Climate Action Network

Climate Action Network
(EN) Climate Action Network
AbbreviazioneCAN
TipoOrganizzazione non governativa
Fondazionemarzo 1989
FondatoreMichael Oppenheimer
Scopocambiamento climatico, ecologia, sostenibilità
Sede centraleBandiera della Germania Bonn
IndirizzoKaiserstrasse 201
Area di azioneBandiera del Mondo Mondo
Lingua ufficialeinglese
Sito web

Climate Action Network (in italiano: rete di azione per il clima), sigla CAN, è una rete di organizzazioni non governative ambientaliste attive nello studio e nel contrasto del cambiamento climatico.[1][2]

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Climate Action Network è costituita da oltre 1 800 ONG di oltre 130 paesi[3] e prevalentemente attiva alle riunioni della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Pubblica la newsletter ECO, che presenta le opinioni della società civile e delle comunità ambientaliste di tutto il mondo durante i negoziati sul clima,[4] dal 1999 assegna il premio satirico Fossil of the Day[5] alle delegazioni dei paesi meno impegnate nei negoziati sul cambiamento climatico e, dal 2015, sull'attuazione dell'Accordo di Parigi;[6] dal 2011 assegna il premio Ray of the Day ai paesi più virtuosi.[7] Inoltre, sostiene e coordina i suoi membri nella rete globale attraverso lo sviluppo di capacità, campagne, progetti e mobilitazioni per sollecitare i governi e le altre parti interessate ad agire sull'emergenza climatica.

I membri della CAN: lavorano per raggiungere questo obiettivo attraverso il coordinamento dello scambio di informazioni e la strategia organizzativa non governativa su questioni climatiche internazionali, regionali e nazionali; attribuiscono una grande priorità sia a un ambiente sano che a uno sviluppo che «soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni» (Rapporto Brundtland). La visione della CAN è di proteggere l'atmosfera consentendo uno sviluppo sostenibile ed equo in tutto il mondo.[8]

Reti regionali e nazionali[modifica | modifica wikitesto]

CAN-International ha reti regionali e nazionali, chiamate nodi, che coordinano le attività delle organizzazioni partecipanti.[3]

Nodi regionali[modifica | modifica wikitesto]

  • CAN-Arab World
  • CAN-Eastern Africa
  • CAN Eastern Europe, Caucasus and Central Asia (CAN-EECCA)
  • CAN-Europe
  • CAN Latin American (CANLA)
  • Pacific Islands CAN (PICAN)
  • CAN-South Asia (CANSA)
  • Southern African Region CAN (SARCAN)
  • CAN-South East Asia (CANSEA)
  • CAN West and Central Africa (CANWA)

Nodi nazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • CAN-Australia (CANA)
  • CAN-Rac Canada
  • CAN-China
  • Réseau Action Climat France (RAC-France)
  • CAN-Japan
  • New Zealand Climate Action Network
  • CAN-South Africa (SACAN)
  • CAN-Tanzania
  • CAN-Uganda
  • CAN UK
  • US Climate Action Network (USCAN)
  • CAN Zimbabwe (CANZIM)

CAN Europe[modifica | modifica wikitesto]

CAN Europe, con sede a Bruxelles, è costituita da 179 organizzazioni di 38 paesi.[9] Le organizzazioni italiane aderenti: Italian Climate Network, Legambiente, WWF Italia.

Indice di prestazione del cambiamento climatico[modifica | modifica wikitesto]

Climate Action Network, Germanwatch e NewClimate Institute dal 2005 elaborano annualmente l'Indice di prestazione del cambiamento climatico (Climate Change Performance Index, CCPI), strumento di monitoraggio indipendente per valutare le prestazioni dei paesi in materia di protezione del clima, sulla base di criteri standardizzati.[10]

L'ultimo rapporto, Climate Change Performance Index 2023, presentato il 14 novembre 2022 alla COP27 di Sharm el-Sheikh,[11] valuta e confronta le prestazioni di protezione del clima di 59 paesi e dell'Unione Europea, che insieme sono responsabili del 92% delle emissioni globali di gas serra.[12]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

(EN) COP27: Time to Deliver Climate Justice (PDF), Climate Action Network, ottobre 2022.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Centering People and Climate Impacts, su climatenetwork.org.
  2. ^ (EN) Jennifer Hadden, Networks in Contention. The Divisive Politics of Climate Change, Cambridge University Press, 2015, ISBN 978-1-107-08958-7.
  3. ^ a b (EN) Members, su climatenetwork.org.
  4. ^ (EN) ECO Newsletter, su climatenetwork.org.
  5. ^ (EN) Fossil of the Day, su climatenetwork.org.
  6. ^ (DE) Joachim Wille, Fossil des Tages, su fr.de, 2 dicembre 2019.
  7. ^ (EN) Africa Group earns Ray, su climatenetwork.org, Durban, 8 dicembre 2011.
  8. ^ (EN) An Introduction to Climate Action Network-International, CAN International.
  9. ^ (EN) CAN Europe, su caneurope.org.
  10. ^ (EN) What is the CCPI?, su ccpi.org.
  11. ^ COP27: presentato l'Indice di performance climatica (CCPI 2023), su regionieambiente.it, 14 novembre 2022.
  12. ^ (EN) Jan Burck et al., Climate Change Performance Index 2023 (PDF), Germanwatch, NewClimate Institute, Climate Action Network International, novembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN130558581 · ISNI (EN0000 0000 8957 2523 · LCCN (ENno99073782 · BNF (FRcb150766232 (data) · NDL (ENJA00658685 · WorldCat Identities (ENlccn-no99073782
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