Chiesa di San Francesco da Paola (Ledro)

Chiesa di San Francesco da Paola
La facciata col piccolo sagrato
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
LocalitàMolina (Ledro)
Coordinate45°52′19.5″N 10°46′32.2″E / 45.872083°N 10.775611°E45.872083; 10.775611
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Francesco da Paola
Arcidiocesi Trento
Inizio costruzioneXVII secolo

La chiesa di San Francesco da Paola è una chiesa sussidiaria a Molina, frazione di Ledro nell'omonima valle in Trentino. Fa parte della zona pastorale di Riva e Ledro e risale al XVII secolo. [1][2][3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Campanile
Interno con altare maggiore
Statua raffigurante San Francesco da Paola

La costruzione della piccola chiesa iniziò nel 1628[3] e i lavori proseguirono per diversi anni.[1]

All'inizio del XVIII secolo venne completamente ristrutturata con importanti interventi nelle sue fondamenta con opere di impermeabilizzazione.[1]

Parrocchia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Francesco da Paola è sussidiaria nella parrocchia di San Vigilio a Molina.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

La facciata è seminascosta dal muretto di una ripida stradina che le passa davanti, è semplice, a capanna. Il portale è in centro alla facciata ed è preceduto da un piccolissimo sagrato, ha cornici in pietra e termina con un timpano triangolare. Una piccola finestra chiusa da una grata posta sul lato a destra e un oculo centrale in alto danno luce alla navata interna. L'accesso è caratterizzato da alcuni gradini. Il campanile si alza dal corpo dell'edificio.

Interni[modifica | modifica wikitesto]

Ha un'unica semplice navata, il presbiterio è leggermente rialzato ed è racchiuso in un'abside a forma di semicerchio.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Chiesa di San Francesco da Paola <Ledro>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ a b Molina di Ledro, su trentino.com. URL consultato l'11 marzo 2020.
  4. ^ Aldo Gorfer, pp. 365-367.
  5. ^ culturaTrentino.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]