.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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