Conclave dell'ottobre 1978

Conclave dell'ottobre 1978
Papa Giovanni Paolo II
DurataDal 14 al 16 ottobre 1978
LuogoCappella Sistina, Città del Vaticano
Partecipanti111
Scrutini8
DecanoCarlo Confalonieri
Primo cardinale elettoreJean-Marie Villot
Vice DecanoPaolo Marella
CamerlengoJean-Marie Villot
ProtodiaconoPericle Felici
Segretario del conclaveErnesto Civardi
ElettoGiovanni Paolo II (Karol Wojtyła)
 

Il conclave dell'ottobre 1978 venne convocato a seguito della morte improvvisa, dopo soli 33 giorni di pontificato, di papa Giovanni Paolo I, avvenuta il 28 settembre dello stesso anno. Si svolse nella Cappella Sistina dal 14 al 16 ottobre e, dopo otto scrutini, venne eletto papa il cardinale polacco Karol Wojtyła, arcivescovo di Cracovia, che assunse il nome di Giovanni Paolo II. L'elezione venne annunciata dal cardinale protodiacono Pericle Felici.

Situazione generale[modifica | modifica wikitesto]

I giorni precedenti l'inizio del conclave furono fitti di incontri informali fra i porporati, ancora scossi per l'improvvisa scomparsa di Giovanni Paolo I. Come nel conclave precedente, anche questa volta diversi cardinali avrebbero manifestato una sorta di malcontento di fronte ad alcuni atteggiamenti di Paolo VI, spesso percepito come indeciso e insicuro, e avrebbero fatto emergere la necessità di sostituire la figura titubante del defunto pontefice con qualcuno che operasse interventi decisi per risolvere i problemi della Chiesa, come la crisi delle vocazioni e le disobbedienze nate a seguito del Concilio Vaticano II.[1]

Mentre a destra l'unico candidato era nuovamente l'arcivescovo di Genova, Giuseppe Siri, a sinistra non c'era un nome che accontentasse tutti. Era infatti sfumata la candidatura di Sergio Pignedoli, che, nel conclave di agosto, aveva riscosso il maggior numero di voti dopo Luciani e Siri. Gli incontri fra i porporati dell'area progressista videro emergere inizialmente i nomi di Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli, e Ugo Poletti, vicario per la diocesi di Roma.[2] Di fronte al consolidarsi della candidatura di Giuseppe Siri, il fronte progressista si riunì la sera del 12 ottobre presso il seminario francese di Roma. Fra gli altri erano presenti Paulo Evaristo Arns, Aloísio Lorscheider, Louis-Jean-Frédéric Guyot, François Marty, Léon-Joseph Suenens, Hyacinthe Thiandoum, Giovanni Colombo e Salvatore Pappalardo. Il gruppo cercò di non disperdere i propri voti e fece convergere l'interesse sulla figura dell'arcivescovo di Firenze Giovanni Benelli, che per pastoralità risultava il porporato più in linea con il pontificato montiniano.[3]

Il cardinale Thiandoum ricordò: «Benelli è il candidato più quotato, sia nel terzo mondo, sia nell'est europeo, escluso Tomášek. Se lo fanno subito, è Benelli il papa. Altrimenti Poletti o Pappalardo. Ma se nessuno degli italiani riuscisse, allora si andrebbe al candidato straniero, per esempio Wojtyła. A Basil Hume osta il fatto che non sa l'italiano».[4] A favore di Siri, invece, c'era tutto il blocco supportato dai cardinali di curia e da molti porporati europei, che puntavano a una restaurazione dottrinale per far rientrare le derive più progressiste del Concilio. Accanto a essi circolavano altri nomi, frutto di candidature spontanee non organizzate da gruppi, come quella del cardinale Sebastiano Baggio. Il cardinale Siri, a conclave terminato, ricordò che «Nell'ultimo conclave erano cinque i cardinali che aspiravano al papato: Benelli, Baggio, Poma, Ursi di Napoli e l'olandese Willebrands. Uno di loro uscì distrutto dalla Sistina per non essere stato eletto».[5]

Da segnalare la convinzione del cardinale Joseph Ratzinger, arcivescovo di Monaco di Baviera, che, in un'intervista pubblicata sul Frankfurter Allgemeine Zeitung dell'8 ottobre 1978, affermava che il conclave si sarebbe trovato a dover fronteggiare «pressioni delle forze di sinistra», le quali avrebbero spinto verso l'elezione di un papa favorevole al cosiddetto compromesso storico fra Democrazia Cristiana e Partito Comunista Italiano. La posizione del cardinale tedesco sembrava potersi collegare all'ala che sosteneva la necessità di una restaurazione all'interno della Chiesa; secondo il vaticanista Giancarlo Zizola, tuttavia, Ratzinger avrebbe espresso la sua preferenza per Benelli.[1]

Cinque mesi prima, durante i festeggiamenti per il 58º compleanno di Karol Wojtyła, il segretario di Stato Jean Villot gli confidò: «Lei, eminenza, è l'unico che possa raggiungere i due terzi in conclave».[6] L'arcivescovo di Cracovia, inoltre, risultava gradito all'Opus Dei, che sarebbe poi stata elevata, sotto il suo pontificato, a prelatura personale.[6] La maggioranza del collegio cardinalizio, tuttavia, conosceva Wojtyła soltanto in maniera superficiale («Fino a due giorni prima di entrare in conclave non avevo udito fare il nome di Wojtyła», disse il cardinale Siri;[7] «Me ne parlarono quarantott'ore prima di entrare nella Sistina», ricordò il cardinale Sergio Pignedoli;[8] «Ho sentito parlare di un cardinale che pare si chiami Bottiglia, o qualcosa del genere, ma chi è?», chiese il cardinale Mario Casariego y Acevedo),[9] in quanto la sua figura era generalmente ritenuta secondaria e veniva messa in ombra dal prestigio personale dell'anziano cardinale Stefan Wyszyński, primate di Polonia.[10]

Ascesa e declino della candidatura di Giuseppe Siri[modifica | modifica wikitesto]

Il cardinale Giuseppe Siri.

Il 1º ottobre, in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Lavoro di Genova, Siri fornì di sé un'immagine rassicurante: «Non sono né conservatore né progressista e ho spesso osservato che queste definizioni sono superficiali. [...] Se dovessi qualificarmi, vorrei essere considerato un indipendente, un uomo che marcia da solo e non fa parte di gruppi. Cerco di osservare, e di fare osservare, la legge di Cristo».[11] Siri, inoltre, aveva abbozzato un breve programma, indicando, come problemi maggiori per il nuovo papa, quelli di «difendere la purezza della dottrina di Cristo, difendere la legge cristiana della vita e la disciplina interna della Chiesa, che è molto mal combinata».[12] Arrivato a Roma, Siri elogiò papa Luciani, nel novendiale del 5 ottobre, per il suo «richiamo non casuale, ma organico e coerente, alla dottrina di Dio e alla spiritualità».[11]

Secondo il vaticanista Giancarlo Zizola, il 9 ottobre si sarebbe raggiunto un compromesso fra diversi cardinali della curia romana, cardinali italiani e cardinali europei per eleggere Siri. In suo favore si sarebbe schierato anche l'autorevole gruppo dei porporati tedeschi, uno dei più influenti sui cardinali provenienti dal resto del mondo. Sempre secondo Zizola, in base a questo accordo, l'arcivescovo di Genova sarebbe entrato in conclave con una base di circa 50 voti già sicuri.[13]

L'Osservatore Romano, uscito il 13 ottobre, prese posizione a favore di un papa che si impegnasse a sviluppare la collegialità episcopale nel governo della Chiesa, la partecipazione dei laici e l'ecumenismo.[14] Siri, seguendo l'appello alla discrezione che il camerlengo Jean Villot aveva raccomandato ai cardinali, nei giorni precedenti l'inizio del conclave evitò i giornalisti e non rilasciò interviste.[15]

Nel pomeriggio del 13 ottobre, tuttavia, l'arcivescovo di Genova incontrò casualmente un giornalista della Gazzetta del Popolo, Gianni Licheri, che da oltre una settimana chiedeva insistentemente di essere ricevuto. Nonostante il diniego di Siri, Licheri riuscì ugualmente a strappargli alcune dichiarazioni informali.[16] L'arcivescovo di Genova, tuttavia, ordinò a Licheri che un eventuale articolo con le sue parole avrebbe dovuto essere pubblicato solo dopo l'inizio del conclave, tenendo così fede all'appello di Villot.[17] L'intervista, però, venne pubblicata già la mattina del giorno dopo, a poche ore dall'inizio del conclave.

Nel presentare l'articolo, Gianni Licheri qualificò l'arcivescovo di Genova come «punto di riferimento di tutta quella corrente della Chiesa che, prendendo a spunto una certa esigenza di "rimettere ordine", tenta con questo conclave di tornare alla Chiesa preconciliare».[18] Nella trascrizione di Licheri, l'arcivescovo di Genova appariva molto lontano dal ritratto del futuro papa tratteggiato il giorno prima da L'Osservatore Romano, mostrandosi apertamente discorde alle riforme scaturite dal Concilio e affermando: «Non so neppure cosa voglia dire lo sviluppo della collegialità episcopale».[18] Nella stessa intervista, l'arcivescovo di Genova aggiunse: «Il Sinodo non potrà mai diventare istituto deliberativo nella Chiesa perché non è contemplato nella costituzione divina della Chiesa. Potrà al massimo divenire, se il diritto canonico lo ammetterà, un'istituzione ecclesiastica, ma non di diritto divino».[18]

L'arcivescovo di Vienna, Franz König, confermò che l'articolo di Licheri «circolò all'interno del conclave».[19] I contenuti dell'articolo, pubblicato anticipatamente, crearono sconcerto fra i cardinali. Le insistenze dei monsignori Mario Grone, segretario di Siri, e Giacomo Barabino, vescovo ausiliare per la diocesi di Bobbio, fecero in modo che la sala stampa della Santa Sede, verso mezzogiorno del 14 ottobre, diramasse ai giornali una smentita ufficiale: «L'intervista, da non ritenersi tale essendosi trattato di un casuale incontro, non corrisponde a verità. Il mio pensiero, di cui pienamente rispondo, l'ho espresso nell'omelia del 5 ottobre per i novendiali di Papa Giovanni Paolo I, al quale ancora oggi mi sento legato da sincera, grande e devota ammirazione».[20]

La puntualizzazione, tuttavia, non poté essere letta dai cardinali, in quanto le porte della Cappella Sistina si chiusero nel pomeriggio dello stesso giorno.[20] Siri stesso, che successivamente definì l'intervista «estorta, deformata»,[21] ricordò: «Vede, sono caduto in un tranello. Stavo uscendo dall'abitazione del giornalista Emilio Rossi, genovese, allora direttore della Rete Uno, convalescente. Era stato ferito alle gambe dalle brigate rosse. L'ascensore era rotto, scesi a piedi e un giornalista mi pregò fino alla supplica di rispondere ad alcune domande. Rifiutai. Lui non si rassegnò: mi promise che l'articolo sarebbe uscito dopo l'entrata in conclave. Non mantenne la promessa».[16]

Alcuni vaticanisti, tuttavia, non credono che Siri possa aver compiuto un'imprudenza del genere, ritenendo più verosimile che l'arcivescovo di Genova avesse rilasciato quell'intervista per rimarcare le sue tesi critiche, in quanto già consapevole che, in ogni caso, non avrebbe avuto la maggioranza necessaria per ottenere l'elezione.[22] Altri, invece, avanzano anche l'ipotesi che Siri, con quelle affermazioni, avesse voluto in qualche modo autoescludersi dai papabili.[23]

Le votazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il cardinale Karol Wojtyła.

Le procedure di scrutinio iniziarono la mattina di domenica 15 ottobre con le uniche due candidature organizzate in grado di raccogliere i consensi più numerosi, quella dell'arcivescovo di Genova Giuseppe Siri e quella dell'arcivescovo di Firenze Giovanni Benelli. Secondo il vaticanista Benny Lai, infatti, il cardinale più votato al primo scrutinio sarebbe stato Siri, immediatamente seguito da Benelli, poi da Pericle Felici e da alcuni italiani e stranieri.[24] Il vaticanista Giancarlo Zizola, prendendo come fonte Le Point del 23 ottobre, L'Express del 28 ottobre, Newsweek e Time del 30 ottobre, conferma la presenza di due grandi blocchi contrapposti, con timide esplorazioni di altre candidature, riportando anch'egli 30 voti guadagnati da Siri e circa altrettanti da Benelli. Nel secondo scrutinio le preferenze dei dispersi iniziarono a coagularsi sugli arcivescovi di Genova e di Firenze, seguiti a distanza da Giovanni Colombo, Sergio Pignedoli, Sebastiano Baggio e Corrado Ursi. Alla terza votazione, dopo pranzo, secondo Benny Lai il cardinale Siri avrebbe ricevuto 59 voti, mentre Benelli poco più di 40.[25]

Giancarlo Zizola sostiene che, nonostante le dichiarazioni che precedettero il conclave, al quarto scrutinio si sarebbe verificata una notevole convergenza di voti sul cardinale Siri, al quale sarebbero mancate pochissime preferenze - non più di quattro o cinque - per essere eletto papa.[26] Anche padre Damaso Testa, per anni confessore del cardinale Siri, il 16 febbraio 1981 confermò a Benny Lai che, nell'ultimo scrutinio del 15 ottobre, all'arcivescovo di Genova mancarono solo quattro o cinque voti per raggiungere il quorum di 75 preferenze, necessario a ottenere il papato.[27] Sempre secondo Lai, Siri avrebbe potuto essere eletto se avesse lasciato trasparire la possibilità di nominare Benelli segretario di Stato.[27] Dopo il termine del quarto scrutinio, la sera del 15 ottobre, apparve chiaro che i voti per Siri e per Benelli avevano raggiunto, ciascuno, il massimo delle proprie possibilità, e che dovevano quindi essere cercate soluzioni alternative.[27]

Secondo Zizola sarebbero allora emersi i nomi del vicario per la diocesi di Roma, Ugo Poletti, e dell'arcivescovo di Utrecht, Johannes Willebrands, facendo esprimere al vaticanista la convinzione dell'esistenza di una contrapposizione fra schieramenti (quello conservatore e quello progressista) piuttosto che un'antitesi fra Siri e Benelli.[26] Nelle stessa serata, sempre secondo Zizola, si sarebbe registrato il rifiuto a essere candidati da parte di Colombo, di Willebrands e dell'arcivescovo di Vienna Franz König. Il cardinale François Marty, arcivescovo di Parigi, ricordò che «Si è perduta una giornata per sapere se ci dirigevamo in Italia oppure no», alludendo all'elezione di un cardinale italiano.[25]

Fu König, principalmente, a prendere in considerazione la candidatura dell'arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyła, proponendola prima al primate di Polonia Stefan Wyszyński, e poi ai cardinali tedeschi, francesi e spagnoli. A proporla ai sudamericani provvide il cardinale brasiliano Lorscheider.[6] Secondo König, la candidatura di un porporato straniero venne proposta per uscire dalla situazione di stallo che si era creata fra i due blocchi italiani: «Nei nostri paesi, di questa parte del mondo, ciò che si usa chiamare civiltà è ormai al tramonto. Stiamo andando giù e il futuro non è più da questa parte. Sono convinto che il rinnovamento dei valori, e la stessa religione cristiana, verrà dall'Europa, dalla stessa Russia, da quella parte del mondo attualmente a regime socialista, e nella quale l'ateismo di Stato non è riuscito a far breccia e i giovani si risvegliano alla trascendenza».[28]

Nella tarda serata di domenica 15 e nella prima mattinata di lunedì 16 ottobre il gruppo di cardinali che intendeva sostenere la candidatura di Wojtyła fece alcuni sondaggi allo scopo di accertarne le concrete possibilità. Giulio Andreotti, infatti, anni dopo ricordò una lettera che, a conclave terminato, gli aveva scritto un cardinale francese: «[...] fino a lunedì mattina abbiamo dato i suffragi a nostri confratelli italiani, specialmente a due di loro che raccoglievano cospicui consensi. La verificata impossibilità di unificazione dei consensi portò, nell'intervallo, alla convinzione che fosse maturo il momento per una scelta diversa».[29]

L'ipotesi che lunedì 16 ottobre fosse stato raggiunto un accordo è desumibile anche da alcune dichiarazioni rilasciate, a conclave terminato, dal cardinale Paul Joseph Marie Gouyon, arcivescovo di Rennes: «Andando lunedì al conclave, sapevo che alla sera avremmo avuto il papa».[30] La mattina del 16, al quinto scrutinio, l'arcivescovo di Cracovia ottenne 11 voti.[31] Al sesto scrutinio la candidatura del cardinale polacco doveva già essere ben sostenuta se Wyszyński, che fino ad allora aveva votato per Siri, disse a Wojtyła: «Se ti eleggono, ti prego, non rifiutare».[32] Le ultime resistenze vennero vinte nel tardo pomeriggio del 16 ottobre, quando i sostenitori di Benelli riversarono i propri voti sull'arcivescovo di Cracovia, che venne eletto papa all'ottavo scrutinio con 99 voti su 111.[33]

Karol Wojtyła accettò la sua elezione con le parole: «Obbedendo nella fede a Cristo mio Signore, abbandonandomi alla dolcissima Madre di Cristo e della Chiesa, consapevole delle grandi difficoltà, accetto».[6] Al momento di scegliere il nome, Wojtyła avrebbe espresso la volontà di chiamarsi Stanislao I in onore del santo patrono della Polonia.[34] Tuttavia, dopo che i cardinali gli fecero notare che era un nome del tutto estraneo alla tradizione romana,[35] scelse il nome di Giovanni Paolo II in memoria del suo predecessore. È stato il primo papa non italiano dai tempi dell'olandese Adriano VI, che regnò dal 1522 al 1523, nonché il primo polacco.

L'annuncio[modifica | modifica wikitesto]

La prima apparizione del neoeletto Giovanni Paolo II.

Alle 18:18 del 16 ottobre, dal comignolo della Cappella Sistina, si levò la fumata bianca. Poco meno di mezz'ora dopo, alle 18:45, il cardinale protodiacono Pericle Felici, con la tradizionale locuzione latina Habemus Papam, annunciò l'elezione di Karol Wojtyła. Quando Felici pronunciò il nome Carolum, alcuni tra la folla pensarono che fosse stato eletto l'anziano cardinale Carlo Confalonieri, che non aveva partecipato al conclave a causa del raggiunto limite di età. Quando venne detto il cognome Wojtyła, invece, qualcuno pensò a un papa africano.[36]

Il cardinale Felici, nel comunicare il nome pontificale scelto da Wojtyła, non pronunciò la parola "secundi", ma disse solo "Ioannis Pauli" (egli leggeva sul grande libro che un cerimoniere gli teneva aperto davanti, che conteneva solo la dicitura "N" in luogo del nome dell'eletto). Lo stesso cardinale aveva, un mese e mezzo prima, annunciato la nomina di Albino Luciani, scandendo le parole "Ioannis Pauli primi". Rientra infatti nella tradizione che, qualora l'eletto scelga lo stesso nome dell'immediato predecessore, all'annuncio se ne ometta il numerale, ritenuto implicito: era avvenuto così anche al termine del conclave del 1939, quando papa Pio XII, successore di Pio XI, fu annunciato solamente come "Pium" dal protodiacono Camillo Caccia Dominioni.[37]

Giovanni Paolo II apparve al balcone alle 19:15, e, rompendo la tradizione che voleva il papa in silenzio, fece un breve discorso prima della benedizione Urbi et Orbi:[38]

«Sia lodato Gesù Cristo! Carissimi fratelli e sorelle, siamo ancora tutti addolorati dopo la morte dell'amatissimo papa Giovanni Paolo I. Ed ecco gli eminentissimi cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato di un paese lontano... Lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Io ho avuto paura di ricevere questa nomina, ma l'ho fatto nello spirito dell'obbedienza verso il nostro Signore e nella fiducia totale alla sua madre, Madonna Santissima. Anche non so se potrei bene spiegarmi nella vostra... la nostra lingua italiana. Se mi sbaglio... se mi sbaglio mi corigerete! E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia alla Madre di Cristo e della Chiesa e anche a incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa, di incominciare con l'aiuto di Dio e con l'aiuto degli uomini.»

Elenco degli elettori[modifica | modifica wikitesto]

Nome Paese Titolo Ruolo Nascita Concistoro
Villot, Jean-Marie Jean-Marie Villot Bandiera della Francia Francia Cardinale vescovo di Frascati, primo cardinale elettore Segretario di Stato, camerlengo di Santa Romana Chiesa
11/10/1905 22/02/1965
Bafile, Corrado Corrado Bafile Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero di Santa Maria in Portico Prefetto della Congregazione per le cause dei santi 04/07/1903 24/05/1976
Baggio, Sebastiano Sebastiano Baggio Bandiera dell'Italia Italia Cardinale vescovo di Velletri Prefetto della Congregazione per i vescovi 16/05/1913 28/04/1969
Bertoli, Paolo Paolo Bertoli Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati Prefetto emerito della Congregazione per le cause dei santi 01/02/1908 28/04/1969
Ciappi, Mario Luigi Mario Luigi Ciappi Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di Nostra Signora del Sacro Cuore Pro-teologo della Casa Pontificia 06/10/1909 27/06/1977
Carpino, Francesco Francesco Carpino Bandiera dell'Italia Italia Cardinale vescovo di Albano Arcivescovo emerito di Palermo 18/05/1905 26/06/1967
Felici, Pericle Pericle Felici Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero di Sant'Apollinare alle Terme Neroniane-Alessandrine Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Cardinale protodiacono 01/08/1911 26/06/1967
Gantin, Bernardin Bernardin Gantin Bandiera del Benin Benin Cardinale diacono e presbitero del Sacro Cuore di Cristo Re Presidente del Pontificio consiglio "Cor Unum" 08/05/1908 27/06/1977
Garrone, Gabriel-Marie Gabriel-Marie Garrone Bandiera della Francia Francia Cardinale presbitero di Santa Sabina Prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica 12/10/1901 26/06/1967
Guerri, Sergio Sergio Guerri Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano Pro-presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano 25/12/1905 28/04/1969
Knox, James Robert James Robert Knox Bandiera dell'Australia Australia Cardinale presbitero di Santa Maria in Vallicella Prefetto dellaCongregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti 02/03/1914 05/03/1977
Nasalli Rocca di Corneliano, Mario Mario Nasalli Rocca di Corneliano Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero di San Giovanni Battista Decollato Prefetto emerito della Casa Pontificia 12/08/1903 28/04/1969
Paupini, Giuseppe Giuseppe Paupini Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero di Ognissanti in Via Appia Nuova Penitenziere Maggiore 25/02/1907 28/04/1969
Philippe, Paul-Pierre Paul-Pierre Philippe Bandiera della Francia Francia Cardinale diacono e presbitero di San Pio V a Villa Carpegna Prefetto della congregazione per le Chiese Orientali 16/04/1905 05/03/1977
Pignedoli, Sergio Sergio Pignedoli Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di San Giorgio in Velabro Prefetto dell'Almo Collegio Capranica 04/06/1910 05/03/1973
Pironio, Eduardo Francisco Eduardo Francisco Pironio Bandiera dell'Argentina Argentina Cardinale diacono e presbitero dei Santi Cosma e Damiano Prefetto della congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari 03/12/1920 24/05/1976
Rossi, Agnelo Agnelo Rossi Bandiera del Brasile Brasile Cardinale presbitero della Gran Madre di Dio Prefetto della congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli 04/05/1913 22/02/1965
Rossi, Opilio Opilio Rossi Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono di Santa Maria Liberatrice a Monte Testaccio Presidente del pontificio consiglio per i laici 14/05/1910 24/05/1976
Samorè, Antonio Antonio Samorè Bandiera dell'Italia Italia Cardinale vescovo di Sabina e Poggio Mirteto Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa 04/12/1905 26/06/1967
Schröffer, Joseph Joseph Schröffer Bandiera della Germania Germania Cardinale diacono di San Saba Segretario emerito della Congregazione per l'Istruzione cattolica 20/02/1903 24/05/1976
Šeper, Franjo Franjo Šeper Bandiera della Croazia Croazia Cardinale presbitero dei Santi Pietro e Paolo a Via Ostiense Prefetto della congregazione per la Dottrina della Fede 02/10/1905 22/02/1965
Vagnozzi, Egidio Egidio Vagnozzi Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono di San Giuseppe in Via Trionfale Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede 26/02/1906 26/06/1967
Benelli, Giovanni Giovanni Benelli Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di Santa Prisca Arcivescovo di Firenze 12/05/1921 27/06/1977
Colombo, Giovanni Giovanni Colombo Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti Arcivescovo di Milano 06/12/1902 22/02/1965
Florit, Ermenegildo Ermenegildo Florit Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di Regina Apostolorum Arcivescovo emerito di Firenze 05/07/1901 22/02/1965
Wright, John Joseph John Joseph Wright Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero di Gesù Divin Maestro alla Pineta Sacchetti Prefetto della Congregazione per il Clero 18/07/1909 28/04/1969
Mozzoni, Umberto Umberto Mozzoni Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero di Sant'Eugenio Presidente della Commissione Cardinalizia per i Pontifici Santuari di Pompei e di Loreto 29/06/1904 05/03/1973
Oddi , Silvio Silvio Oddi Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero di Sant'Agata dei Goti Legato pontificio per la Basilica di San Francesco in Assisi 14/11/1910 28/04/1969
Palazzini, Pietro Pietro Palazzini Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono e presbitero di San Girolamo della Carità Segretario emerito della Commissione Cardinalizia per i Pontifici Santuari di Pompei e Loreto 19/05/1912 05/03/1973
Pappalardo, Salvatore Salvatore Pappalardo Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di Santa Maria Odigitria dei Siciliani Arcivescovo di Palermo 23/09/1918 05/03/1973
Pellegrino , Michele Michele Pellegrino Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero del Santissimo Nome di Gesù Arcivescovo emerito di Torino 25/04/1903 26/06/1967
Poletti, Ugo Ugo Poletti Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero dei Santi Ambrogio e Carlo Cardinale vicario per la Diocesi di Roma 19/04/1914 05/03/1973
Poma, Antonio Antonio Poma Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di San Luca a Via Prenestina Arcivescovo di Bologna 12/06/1910 28/04/1969
Sensi, Giuseppe Maria Giuseppe Maria Sensi Bandiera dell'Italia Italia Cardinale diacono dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari Nunzio apostolico emerito in Portogallo 27/05/1907 24/05/1976
Siri, Giuseppe Giuseppe Siri Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di Santa Maria della Vittoria Arcivescovo di Genova 20/05/1906 12/01/1953
Ursi, Corrado Corrado Ursi Bandiera dell'Italia Italia Cardinale presbitero di San Callisto Arcivescovo di Napoli 26/07/1908 26/06/1967
Gouyon, Paul Joseph Marie Paul Joseph Marie Gouyon Bandiera della Francia Francia Cardinale presbitero della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo a Via Gallia Arcivescovo di Rennes 24/10/1910 28/04/1969
Guyot, Louis-Jean-Frédéric Louis-Jean-Frédéric Guyot Bandiera della Francia Francia Cardinale diacono di Sant'Agnese fuori le mura Arcivescovo di Tolosa 07/07/1905 05/03/1973
Renard , Alexandre-Charles-Albert-Joseph Alexandre-Charles-Albert-Joseph Renard Bandiera della Francia Francia Cardinale presbitero della Santissima Trinità al Monte Pincio Arcivescovo di Lione 07/06/1906 26/06/1967
Bengsch, Alfred Alfred Bengsch Bandiera della Germania Germania Cardinale presbitero pro illa vice di San Filippo Neri in Eurosia Vescovo di Berlino 10/09/1921 26/06/1967
Höffner, Joseph Joseph Höffner Bandiera della Germania Germania Cardinale presbitero di Sant'Andrea della Valle Arcivescovo di Colonia, Presidente della Conferenza Episcopale della Germania 24/12/1906 28/04/1969
Ratzinger, Joseph Joseph Ratzinger Bandiera della Germania Germania Cardinale presbitero di Santa Maria Consolatrice al Tiburtino Arcivescovo di Monaco e Frisinga, Gran Piore dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, eletto papa con il nome di Benedetto XVI nel conclave del 2005 16/04/1927 27/06/1977
Volk, Hermann Hermann Volk Bandiera della Germania Germania Cardinale presbitero dei Santi Fabiano e Venanzio a Villa Fiorelli Vescovo di Magonza 27/12/1903 05/03/1973
Bueno y Monreal, José María José María Bueno y Monreal Bandiera della Spagna Spagna Cardinale presbitero pro illa vice dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia Arcivescovo di Siviglia 11/09/1904 15/12/1958
Enrique y Tarancón, Vicente Vicente Enrique y Tarancón Bandiera della Spagna Spagna Cardinale presbitero di San Giovanni Crisostomo a Monte Sacro Alto Arcivescovo di Madrid 14/05/1907 28/04/1969
González Martín, Marcelo Marcelo González Martín Bandiera della Spagna Spagna Cardinale presbitero di Sant'Agostino Arcivescovo di Toledo 16/01/1918 05/03/1973
Jubany Arnau, Narciso Narciso Jubany Arnau Bandiera della Spagna Spagna Cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso Arcivescovo di Barcellona 12/08/1913 05/03/1973
Suenens, Léon-Joseph Léon-Joseph Suenens Bandiera del Belgio Belgio Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Arcivescovo di Malines-Bruxelles 16/07/1904 19/03/1962
Alfrink, Bernard Jan Bernard Jan Alfrink Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Cardinale presbitero di San Gioacchino ai Prati di Castello Arcivescovo emerito di Utrecht 05/07/1900 28/03/1960
de Fürstenberg, Maximilien Maximilien de Fürstenberg Bandiera del Belgio Belgio Cardinale presbitero pro illa vice del Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme 23/10/1904 26/06/1967
Willebrands, Johannes Johannes Willebrands Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Cardinale presbitero di San Sebastiano alle Catacombe Arcivescovo di Utrecht 04/09/1909 28/04/1969
Wyszyński, Stefan Stefan Wyszyński Bandiera della Polonia Polonia Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Arcivescovo di Varsavia e di Gniezno 03/08/1901 12/01/1953
Wojtyła, Karol Karol Wojtyła Bandiera della Polonia Polonia Cardinale presbitero pro illa vice di San Cesareo in Palatio Arcivescovo di Cracovia, eletto papa 18/05/1920 26/06/1967
König, Franz Franz König Bandiera dell'Austria Austria Cardinale presbitero di Sant'Eusebio Arcivescovo di Vienna, Ordinario per i fedeli di rito orientale in Austria, Presidente del Segretariato per i Non Credenti 03/08/1905 15/12/1958
Tomášek, František František Tomášek Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Cardinale presbitero dei Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio Arcivescovo di Praga 30/06/1899 24/05/1976
Hume, Basil Basil Hume Bandiera del Regno Unito Regno Unito Cardinale presbitero di San Silvestro in Capite Arcivescovo di Westminster, Primate d'Inghilterra e Galles 02/03/1923 24/05/1976
Lékai, László László Lékai Bandiera dell'Ungheria Ungheria Cardinale presbitero di Santa Teresa al Corso d'Italia Arcivescovo di Strigonio, Primate d'Ungheria, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell'Ungheria, Gran priore per l'Ungheria dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme 12/03/1910 24/05/1976
Joseph Gray, Gordon Gordon Joseph Gray Bandiera del Regno Unito Regno Unito Cardinale presbitero di Santa Chiara a Vigna Clara Arcivescovo di Saint Andrews ed Edimburgo, Presidente della Conferenza dei Vescovi di Scozia 10/08/1910 28/04/1969
Ribeiro, António António Ribeiro Bandiera del Portogallo Portogallo Cardinale presbitero di Sant'Antonio da Padova in Via Merulana Patriarca di Lisbona, Vicario castrense per il Portogallo, Presidente della Conferenza Episcopale del Portogallo 21/05/1928 05/03/1973
Wakefield Baum, William William Wakefield Baum Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero di Santa Croce in Via Flaminia Arcivescovo di Washington 21/11/1926 24/05/1976
Carberry, John Joseph John Joseph Carberry Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero di San Giovanni Battista de' Rossi Arcivescovo di Saint Louis 31/07/1904 28/04/1969
Cody, John Patrick John Patrick Cody Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero di Santa Cecilia Arcivescovo di Chicago, Gran priore per gli Stati Uniti d'America Centrali dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme 24/12/1907 26/06/1967
Cooke, Terence James Terence James Cooke Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero di Santi Giovanni e Paolo Arcivescovo di New York 01/03/1921 28/04/1969
Dearden, John Francis John Francis Dearden Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero di San Pio X alla Balduina Arcivescovo di Detroit 15/10/1907 28/04/1969
Krol, John Joseph John Joseph Krol Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero pro illa vice di Santa Maria della Mercede e Sant'Adriano a Villa Albani Arcivescovo di Filadelfia 26/10/1910 26/06/1967
Manning, Timothy Timothy Manning Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Cardinale presbitero di Santa Lucia a Piazza d'Armi Arcivescovo di Los Angeles, Gran priore per gli Stati Uniti d'America Occidentali dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme 15/11/1909 05/03/1973
Sousa Medeiros, Humberto Humberto Sousa Medeiros Bandiera del Portogallo Portogallo Cardinale presbietro di Santa Susanna Arcivescovo di Boston 06/10/1915 05/03/1973
Flahiff, George Bernard George Bernard Flahiff Bandiera del Canada Canada Cardinale presbietro di Santa Maria della Salute a Primavalle Arcivescovo di Winnipeg 26/10/1905 28/04/1969
Léger, Paul-Émile Paul-Émile Léger Bandiera del Canada Canada Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli Arcivescovo emerito di Montréal 26/04/1904 12/01/1953
Roy, Maurice Maurice Roy Bandiera del Canada Canada Cardinale presbitero di Nostra Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi Arcivescovo di Québec 25/01/1905 22/02/1965
Salazar López , José José Salazar López Bandiera del Messico Messico Cardinale presbitero di Santa Emerenziana a Tor Fiorenza Arcivescovo di Guadalajara 12/01/1910 05/03/1973
Maurer, José Clemente José Clemente Maurer Bandiera della Germania Germania Cardinale presbitero del Santissimo Redentore e Sant'Alfonso in via Merulana Arcivescovo di Sucre 13/03/1900 26/06/1967
de Araújo Sales, Eugênio Eugênio de Araújo Sales Bandiera del Brasile Brasile Cardinale presbitero di San Gregorio VII Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro, Ordinario per i fedeli di rito orientale in Brasile 08/11/1920 28/04/1969
Arns, Paulo Evaristo Paulo Evaristo Arns Bandiera del Brasile Brasile Cardinale presbitero di Sant'Antonio da Padova in via Tuscolana Arcivescovo di São Paulo 14/09/1921 05/03/1973
Brandão Vilela, Avelar Avelar Brandão Vilela Bandiera del Brasile Brasile Cardinale presbitero dei Santi Bonifacio e Alessio Arcivescovo di São Salvador da Bahia 13/06/1912 05/03/1973
Lorscheider, Aloísio Aloísio Lorscheider Bandiera del Brasile Brasile Cardinale presbitero di San Pietro in Montorio Arcivescovo di Fortaleza 08/10/1924 24/05/1976
Scherer , Alfredo Vicente Alfredo Vicente Scherer Bandiera del Brasile Brasile Cardinale presbitero di Nostra Signora de La Salette Arcivescovo di Porto Alegre 05/02/1903 28/04/1969
Aramburu, Juan Carlos Juan Carlos Aramburu Bandiera dell'Argentina Argentina Cardinale presbitero di San Giovanni Battista dei Fiorentini Arcivescovo di Buenos Aires, Primate di Argentina 11/02/1912 24/05/1976
Primatesta, Raúl Francisco Raúl Francisco Primatesta Bandiera dell'Argentina Argentina Cardinale presbitero della Beata Vergine Maria Addolorata a Piazza Buenos Aires Arcivescovo di Còrdoba 14/04/1919 05/03/1973
Silva Henríquez, Raúl Raúl Silva Henríquez Bandiera del Cile Cile Cardinale presbitero di San Bernardo alle Terme Diocleziane Arcivescovo di Santiago del Cile 27/09/1907 19/03/1962
Muñoz Duque, Aníbal Aníbal Muñoz Duque Bandiera della Colombia Colombia Cardinale presbitero di San Bartolomeo all'Isola Arcivescovo di Bogotá 03/10/1908 05/03/1973
Muñoz Vega, Pablo Pablo Muñoz Vega Bandiera dell'Ecuador Ecuador Cardinale presbitero di San Roberto Bellarmino Arcivescovo di Quito 23/05/1903 28/04/1969
Landázuri Ricketts, Juan Juan Landázuri Ricketts Bandiera del Perù Perù Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli Arcivescovo di Lima 19/12/1913 19/03/1962
Quintero Parra, José Humberto José Humberto Quintero Parra Bandiera del Venezuela Venezuela Cardinale presbitero dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio Arcivescovo di Caracas 22/09/1902 16/01/1961
Beras Rojas, Octavio Antonio Octavio Antonio Beras Rojas Bandiera della Rep. Dominicana Rep. Dominicana Cardinale presbitero di San Sisto Arcivescovo di Santo Domingo 16/11/1906 24/05/1976
Casariego y Acevedo, Mario Mario Casariego y Acevedo Bandiera della Spagna Spagna Cardinale presbitero pro illa vice di Santa Maria in Aquiro Arcivescovo di Santiago di Guatemala 13/02/1909 28/04/1969
Aponte Martínez, Luis Luis Aponte Martínez Bandiera di Porto Rico Porto Rico Cardinale presbitero di Santa Maria Madre della Provvidenza a Monte Verde Arcivescovo di San Juan de Puerto Rico, 04/08/1922 05/03/1973
Parecattil, Joseph Joseph Parecattil Bandiera dell'India India Cardinale presbitero di Santa Maria "Regina Pacis" a Monte Verde Arcieparca di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi, Presidente del Sinodo della Chiesa Siro-Malabarese Presidente della Pontificia Commissione per la Revisione del Codice di Diritto Canonico Orientale 01/04/1912 28/04/1969
Picachy, Lawrence Trevor Lawrence Trevor Picachy Bandiera dell'India India Cardinale presbitero del Sacro Cuore di Maria Arcivescovo di Calcutta, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell'India 07/08/1916 24/05/1976
Rosales y Ras, Julio Julio Rosales y Ras Bandiera delle Filippine Filippine Cardinale presbitero del Sacro Cuore di Gesù agonizzante a Vitinia Arcivescovo di Cebu 18/09/1906 28/04/1969
Lachica Sin, Jaime Jaime Lachica Sin Bandiera delle Filippine Filippine Cardinale presbitero di Santa Maria ai Monti Arcivescovo di Manila, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici delle Filippine 31/08/1928 24/05/1976
Darmojuwono, Justinus Justinus Darmojuwono Bandiera dell'Indonesia Indonesia Cardinale presbitero pro illa vice dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata Arcivescovo di Semarang 02/11/1914 26/06/1967
Cordeiro, Joseph Marie Anthony Joseph Marie Anthony Cordeiro Bandiera del Pakistan Pakistan Cardinale presbitero di Santa Maria "Regina Pacis" in Ostia mare Arcivescovo di Karachi 19/01/1918 05/03/1973
Kim Sou-hwan, Stephen Stephen Kim Sou-hwan Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Cardinale presbitero di San Felice da Cantalice a Centocelle Arcivescovo di Seul, Amministratore apostolico sede plena di Pyongyang 08/05/1922 28/04/1969
Cooray, Thomas Benjamin Thomas Benjamin Cooray Bandiera dello Sri Lanka Sri Lanka Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo Arcivescovo di Colombo, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici dello Sri Lanka 28/12/1901 22/02/1965
Trinh-nhu-Khuê, Joseph Marie Joseph Marie Trinh-nhu-Khuê Bandiera del Vietnam Vietnam Cardinale presbitero pro illa vice di San Francesco di Paola ai Monti Arcivescovo di Hà Nôi 11/12/1898 24/05/1976
Duval, Léon-Etienne Léon-Etienne Duval Bandiera della Francia Francia Cardinale presbitero di Santa Balbina Arcivescovo di Algeri, Presidente della Conferenza Episcopale Regionale del Nordafrica 09/11/1903 22/02/1965
Sidarouss, Stefano I Stefano I Sidarouss Bandiera dell'Egitto Egitto Cardinale vescovo[39] Patriarca di Alessandria dei Copti, Presidente del Sinodo della Chiesa cattolica copta 22/02/1904 22/02/1965
Otunga, Maurice Michael Maurice Michael Otunga Bandiera del Kenya Kenya Cardinale presbitero di San Gregorio Barbarigo alle Tre Fontane Arcivescovo di Nairobi, Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya, Vicario castrense per il Kenya 31/01/1923 05/03/1973
Razafimahatratra, Victor Victor Razafimahatratra Bandiera del Madagascar Madagascar Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme Arcidiocesi di Antananarivo, Presidente della Conferenza Episcopale del Madagascar 08/09/1921 24/05/1976
Ekandem, Dominic Dominic Ekandem Bandiera della Nigeria Nigeria Cardinale presbitero di San Marcello vescovo di Ikot Ekpene, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici della Nigeria 23/06/1917 24/05/1976
Thiandoum, Hyacinthe Hyacinthe Thiandoum Bandiera del Senegal Senegal Cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo Arcivescovo di Dakar, Presidente della Conferenza dei Vescovi del Senegal, della Mauritania, di Capo Verde e della Guinea Bissau 02/02/1921 24/05/1976
McCann, Owen Owen McCann Bandiera del Sudafrica Sudafrica Cardinale presbitero di Santa Prassede Arcivescovo di Città del Capo 29/06/1907 22/02/1965
Rugambwa, Laurean Laurean Rugambwa Bandiera della Tanzania Tanzania Cardinale presbitero di San Francesco d'Assisi a Ripa Grande Arcivescovo di Dar-es-Salaam 12/05/1912 28/03/1960
Kiwanuka Nsubuga, Emmanuel Emmanuel Kiwanuka Nsubuga Bandiera dell'Uganda Uganda Cardinale presbitero di Santa Maria Nuova Arcivescovo di Kampala 05/11/1914 24/05/1976
Zoungrana, Paul Paul Zoungrana Bandiera del Burkina Faso Burkina Faso Cardinale presbitero di San Camillo de Lellis agli Orti Sallustiani Arcivescovo di Ouagadougou 03/09/1917 22/02/1965
Malula, Joseph-Albert Joseph-Albert Malula Bandiera della RD del Congo RD del Congo Cardinale presbitero dei Santi Protomartiri a Via Aurelia Antica Arcivescovo di Kinshasa 17/12/1917 28/04/1969
Darcy Freeman, James James Darcy Freeman Bandiera dell'Australia Australia Cardinale presbitero di Santa Maria "Regina Pacis" in Ostia mare Arcivescovo di Sydney, Primate di Australia, Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici Australiani, Gran priore per l'Australia-Nuovo Galles del Sud dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme 19/11/1907 05/03/1973
Delargey, Reginald John Reginald John Delargey Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Cardinale presbitero dell'Immacolata al Tiburtino Arcivescovo di Wellington, Presidente della Conferenza Episcopale della Nuova Zelanda 10/12/1914 24/05/1976
Taofinu'u, Pio Pio Taofinu'u Bandiera di Samoa Samoa Cardinale presbitero di Sant'Onofrio vescovo di Samoa e Tokelau 08/12/1923 05/03/1973

Cardinali ultraottantenni[modifica | modifica wikitesto]

Questa è la lista dei cardinali ultraottantenni alla morte di papa Paolo VI, il 6 agosto 1978. Essi, secondo il motu proprio Ingravescentem aetatem del 21 novembre 1970 e la costituzione apostolica Romano Pontifici Eligendo del 1º ottobre 1975, non hanno potuto partecipare al conclave a causa del raggiunto limite di età.

Poiché Giovanni Paolo I morì dopo soli 33 giorni di pontificato senza aver creato alcun cardinale, e poiché nessuno dei cardinali compì ottant'anni durante il suo pontificato, gli elenchi dei cardinali ultraottantenni per i due conclavi del 1978 sono identici.

Creati da Pio XII[modifica | modifica wikitesto]

Creati da Giovanni XXIII[modifica | modifica wikitesto]

Creati da Paolo VI[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Zizola, p. 291.
  2. ^ Zizola, p. 293.
  3. ^ Lai, 1984, p. 175.
  4. ^ Zizola, p. 294.
  5. ^ Lai, 1993, p. 279.
  6. ^ a b c d Così vinse l'outsider venuto dall'Est, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 20 luglio 2016.
  7. ^ Lai, 1993, p. 280.
  8. ^ Lai, 1984, p. 177.
  9. ^ Lai, 1984, p. 178.
  10. ^ Lai, 1984, p. 282.
  11. ^ a b Zizola, p. 290.
  12. ^ Cesare Lanza, Parla Siri prima del Conclave, su Il Lavoro, Genova, 1º ottobre 1978.
  13. ^ Zizola, p. 289.
  14. ^ Zizola, pp. 296-297.
  15. ^ Lai, 1993, p. 275.
  16. ^ a b Spiazzi, pp. 99-100.
  17. ^ Lai, 1993, p. 276.
  18. ^ a b c Gianni Licheri, Io Papa? Siri alla Gazzetta. Un'intervista esclusiva all'arcivescovo di Genova che entra oggi favorito nella Cappella Sistina, sulla Gazzetta del Popolo, Torino, 14 ottobre 1978.
  19. ^ Zizola, p. 298.
  20. ^ a b Lai, 1993, p. 277.
  21. ^ Spiazzi, p. 272.
  22. ^ Codici vaticani. Il mio conclave lo riscrivo così, su chiesa.espresso.repubblica.it. URL consultato il 28 marzo 2013.
  23. ^ Lamberto Furno, Benelli, Colombo, ed anche altri nomi, ma non è escluso un Papa a sorpresa, su La Stampa, Torino, 15 ottobre 1978.
  24. ^ Lai, 1984, p. 174.
  25. ^ a b Lai, 1984, p. 176.
  26. ^ a b Zizola, p. 300 e succ.
  27. ^ a b c Lai, 1993, p. 278.
  28. ^ Zizola, p. 295.
  29. ^ Quanti voti servono per diventare Papa?, su it.zenit.org. URL consultato il 23 luglio 2016.
  30. ^ Zizola, p. 299.
  31. ^ Lai, 1984, p. 179.
  32. ^ Discorso di Giovanni Paolo II a un pellegrino polacco. In L'Attività della Santa Sede, Città del Vaticano, 1988, pp. 921-922.
  33. ^ Andreotti, p. 176.
  34. ^ Card. Macharski: Papa Wojtyla voleva chiamarsi Stanislao I, su archivio.agi.it. URL consultato il 19 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).
  35. ^ Wojtyla: aveva chiesto di chiamarsi Stanislao I, su archivio.agi.it. URL consultato il 19 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).
  36. ^ Fumata bianca: Habemus Papam, su famigliacristiana.it. URL consultato il 30 aprile 2019.
  37. ^ Habemus Papam Pope Pius XII, su youtube.com.
  38. ^ Discorso di Giovanni Paolo II, lunedì 16 ottobre 1978, su vatican.va. URL consultato il 7 marzo 2013.
  39. ^ Papa Paolo VI, con il motu proprio Ad purpuratorum Patrum Collegium, pubblicato l'11 febbraio 1965, stabilì che i patriarchi di rito orientale assunti nel Sacro Collegio dei Cardinali non appartengono al clero di Roma e, pertanto, non può essere assegnato loro alcun titolo o diaconia. I patriarchi cardinali appartengono all'ordine dei vescovi cardinali e, nella gerarchia, si situano immediatamente dopo di loro. Mantengono la loro sede patriarcale e non viene assegnata loro alcuna sede suburbicaria. https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19650211_ad-purpuratorum.html

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giulio Andreotti, A ogni morte di papa. I papi che ho conosciuto, Milano, Rizzoli, 1980, ISBN 88-178-5097-7.
  • Benny Lai, I segreti del Vaticano. Da Pio XII a Giovanni Paolo II, Milano, Laterza, 1984, ISBN non esistente.
  • Benny Lai, Il Papa non eletto: Giuseppe Siri, cardinale di Santa Romana Chiesa, Roma e Bari, Laterza, 1993, ISBN 88-420-4267-6.
  • Raimondo Spiazzi, Il cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova dal 1946 al 1987. La vita, l'insegnamento, l'eredità spirituale, le memorie, Bologna, Edizioni Studio Domenicano, 1990, ISBN 978-88-7094-018-3.
  • Giancarlo Zizola, Il conclave, storia e segreti, Roma, Newton & Compton, 1997, ISBN 88-8183-425-1.
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