Civitaquana

Civitaquana
comune
Civitaquana – Stemma
Civitaquana – Bandiera
Civitaquana – Veduta
Civitaquana – Veduta
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Pescara
Amministrazione
SindacoSamuele Di Profio (lista civica Civitaquana riparte) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate42°20′40.99″N 13°55′07.4″E / 42.34472°N 13.918721°E42.34472; 13.918721 (Civitaquana)
Altitudine550 m s.l.m.
Superficie21,88 km²
Abitanti1 143[2] (30-4-2023)
Densità52,24 ab./km²
Comuni confinantiBrittoli, Catignano, Civitella Casanova, Cugnoli, Loreto Aprutino, Pietranico, Vicoli
Altre informazioni
Cod. postale65010
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT068013
Cod. catastaleC771
TargaPE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 2 100 GG[4]
Nome abitanticivitaquanesi
PIL(nominale) 15,8 mln [1]
PIL procapite(nominale) 13 135 [1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Civitaquana
Civitaquana
Civitaquana – Mappa
Civitaquana – Mappa
Posizione del comune di Civitaquana all'interno della provincia di Pescara
Sito istituzionale

Civitaquana (Cetacquàne in abruzzese[5]) è un comune italiano di 1 143 abitanti[2] della provincia di Pescara in Abruzzo e faceva parte della comunità montana Vestina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo fu fondato nell'XI secolo da resti romani. Appartenne fino alla proclamazione dell'unità d'Italia alla diocesi di Penne.

Nel suo attuale territorio è attestato alla fine dell'XI secolo il castello di Sculcola (rintracciabile probabilmente nell'attuale frazione di Colle Scurcola), che nel 1086 il conte teatino Trasmondo dona al vescovo teatino Rainolfo[6], benché il castello ricadesse nel contado e nella Diocesi Pennensi; nel 1095 il Conte dei Conti normanni, Roberto di Loritello (che governava l'Abruzzo costiero), concede il castello al vescovo Teatino in perpetuo[7]; nel 1111 compare come Signore del castello tal Trasmondo figlio di Rainaldo, presente in questo anno alla convenzione tenutasi nell'Isola della Pescara presso l'abbazia di San Clemente a Casauria per la ridefinizione dell'assetto geo-politico dell'area successivamente alla conquista normanna[8].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 aprile 2002.[9]

«D'azzurro, al cervo slanciato, di rosso, allumato dello stesso, cornato d'oro, con la testa rivolta, accompagnato in capo da tre stelle di otto raggi, d'oro, ordinate in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso con la bordatura di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«La cittadina di Civitaquana, divenuta sede di Comando Tedesco, subì rastrellamenti e requisizioni, divenendo poi teatro di un pesante bombardamento, che provocò la distruzione del centro abitato, la morte di decine di cittadini e molti feriti. La popolazione sopportò gli avvenimenti bellici con coraggiosa determinazione e generosa solidarietà. Chiaro esempio di spirito di sacrificio ed elette virtù civiche. 1943/1944 - Civitaquana (PE)»
— 13 ottobre 2009 [10]
Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria delle Grazie[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è Monumento nazionale. Fu costruita nel XII secolo e fu restaurata negli anni '30 dalle presenze barocche. Ha pianta a tre navate senza transetto con tre absidi. La facciata è scandita da un ordine di lesene che ricordano il romanico lombardo. Il portale è circondato da destra e sinistra da due colonne romaniche e la lunetta superiore non ha affreschi.

L'interno conserva le volte a crociera e possiede su una lunetta un affresco del Cristo Pantocratore.

Palazzo Leognani Castriota - Leognani Fieramosca[modifica | modifica wikitesto]

Di costruzione settecentesca, ha una facciata scandita in due settori con cornici e due ordini di finestre spezzati al centro del palazzo da un ordine autonomo che parte dal portale centrale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Marino Di Profio Lista civica di centro-sinistra Sindaco [12]
14 giugno 1999 7 giugno 2009 Enzo Trabucco Lista civica Sindaco [13][14]
8 giugno 2009 26 maggio 2019 Angelo Ciarfella Lista civica Per Civitaquana (2009-2014)
Lista civica Insieme per Civitaquana (2014-2019)
Sindaco [15][16]
27 maggio 2019 23 novembre 2019 Arnaldo Palumbo Lista civica Progetto comune Sindaco Il 24 ottobre 2019, sei consiglieri su dieci assegnati hanno presentato una mozione di sfiducia, approvata con delibera n. 45 del 22 novembre 2019 dalla maggioranza dei componenti dell'organo consiliare, nei confronti del sindaco. Successivamente il prefetto di Pescara ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale disponendone, nel contempo, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione dell'ente.
27 novembre 2019 21 settembre 2020 Luciano Conti Commissario straordinario
22 settembre 2020 in carica Samuele Di Profio Lista civica Civitaquana riparte Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia, in Il Sole 24 Ore, 27 maggio 2021.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 214, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1086 sub voce "Chieti".
  7. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1095 sub voce "Chieti".
  8. ^ Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, vol. VII, Bologna, Forni Editore, 1971, sub anno 1111 sub voce Casauria.
  9. ^ Decreto di concessione del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2002 (PDF).
  10. ^ Medaglia d'argento al merito civile, Comune di Civitaquana, su quirinale.it.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995, su elezionistorico.interno.gov.it.
  13. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999, su elezionistorico.interno.gov.it.
  14. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004, su elezionistorico.interno.gov.it.
  15. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014, su elezionistorico.interno.gov.it.
  16. ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, su elezionistorico.interno.gov.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Civitaquana, in Borghi e paesi d'Abruzzo, vol. 6, Pescara, Carsa Edizioni, 2008, pp. 63-73, SBN IT\ICCU\TER\0031814.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN243837294 · GND (DE4338705-6
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