Classe Trident

Classe Trident
PATRA
Vigilante 200
La Pertuisane (P673)
Descrizione generale
Tipopattugliatore
Classeclasse Vigilante
Numero unità4 + 1
Utilizzatore principale Marine nationale
CostruttoriChantiers navals Auroux
CMN
CantiereArcachon
Cherbourg
Varo15/04/1973
Entrata in servizio17/12/1976
Ammodernamento1987
Fuori servizio01/06/1996
Disarmo28/06/1996
Radiazione05/07/1996
Destino finale1998
Statoaffondata
Caratteristiche generali
Dislocamento115 t.
(148 t. a pieno carico)
Lunghezza40,7 m
Larghezza5,9 m
Altezza13,7 m
Pescaggio1,55 m
Propulsione2 motori diesel AGO 195 V12 CZSHR (2.200 cv (1.618 kw); 2 eliche a tre pale
Velocità26 nodi (48,15 km/h)
Autonomia1.500 mn a 15 nodi
Equipaggio2 ufficiali e 15 uomini
Equipaggiamento
Sensori di bordo1 radar de navigation DECCA RM 1226C
Armamento
Artiglieria1 cannone Bofors da 40mm
1 mitragliatrice Browning 12.7mm M-2HB
Missili6 rampe per missili SS12M
Mezzi navali1 gommone da 6 posti,
1 gommone da 10 posti
Note
i dati si riferiscono al Trident (P670)
i dati sono tratti da netmarine.net
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La classe Trident, nota anche come classe PATRA[1], è una classe di 4 pattugliatori della Marine nationale francese costruita nel 1976. La loro missione è di effettuare operazioni di polizia al largo della zona economica esclusiva (ZEE) francese in Métropole e Outre-Mer. La classe Trident appartiene al tipo Vigilante 200 di CMN.

Concezione[modifica | modifica wikitesto]

La Direction Technique des Constructions Navales (DTCN) deve sostituire i vecchi escorteurs côtiers con una nuova categoria di navi denominata PATRA[1] (PATrouilleur RApide) che devono assicurare, in prima missione, la sorveglianza e il controllo delle acque territoriali in Francia metropolitana e d'oltremare. Le missioni secondarie attribuite sono la ricerca e salvataggio in mare, la lotta contro l'inquinamento, il trasporto di commando della marina, etc.

Il programma prevedeva di realizzare 30 navi, e l'ordine dei primi 6 esemplari è commissionato a due cantieri, tuttavia ben presto ci si accorge dei limiti delle navi e si decide di sospendere il programma per riprogettare le navi, che diventeranno le Super PATRA, cioè la classe P400. Al momento della sospensione del programma 4 navi erano completate ed entrarono in servizio nella Marine nationale; una quinta nave era in costruzione, fu completata e venduta alla Mauritania.[1]

Le prime due navi (Trident e Glaive) sono state costruite dai Chantiers navals Auroux a Arcachon, le ultime due navi (Epée e Pertuisane) sono state costruite da Constructions mécaniques de Normandie a Cherbourg.

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

All'origine
All'inizio degli anni 80
sbarco delle rampe lanciamissili e aggiunta di una mitragliatrice
Dopo il trasferimento alla Gendarmerie maritime
  • 1 cannone Bofors da 40mm avanti
  • 2 mitragliatrici AA52 da 7,5mm, sostituite poi da 2 mitragliatrici ANF1 da 7,62 mm
sostituzione delle 2 mitragliatrici da 20 mm con 2 da 7,5 mm e poi con 2 da 7,62 mm

Sostituzione[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le quattro unità sono state dismesse, ma prima della definitiva dismissione sono state trasferite dalla Marine nationale alla Gendarmerie maritime negli anni 80.

  • La Trident è stata sostituita a Fort-de-France nel 1987 da una unità della classe P400; al rientro in Métropole è assegnata al Groupement de La Gendarmerie Maritime de l'Atlantique a Brest.
  • La Glaive è stata sostituita a Cherbourg nel 1987 da uno dei due Patrouilleurs de surveillance des sites (Athos (A 712) e Aramis (A 713)); è quindi assegnata al Groupement de La Gendarmerie Maritime de la Méditerranée a Tolone e poi, dal 1992, al Groupement de La Gendarmerie Maritime de la Manche a Cherbourg.
  • L'Epée è stata sostituita a Mayotte nel 1986 da una unità della classe P400; al rientro in Francia metropolitana è assegnata al Groupement de La Gendarmerie Maritime de l'Atlantique a Lorient.
  • La Pertuisane è stata sostituita a Cherbourg nel 1988 da uno dei due Patrouilleurs de surveillance des sites (Athos (A 712) e Aramis (A 713)); è quindi assegnata al Groupement de La Gendarmerie Maritime de la Méditerranée a Tolone e poi, dal 1992, al Groupement de La Gendarmerie Maritime de la Manche a Cherbourg.

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Nome Ingresso in servizio Trasferimento alla Gendarmerie maritime Disarmo Note
Marine nationale
P670 Trident 17 dicembre 1976 19 febbraio 1987 5 luglio 1996 affondata nell'Atlantico nel 1998
P671 Glaive 2 aprile 1977 8 settembre 1987 1º agosto 2015 in attesa di demolizione
P672 Epée 9 ottobre 1976 28 febbraio 1986 23 maggio 2008 demolita nel 2011
P673 Pertuisane 20 gennaio 1977 agosto 1988 5 luglio 1996 affondata nel 1998
Bandiera della Mauritania Marine nationale (Mauritania)[2]
P411 El Nasr 1981 ex Rariere
Navi simili
L'Epée (P 672), con la livrea Action de l'État en mer (AEM)[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) La genèse des patrouilleurs rapides, su netmarine.net. URL consultato il 1º dicembre 2015.
    «Dénommée PATRA (contraction de PATrouilleur RApide), cette catégorie de navires est prioritairement destinée à assurer la surveillance et le contrôle des eaux territoriales et de leurs approches. [...] Le programme est arrêté après seulement 4 unités réalisées. Rapière, 5ème de la série en construction à Arcachon, est vendue à la Mauritanie après achèvement.»
  2. ^ World Navies Today: Mauritania, su hazegray.org. URL consultato il 1º dicembre 2015. e World navies today - Navy of Mauritania, su navypedia.org. URL consultato il 1º dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  3. ^ World Navies Today: Gabon, su hazegray.org. URL consultato il 5 dicembre 2015. e World navies today - Navy of Gabon, su navypedia.org. URL consultato il 5 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  4. ^ World Navies Today: Ivory Coast, su hazegray.org. URL consultato il 5 dicembre 2015. e World navies today - Navy of Ivory Coast, su navypedia.org. URL consultato il 5 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  5. ^ World Navies Today: Uruguay, su hazegray.org. URL consultato il 1º dicembre 2015. e Vigilante _ World Warships, su worldwarships.com. URL consultato il 1º dicembre 2015.
  6. ^ Service public : Le marquage AEM, Action de l'État en mer (France) e Marquage de l'action de l'État en mer

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]