Codroipo

Codroipo
comune
(IT) Codroipo
(FUR) Codroip [1]
Codroipo – Stemma
Codroipo – Bandiera
Codroipo – Veduta
Codroipo – Veduta
La sede del comune
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Udine
Amministrazione
SindacoGuido Nardini (Centro-sinistra) dal 26-06-2022
Territorio
Coordinate45°57′41″N 12°58′37″E / 45.961389°N 12.976944°E45.961389; 12.976944 (Codroipo)
Altitudine43 m s.l.m.
Superficie75,22 km²
Abitanti15 834[3] (31-5-2023)
Densità210,5 ab./km²
FrazioniBeano, Biauzzo, Goricizza, Iutizzo, Lonca, Muscletto, Passariano, Pozzo, Rividischia, Rivolto, San Martino, San Pietro, Zompicchia[2]
Comuni confinantiBasiliano, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Lestizza, Mereto di Tomba, San Vito al Tagliamento (PN), Sedegliano, Valvasone Arzene (PN), Varmo
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33033
Prefisso0432
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030027
Cod. catastaleC817
TargaUD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona E, 2 340 GG[5]
Nome abitanticodroipesi
PatronoSanta Maria Maggiore
Giorno festivo5 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Codroipo
Codroipo
Codroipo – Mappa
Codroipo – Mappa
Posizione del comune di Codroipo nella ex provincia di Udine
Sito istituzionale

Codròipo ascolta (Codroip in friulano[6]) è un comune italiano[7] di 15 834 abitanti[3] in Friuli-Venezia Giulia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Codroipo si estende per 75 km² nella pianura veneto-friulana, sulla riva orientale del fiume Tagliamento, da cui dista circa 6 km, al confine tra alta e bassa friulana, nella zona delle risorgive del Medio Friuli, a metà strada fra le città di Udine e Pordenone, entrambe distanti circa 27 km.

L'area è interessata dal fenomeno delle risorgive, che contribuisce al proliferare di rivi, rogge e ambienti acquatici come laghetti e stagni. La persistente azione dell'uomo ne ha oggi profondamente modificato la natura in funzione dell'agricoltura mono-colturale, tuttavia, alcune aree sono state preservate.
Il Parco delle Risorgive di Codroipo, posto a sud dell'abitato, in corrispondenza del centro sportivo, offre infatti un esempio di come poteva presentarsi l'ambiente in epoca pre-industriale.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

CODROIPO
(1999-2019)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 8,410,314,919,624,228,530,330,125,620,014,09,59,419,629,619,919,6
T. min. media (°C) −0,80,23,68,112,515,716,916,512,48,64,70,2−0,18,116,48,68,2
T. max. assoluta (°C) 16,9
(2007)
22,5
(2019)
25,6
(2017)
30,5
(2011)
34,6
(2007)
37,5
(2003)
39,0
(2015)
37,5
(2003)
34,1
(2016)
29,4
(2011)
26,6
(2004)
19,2
(2016)
22,534,639,034,139,0
T. min. assoluta (°C) −10,8
(2002)
−7,6
(2012)
−8,5
(2005)
−4,2
(2003)
4,5
(2012)
5,7
(2001)
6,9
(2007)
6,9
(2010)
2,7
(2018)
−3,2
(2003)
−7,3
(2008)
−17,9
(2009)
−17,9−8,55,7−7,3−17,9
Precipitazioni (mm) 81,095,0101,095,0129,098,099,0110,0126,0120,0177,098,0274,0325,0307,0423,01 329,0
Giorni di pioggia 3445755555751216151760
Vento (direzione-m/s) 2,12,52,62,52,32,01,91,91,92,02,12,12,22,51,92,02,2

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Zona di castellieri fin dall'età del bronzo, l'insediamento acquisì consistenza in epoca romana tra il I e il II secolo a.C..

La fondazione della colonia di Aquileia, nel 181 a.C., rese strategica la posizione come crocevia per mercanti e soldati della Res Publica[8]. L'antico toponimo Quadruvium (poi Quadrupio[9]) deriverebbe dalle quattro contrade principali (quadrivio) che qui convergevano dall'incontro di due importanti strade romane: la Postumia, che collegava Aquileia a Genova, e la cosiddetta "Iulia Augusta", che da Mestre portava verso il Norico (Germania), confluendo ad Udine sull'omonimo ramo Udine-Grado. Codroipo fu pagus all'interno della municipalità di Aquileia fino alla sua caduta per mano di Attila nel 452. Altre strade erano la Via Annietta da Concordia a Gemona e la Via Crescenzia da Majano a Lignano Sabbiadoro

Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Codroipo e il resto del Friuli furono soggetti alle invasioni barbariche, fino alla dominazione longobarda tra i secoli VI e VII. In questo periodo una parziale ripresa delle attività commerciali fu favorita dall'ubicazione del comune lungo l'unica strada che collegava la capitale del regno longobardo Pavia, con la capitale del Ducato del Friuli, la città di Cividale (l'antica Forum Iulii romana).

Ai longobardi succedettero i franchi, con l'inquadramento della nuova Marca del Friuli nel Regnum Italicorum nel 781. Nella prima metà del X secolo, le devastanti invasioni degli ungari, che razziarono e decimarono la popolazione valsero alla pianura veneto-friulana l'appellativo di vastata Hungarorum tale fu la violenza con cui si abbatté l'orda sui territori mal difesi dai franchi. Il 28 aprile 1001, l'imperatore Ottone III concesse buona parte del Friuli, incluso Codroipo, a Giovanni, Patriarca di Aquileia. Il periodo patriarcale segna l'inizio di una ripresa economica e demografica, stimolata dall'insediamento di coloni dalle terre di confine ad est del Patriarcato. Tuttavia l'importanza strategica di Codroipo come avamposto militare, impedisce il costituirsi di un libero comune, rimanendo così feudo patriarcale sotto il comando di un gastaldo imperiale, titolo concesso ai casato Savorgnan[9].

Sconfitto il Patriarcato, la Serenissima Repubblica Venezia, acquisì la maggior parte del Friuli, nel 1420. Verso la fine del XV secolo e l'inizio del XVI, Codroipo fu prima ceduta dal conte goriziano Leonardo, investito dal Patriarcato di Aquileia, all'imperatore d'Austria e poi da quest'ultimo lasciata a Venezia. Nel 1797, ebbe luogo in quest'area la Battaglia di Valvasone (1797), tra le truppe asburgiche e quelle napoleoniche, e che vide la vittoria dell'Armée e la temporanea annessione della Repubblica veneta alla Francia. Numerose sono in questo periodo le spoliazioni e le requisizioni ad opera dei due eserciti, in particolar modo, quelli dei francesi vittoriosi sugli austriaci[10].

Impossessatosi degli alloggi del Doge a Villa Manin, Napoleone vittorioso ne fece il suo quartier generale fino alla sigla del trattato di Campoformio, che sancì la fine della plurisecolare Repubblica di Venezia, ceduta all'Austria insieme al Friuli. Nel 1860 fu aperta la linea ferroviaria tra Mestre e Udine, in cui Codroipo fu la prima stazione a sinistra del Tagliamento. In occasione dell'annessione, nel 1866, al Regno d'Italia, gli austriaci in ritirata provocarono gravi danni alle vie di comunicazione della città[11].

Nel periodo bellico tra il 1914 e il 1917, Codroipo diventa uno snodo logistico di primaria importanza per il Regio Esercito grazie al vicino Ponte della Delizia, che permette il passaggio del fiume Tagliamento.[11] Drammatici gli eventi successivi alla rotta di Caporetto, il 27 ottobre 1917. Nel disordine della ritirata delle truppe italiane si aggiungono i civili in fuga dall'occupazione austriaca. La Battaglia di Codroipo, vide contrapposti effettivi della Brigata Sassari e di altri reparti del Regio Esercito a preponderanti forze austro-tedesche, nel tentativo di evacuare il possibile attraverso il ponte, prima della sua distruzione. L'occupazione austriaca fino al novembre successivo sottopose la popolazione locale ad ulteriori sofferenze aggravate da vessazioni, requisizioni e dalla fame[11] Il 4 novembre 1918 fu liberata da truppe americane del 332nd Infantry Regiment.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Codroipo venne bersagliata a causa della presenza della fabbrica di munizioni Mangiarotti. Particolarmente pesante fu il bombardamento del 12 ottobre 1944 che colpì un convoglio ferroviario carico di esplosivo.[11]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del comune è stato riconosciuto con decreto del Capo del governo del 30 marzo 1930.[12]

«Di rosso, alla croce di Sant'Andrea di argento, accostata da quattro cipressi al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è stato concesso con il regio decreto del 19 luglio 1929.[12]

«Drappo di colore azzurro, riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune, con l'iscrizione centrata in argento Comune di Codroipo. Le parti di metallo e i nastri sono argentati. L'asta verticale, ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate, poste a spirale. Sulla freccia è inciso lo stemma del Comune e sul gambo il nome. Cravatta e nastri tricolori hanno i colori nazionali, frangiati d'argento.»

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica[12]»
— 22 settembre 1992

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionale emporio commerciale del Medio Friuli, a lungo l'economia locale è stata particolarmente attiva nei mercati del grano e del bestiame bovino[13]. Negli anni Venti del Novecento, si diffonde la coltura estensiva del tabacco e nel 1938 viene realizzato uno stabilimento, retto in forma di cooperativa, per l'essiccazione e lavorazione del tabacco.

Nel secondo dopoguerra inizia un periodo di progressivo potenziamento delle attività commerciali e dei servizi. In particolare nel corso degli anni Ottanta, prende avvio il fenomeno delle piccole imprese familiari tipiche del Nord-Est italiano, che vede una progressiva diffusione del benessere sul territorio accompagnata da una relativa crescita demografica al netto di una parallela riduzione della presenza di personale militare a partire dagli anni novanta[14]. Le imprese più rilevanti operano nei settori dell'edilizia, della termoelettrica, dell'arredamento, dell'artigianato organaro, della viticoltura.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiese[modifica | modifica wikitesto]

Duomo di Santa Maria Maggiore
  • Chiesa di Santa Maria Maggiore a Codroipo, costruita nel XVIII secolo
  • Chiesa di San Michele Arcangelo a Rivolto
  • Chiesa di San Martino a Muscletto
  • Chiesa di Sant'Andrea Apostolo a Passariano
  • Chiesa dei Santi Giacomo e Martino a Biauzzo
  • Chiesa di San Bartolomeo a Goricizza
  • Chiesa di Santa Giustina a Pozzo
  • Chiesa di Santa Maria Addolorata a Zompicchia
  • Chiesa di Santa Caterina a Lonca
  • Chiesa di San Valeriano a Codroipo

Ville venete[modifica | modifica wikitesto]

Villa Manin
Villa Manin-Kechler

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo Civico delle Carrozze d'Epoca (Via San Pietro, 6 - San Martino)[16]
  • Museo Archeologico di Codroipo (Piazzetta Don Vito Zoratti)[17]
  • Museo del Vino Vigneti Pittaro (Via Udine, 67 - Frazione Zompicchia)[18]

Mulini[modifica | modifica wikitesto]

  • Mulino Bosa
  • Mulino Bert
  • Molino Zoratto
  • Molino Caeran

Giardini e Parchi[modifica | modifica wikitesto]

Entrata dell'Aeroporto di Rivolto
  • Parco di Villa Manin[19][20]
  • Parco delle Risorgive di Codroipo[21]

Aeroporto Militare di Rivolto[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[22]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

A Codroipo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[23]. La lingua friulana che si parla a Codroipo rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale[24].

Si veda: "Ermes di Colloredo: Poesie Friulane, l’Opera Completa", LiteraryJoint Press, Philadelphia, PA, 2019. L'opera poetica completa del conte Ermes di Colloredo di Montalbano (sec. XVII), incontrastato padre della letteratura di lingua friulana ladina, presentata nel suo testo integrale. Printed ISBN 978-0-359-73730-7, ebook ISBN 978-0-359-38863-9

Qualità della vita e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Comune Riciclone 2011 - Comuni Ricicloni per il legno: un importante riconoscimento che premia Codroipo come primo comune del nord Italia per il riciclo del legno[25].

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di ottobre si tiene la storica Fiera di San Simone, erede del tradizionale mercato contadino d'autunno. Famoso in passato per essere il più importante mercato di bestiame bovino della regione fino agli anni Settanta. La fiera si conclude di consueto con il mercato grande e l'assegnazione del Premi San Simon per romanzi in lingua friulana, e il giovanile Premi San Simonut.[26]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Tra parentesi la denominazione in friulano[27]

  • Beano (Beàn)
  • Biauzzo (Blaùç)
  • Goricizza (Guricìz)
  • Iutizzo (Jutìz)
  • Lonca (Lonche)
  • Muscletto (Musclêt)
  • Passariano (Passariàn)
  • Pozzo (Poç)
  • Rividischia (Rividìscje)
  • Rivolto (Rivòlt)
  • San Martino (San Martìn)
  • San Pietro (San Pièri)
  • Zompicchia (Çupìcje)

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Sindaco Partito Mandato
Inizio Fine
Giancarlo Tonutti Centro-sinistra 6 giugno 1993 27 aprile 1997
27 aprile 1997 10 giugno 2001
Vittorino Boem Centro-sinistra 10 giugno 2001 10 aprile 2006
10 aprile 2006 16 maggio 2011
Fabio Marchetti Centro-destra 16 maggio 2011 23 ottobre 2016
23 ottobre 2016 26 giugno 2022
Guido Nardini Centro-sinistra 26 giugno 2022 in carica

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Hanno sede nel comune le seguenti società di calcio: A.S.D. Polisportiva Codroipo, fondata nel 1919, militante nel campionato di Eccellenza 2019-2020; A.S.D. Zompicchia, fondata nel 1968, militante in 3ª Categoria 2019-20; A.S.D. Rivolto, militante in 1ª Categoria 2019-2020. La società di pallacanestro maschile milita in serie C Gold nazionale 2021-2022.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è attraversato dalla Strada Statale 13 Pontebbana.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Codroipo è servita dalla omonima stazione, lungo la Ferrovia Udine-Venezia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
  2. ^ Comune di Codroipo - Statuto.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  7. ^ Comune di Codroipo, Sito web ufficiale Comune di Codroipo, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 31 marzo 2015.
  8. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: La preistoria e l'età romana, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  9. ^ a b Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Il patriarcato, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  10. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Napoleone a Passariano, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  11. ^ a b c d Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Verso il Novecento, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  12. ^ a b c Ufficio araldico, Fascicoli comunali, Codroipo, su dati.acs.beniculturali.it, Archivio centrale dello Stato, busta 081, fascicolo 8535. URL consultato il 10 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  13. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: La dinamica Economica e Sociale tra Ottocento e Novecento, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  14. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Codroipo: una rete di servizi, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  15. ^ Sito web http://www.villamanin-eventi.it/, LA STORIA E L'ARCHITETTURA DI VILLA MANIN, su villamanin-eventi.it. URL consultato il 1º aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2015).
  16. ^ Regioni Friuli Venezia Giulia Udine Codroipo Museo Civico delle Carrozze d'Epoca, su museionline.info, 15 giugno 2014. URL consultato il 6 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2015).
  17. ^ Sito web Comune di Codroipo: http://www.comune.codroipo.ud.it/index.php?id=6415&no_cache=1, Ti trovi qui: Città di Codroipo > Vivere a Codroipo > Arte e cultura > Museo archeologico, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 31 marzo 2015.
  18. ^ Sito web informazione turistica TurismoFVG http://www.turismofvg.it/, Museo del Vino Vigneti Pittaro HomePage / Luoghi / Punti di interesse / Arte cultura storia / Musei / Musei delle tradizioni / Museo del Vino Vigneti Pittaro, su turismofvg.it. URL consultato il 31 marzo 2015.
  19. ^ Passariano, Codroipo, Udine Villa Manin a Passariano di Codroipo, su magicoveneto.it. URL consultato il 1º aprile 2015.
  20. ^ Sito web SIRPAC Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia - Parchi e giardini. Percorsi tematici. UD - http://www.sirpac-fvg.org/content/cont_d.asp?CSez_ID=HELP&Cont_ID=893, Ricerche Scheda PG 5, su 46.137.91.31. URL consultato il 1º aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  21. ^ Web Site: http://www.turismofvg.it/, Parco delle Risorgive di Codroipo HomePage / Luoghi / Punti di interesse / Natura / Giardini e parchi / Parco delle Risorgive di Codroipo, su turismofvg.it. URL consultato il 1º aprile 2015.
  22. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  23. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  24. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
  25. ^ Dossier comuni ricicloni 2011
  26. ^ Fiera di San Simone, su turismofvg.it. URL consultato il 2 novembre 2015.
  27. ^ DPReg.016/2014

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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