Chiesa cattolica in Asia

La Chiesa cattolica in Asia è parte della Chiesa cattolica universale, sotto la guida del Papa e della Santa Sede.
Il Cattolicesimo in Asia è in rapida crescita soprattutto nel Sud-est asiatico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Asia è il luogo d'origine sia dell'ebraismo che della nascita e dello sviluppo della Chiesa cattolica e ortodossa. In Medio Oriente si trovano tuttora numerose chiese antiche, alcune delle quali sono unite alla chiesa cattolica. Il rito latino invece è diffuso soprattutto nell'estremo oriente, per l'attività missionaria soprattutto a partire dal XVI secolo.

Senza considerare il Medio Oriente, alla fine del XIX secolo vi erano già numerose missioni e diocesi cattoliche in parte poi soppresse. Qui un elenco parziale:

  • diocesi nelle Filippine:
    • Manila, vescovato (1579), arcivescovato dal 1595
    • Cebù, vescovato (1595), oggi arcivescovato
    • Nueva Caceres, vescovato (1595)
    • Nueva Segovia, vescovato (1595)
  • diocesi nell'India pre-britannica (prevalentemente portoghesi):
    • Quilon, vescovato (1329; poi abbandonata e ripristinata nel 1853)
    • Goa, vescovato (1533), oggi arcivescovato
    • Cochin, vescovato (1558-1838, ripristinato nel 1886)
    • Cranganor, vescovato (1600)
    • São_Tomé_di_Meliapore, vescovato (1606-1838)
  • vicariati nell'India britannica:
    • Agra, (1826)
    • Bengala centrale, (1856)
    • Bengala occidentale, (1856)
    • Bengala orientale, (1856)
    • Calcutta, (1834)
    • Bombay, (1660)
    • Ceylon (Sri Lanka), (1834-1849)
    • Coimbatore, (1850)
    • Colombo, (1849)
    • Jaffna, (1849)
    • Madras, (1832)
    • Madura, (1846)
    • Mysore, (1850)
    • Malabar, (1659, Verapoly)
    • Mangalore, (1853)
    • Patna, (1845)
    • Pondicherry, (1776)
    • Tibet, dal 1846 separato da Agra
    • Vizigapatnam, (1850)
  • vicariati nell'Indocina:
    • Ava e Pegu, 1722
    • Cambogia, 1844
    • Cocincina, 1660
    • Cocincina occidentale, 1844
    • Cocincina settentrionale, 1850
    • Malacca, vescovato (1557-1838)
    • Siam orientale (Bangkok), 1658
    • Siam occidentale, 1841
    • Tonchino (Annam), 1658 poi suddiviso in
    • Tonchino meridionale, 1846
    • Tonchino occidentale, 1879
    • Tonchino centrale, 1848
    • Tonchino orientale, 1696
  • diocesi e vicariati in Cina:
    • Pechino, arcivescovato (1307-1375, 1690 al 1856, poi suddiviso in vari vicariati e ricostituito nel 1946)
    • Quanzhou (o Zayton), vescovato (1313-1369 circa)
    • Macao, vescovato, 1690
    • Nanchino, vescovato, 1690-1856
    • Chanxi, 1843
    • Chanxi e Chenxi, 1696 divisi nel 1843
    • Fokien, 1696
    • Honan, 1843
    • Hunan, 1856 diviso dal Huquang
    • Hopei, 1856
    • Huquang, 1696, diviso dal Hunan nel 1856
    • Kiangxi, 1696 diviso dal Xekiang
    • Kiang nang, 1840
    • Kuang tong, 1856, separato da Macao
    • Kua kou, 1846
    • Liao Tong (Manciuria), 1838
    • Pe chili occidentale, 1856
    • Pe Chili orientale, 1856
    • Pe Chili settentrionale, 1856
    • Setchuan, 1696, diviso nel 1856 in
    • Setchuan nord occidentale 1856
    • Setchuan orientale 1856
    • Setchuan meridionale 1860
    • Chekiang e Kiangxi, 1696 poi divisi
    • Xantong, 1839
    • Yunnan, 1696.
  • diocesi e vicariati in altre regioni dell'Asia centrale e orientale:
    • Samarcanda, vescovato (1329-1360?)
    • Corea, vicariato apostolico (1831), oggi arcidiocesi di Seul
    • Giappone, vicariato apostolico (1846), oggi arcidiocesi di Tokyo

Stati[modifica | modifica wikitesto]

Gli stati asiatici a maggioranza cattolica sono le Filippine (81%) e Timor Est (98%). Le Filippine, con circa 85 milioni di cattolici, costituiscono anche la più grande comunità cattolica nazionale dopo il Brasile e il Messico (e prima degli USA).

Altri stati asiatici con importanti minoranze cattoliche sono il Libano (26%), la Corea del Sud (11%), il Vietnam (10%), la Siria (circa 6%), Singapore (6%), Sri Lanka (6%), la Malaysia (4%), l'Indonesia (3%), il Kazakistan (2,5%), Israele (2%) e l'India (1,5%; nel Kerala 11%). Una situazione particolare è rappresentata da alcuni stati del Golfo Persico (Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein) dove la minoranza cattolica si attesta al 10% circa, ma è costituita quasi esclusivamente da immigrati; un fenomeno simile, ma con percentuali più basse (2-4%), si riscontra anche in Kuwait e Oman. La diffusione del cattolicesimo in Cina è mal documentata, alcune stime danno una percentuale intorno all'1%, con punte locali più alte (8% a Hong Kong).

Lo stato col minor numero di cattolici è la Mongolia.

Organizzazione e istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 la Chiesa cattolica asiatica comprendeva:

La popolazione cattolica ammontava a 124.046.000 fedeli pari al 3,05 % della popolazione del continente. Inoltre, al 2010, la Chiesa asiatica contava:

  • 11.092 parrocchie
  • 740 vescovi
  • 31.737 presbiteri diocesani
  • 22.185 presbiteri religiosi
  • 143 diaconi permanenti
  • 32.677 seminaristi maggiori
  • 24.319 seminaristi minori
  • 160.862 religiose
  • 1.712 membri di istituti secolari
  • 301.542 catechisti
  • 40.311 istituti scolastici
  • 10.633 istituti di beneficenza

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guida delle missioni cattoliche 2005, a cura della Congregatio pro gentium evangelizatione, Roma, Urbaniana University Press, 2005

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]