Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Pescasseroli)

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Facciata della chiesa dei Santi Pietro e Paolo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàPescasseroli
Coordinate41°48′41.12″N 13°47′22.42″E / 41.811422°N 13.78956°E41.811422; 13.78956
Religionecattolica di rito romano
TitolarePietro apostolo e Paolo di Tarso
Diocesi Avezzano
Stile architettonicogotico
Inizio costruzioneXIV secolo

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è il principale luogo di culto cattolico di Pescasseroli, in provincia dell'Aquila e diocesi di Avezzano; , in provincia dell'Aquila e diocesi di Avezzano; fa parte della forania di Pescina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'interno della chiesa

Il primo documento che attesta l'esistenza della chiesa risale al 1115 ed è una bolla di papa Pasquale II. Prima dell'anno mille si ritiene che l'edificio facesse parte di un complesso abbaziale probabilmente collegato all'abbazia di Montecassino o a San Vincenzo al Volturno. Il terremoto dell'Appennino centro-meridionale del 1349 lo rase al suolo, e la chiesa venne riedificata secondo i canoni dello stile tardo gotico abruzzese, con volte e nervature a crociera. Un nuovo sisma distrusse parte della facciata e l'abside, ricostruite questa volta in stile tardo rinascimentale.

In questo periodo al nome di San Paolo venne affiancato quello di San Pietro. Tra il XVII e il XVIII secolo gli interni subirono un rifacimento, e comparirono rivestimenti di intonaci e stucchi dorati, oltre ad altari in marmo lungo le navate laterali. Testimoniano questa fase barocca gli altari di San Giuseppe e della Madonna Incoronata, l'altare maggiore e il coro di noce intagliato. Il terremoto della Marsica del 1915 causò gravi danni tanto che la chiesa fu chiusa fino al 1937, anno del restauro che fece riemergere le caratteristiche artistiche e architettoniche quattrocentesche. Un ultimo intervento di ristrutturazione si ebbe nel secondo dopoguerra[1].

Scultura della Madonna Nera dell'Incoronata[modifica | modifica wikitesto]

«La Madonna Incoronata che si venera nella Chiesa Parrocchiale ebbe e ha una grande reputazione tutt'intorno, fin in Terra di Lavoro (Casertano) e nella Campagna romana. È una statuetta in legno, nera, con un globo nella mano destra e reggente con la sinistra il Bambino. Papa Eugenio IV concesse l'Indulgenza Plenaria a quanti visitassero l'Incoronata di Pescasseroli nei giorni della Natività, della Purificazione, dell'Assunzione e della Visitazione»

La statua lignea di colore nero dedicata alla Madonna dell'Incoronata è conservata in un altare della navata sinistra. Originariamente essa era custodita nella chiesa di una zona detta "il Castello", e fu poi trasferita nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Oggetto di grande venerazione della popolazione locale, venne sottoposta nel 1998 ad un totale restauro, che ne ha ripristinato la policromia e l'aspetto. La veste della Madonna è di color azzurro scuro, con piccole decorazioni bianche; il manto dorato è caratterizzato da motivi geometrici scuri; la veste del Bambino è rossa e su di essa sono presenti le stesse decorazioni del vestito di Maria. La Vergine stringe un globo nella mano destra e con l'altra sorregge il Bambino. È evidente un richiamo alle linee bizantine, spesso riprese dalla scultura romanica[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luoghi d’Interesse, su prolocopescasseroli.it, Pro Loco Pescasseroli. URL consultato il 13 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  2. ^ Madonna Nera dell'Incoronata. Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, su regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 13 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).

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