Chiesa della Beata Vergine del Rosario (Ozieri)

Chiesa della Beata Vergine del Rosario
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSardegna
LocalitàOzieri
Coordinate40°35′10.15″N 9°00′10.73″E / 40.586153°N 9.002981°E40.586153; 9.002981
ReligioneCattolica
TitolareMadonna del Rosario
Diocesi Ozieri
ConsacrazioneXVII secolo
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1630
Completamento1638

La chiesa della Beata Vergine del Rosario è un luogo di culto presente nell'abitato di Ozieri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu edificata intorno al 1630-1638 dalla Confraternita del Santo Rosario, esistente già da qualche decennio, a seguito della fondazione dell'adiacente convento delle Clarisse, nel XVII secolo e XVIII secolo fu utilizzata dalle monache di clausura.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, edificata in stile barocco, sorge nel rione Episcopiu, a brevissima distanza dalla cattedrale dell'Immacolata e dalla sede della Curia.

La facciata principale si presenta pressoché quadrata, completata in sommità da un cornicione semplicissimo, completato dalla presenza di una croce in ferro lavorata di epoca posteriore; il portale di ingresso è privo di cornici ed è sovrastato da un semplice arco di scarico.

Ai lati del portone di ingresso sono presenti due finestre circolari che illuminano le due prime cappelle, mentre al di sopra del portone si apre una lunga finestra centinata che dà luce alla cantoria.

Di particolare interesse è il fregio in pietra presente al di sopra del portone centinato, in cui è scolpita l'epigrafe:

(LA)

«Tempio della Santissima Confraternita del Rosario, anno 1635»

(IT)

«Templum Confraternitas Sacratissimi Rosarii Anno MDCXXXV»

L'interno si compone di un'aula coperta a botte con tre cappelle laterali per parte, anch'esse coperte a botte, il presbiterio risulta rialzato rispetto alla navata e anticipato da un arco trionfale.

All'interno sono conservate molte statue del XVII secolo - XVIII secolo[1], ed un grande affresco naturalistico del 1699 firmato nella prima cappella a destra, detta delle Anime.[2]:

«Giuseppe Bonacurso, pintore siciliano»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per lo più con soggetti legati ai riti della Settimana Santa.
  2. ^ G. Saturno, Saluti da Ozieri, seconda parte, Ozieri 2007, p. 162.

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