Cloruro di litio

Cloruro di litio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareLiCl
Massa molecolare (u)42,39 g/mol
Aspettosolido incolore
Numero CAS7447-41-8
Numero EINECS231-212-3
PubChem433294
SMILES
[Li+].[Cl-]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)2,07 (20 °C)
Solubilità in acqua832 g/l (20 °C)
Temperatura di fusione614 °C (887 K)
Temperatura di ebollizione1.360 °C (1.633 K)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302 - 315 - 319
Consigli P302+352 - 305+351+338 [1]

Il cloruro di litio è il sale di litio dell'acido cloridrico, di formula LiCl.

A temperatura ambiente si presenta come un solido incolore (bianco) inodore. È un composto nocivo, irritante. Saggiandolo alla fiamma, la colora di rosso carminio.

Per preparare una soluzione satura evitare di aggiungere l'intero quantitativo in acqua, ma farlo gradatamente, aspettando che si sciolga prima di continuare l'aggiunta (reazione esotermica, agitare in bagno di acqua e ghiaccio). La soluzione satura è igroscopica e tende ad aumentare il suo volume, quindi chiudere bene il contenitore per evitare fuoriuscite.

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Il cloruro di litio può essere prodotto per reazione fra gli elementi litio e cloro.

Può essere prodotto anche mettendo litio metallico in acido cloridrico, questa reazione oltre a produrre cloruro di litio sprigionerà anche idrogeno gassoso.

Precauzioni[modifica | modifica wikitesto]

È sconsigliata l'ingestione di cloruro di litio a causa degli effetti negativi che può avere sul sistema nervoso centrale[senza fonte]. Per un breve periodo degli anni quaranta venne prodotto come sostituto del cloruro di sodio, il normale sale da cucina, però dopo la comparsa di sintomi di tossicità la produzione venne bloccata[2][3][4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ scheda del cloruro di litio su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive.
  2. ^ (EN) Talbott J. H., Use of lithium salts as a substitute for sodium chloride, in Arch Med Interna., vol. 85, n. 1, 1950, pp. 1–10, PMID 15398859.
  3. ^ (EN) L. J. Stone, M. luton, lu3. J. Gilroy., Lithium Chloride as a Substitute for Sodium Chloride in the Diet, in Journal of the American Medical Association, vol. 139, n. 11, 1949, pp. 688–692, PMID 18128981.
  4. ^ (EN) Case of trie Substitute Salt, su time.com, TIME, 28 febbraio 1949. URL consultato il 17 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2012).

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