Consolidated PT-3

Consolidated PT-3
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2
ProgettistaVirginius E. Clark
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Consolidated
Data entrata in servizio1928[1]
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti USAAC
Altri utilizzatoriBandiera di Cuba Cuerpo Aéreo del Ejército de Cuba
Esemplari250[2]
Sviluppato dalConsolidated NY
Altre variantiConsolidated PT-11
Consolidated O-17
Fleet Model 21
Dimensioni e pesi
Lunghezza8,56 m (28 ft 1 in)
Apertura alare10,52 m (34 ft 6 in)
Altezza3,12 m (10 ft 3 in)
Superficie alare27,87 (- 300 ft²)
Peso a vuoto810 kg (1 785 lb)
Peso max al decollo1 125 kg (2 481 lb)
Propulsione
Motoreun Wright R-790, motore radiale a 9 cilindri raffreddati ad aria
Potenza223 CV
(220 hp, 164 kW)
Prestazioni
Velocità max164 km/h
(102 mph, 89 kt)
Velocità di crociera130 km/h
(81 mph, 70 kt)
Raggio di azione483 km
(300 mi, 261 nm)
Tangenza4 267 m (14 000 ft)

I dati sono tratti da "Consolidated PT-3" in "www.airwar.ru", tranne dove diversamente indicato[3].

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Il Consolidated PT-3 era un aereo biplano e monomotore realizzato dall'azienda statunitense Consolidated Aircraft Corporation nella seconda metà degli anni venti.

Evoluzione del precedente PT-1 alla luce dell'esperienza maturata con la variante NY destinata all'aviazione di marina, l'aereo venne impiegato come addestratore nei reparti degli United States Army Air Corps presso i quali prestò servizio fino al 1936, anche se alcuni esemplari rimasero nei rispettivi reparti anche dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Con un percorso analogo, ma in direzione opposta, a quello che dal PT-1 portò alla versione navalizzata NY, la Consolidated diede il via al progetto del PT-3 su richiesta dell'USAAC che, dopo aver accolto senza particolare interesse il prototipo XPT-2 (prima variante del suo biplano equipaggiata con motore radiale) si convinse a chiedere una versione "terrestre" del NY-3[4], anche perché il surplus di motori Wright-Hispano E generatosi con la conclusione della prima guerra mondiale era ormai stato utilizzato[5]. Come prototipo, denominato XPT-3, venne utilizzato l'ultimo esemplare di serie del PT-1[6].

Un PT-3 sul campo di volo.

Leggermente più piccolo dei velivoli che lo avevano preceduto, il PT-3 ne manteneva invariata sia la struttura generale che l'aspetto esteriore; la modifica principale riguardava il diverso disegno dell'impennaggio mentre il motore utilizzato era il Wright R-790 Whirlwind (noto anche con il nome commerciale di "Wright J-5")[2], già utilizzato nella versione acquistata dall'United States Navy.

Definito in queste forme il PT-3 venne costruito in 130 esemplari dal settembre del 1927[5] cui fecero seguito, a partire dal maggio successivo, altri 120 velivoli della serie PT-3A caratterizzati dall'adozione di una variante leggermente più potente del motore Wright.

Uno degli esemplari di serie del PT-3 venne utilizzato come prototipo della nuova versione da osservazione che assunse la denominazione di Consolidated O-17.

Partendo dal progetto del PT-3 furono realizzati anche altri sviluppi che, in ogni caso, non si concretizzarono in velivoli costruiti in serie: il progetto per il PT-4, per il quale era previsto l'impiego del motore Fairchild-Caminez 447, rimase sulla carta mentre l'esemplare XPT-3 fu ulteriormente modificato mediante l'adozione di un motore Curtiss R-600 e ridenominato XPT-5; in quest'ultimo caso l'aereo venne successivamente riportato allo standard PT-3[6].

In ordine di tempo l'ultimo sviluppo correlato al progetto del PT-3 fu quello rappresentato dal Model 21 che attraverso il prototipo XPT-933, o Model 21-A, e tre successivi esemplari noti come Model 21-C portò all'origine del Consolidated PT-11 e del Fleet Model 21 realizzato dalla sussidiaria canadese Fleet Aircraft[6].

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Un esemplare di PT-3 giunto fino ai giorni nostri.

Il Consolidated PT-3 era un biplano dalla struttura mista, analogamente alla sua fortunata serie di predecessori. Di dimensioni leggermente ridotte e marginalmente più leggero sia del PT-1 che dell'NY, manteneva ali di uguale apertura e tra loro leggermente scalate (con quella superiore più avanzata). Solo il disegno dell'impennaggio si discostava da quello degli altri modelli (nei quali comunque questo particolare non era mai identico a quello dei precedenti).

Abitacoli aperti, e disposti in tandem, e carrello d'atterraggio biciclo classico e fisso erano nuovamente ereditati dai predecessori.

Il motore impiegato era il radiale, a nove cilindri raffreddati ad aria, Wright R-790 Whirlwind, che nella versione montata sul PT-3 era capace di erogare la potenza di 220 hp (pari a 164 kW)[6]; l'impiego di una variante più recente, e leggermente più potente, del motore caratterizzò la versione PT-3A: in questo caso l'R-790 arrivava ad erogare la potenza di 225 hp (pari a circa 168 kW)[5].

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

I Consolidated PT-3 furono acquisiti in servizio operativo dall'USAAC nel corso del 1928[1] per restarvi fino al 1936 quando vennero progressivamente sostituiti dagli Stearman PT-13[1][N 1]. Per altro viene indicato che almeno trentaquattro aerei fossero ancora in servizio all'epoca dell'attacco di Pearl Harbor con il conseguente ingresso degli Stati Uniti d'America nella seconda guerra mondiale[1].

Il PT-3 fu anche esportato in piccole quantità: quattro aerei furono consegnati a Cuba nel 1928 mentre l'anno successivo, a seguito di una missione commerciale svolta dalla casa costruttrice, furono venduti un esemplare ciascuno ad Argentina, Brasile e Perù[5]; incerta, invece, la vendita di alcuni esemplari al Messico[3][5].

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

Un PT-3 in esposizione.

I dati sulle versioni, se non diversamente indicato, sono tratti da "Consolidated" in "aerofiles.com"[6].

  • PT-3: denominazione ufficiale assegnata dall'USAAC al primo lotto di 130 esemplari (il codice identificativo all'interno dell'azienda era quello di Model 2, condiviso con il PT-2 e l'NY). Motorizzato con il motore radiale 9 cilindri Wright R-790 da 220 hp.
    • PT-3A: variante contraddistinta dall'utilizzo di motore Wright R-790 da 225 hp, costruita in 120 esemplari.
  • PT-4: progetto risalente al 1927 per una versione del PT-3 dotata del motore Fairchild-Caminez 447: si trattava di un motore non convenzionale privo di un albero a gomiti tradizionale, sostituito da un grande albero a camme e non prevedeva l'uso di bielle né contrappesi o ingranaggi di fasatura; il numero delle componenti utilizzate era ridotto della metà rispetto ad un classico motore a scoppio ed era in grado di esprimere la massima potenza a soli 1 000 giri al minuto[7]. Problemi causati da eccessive vibrazioni portarono però all'abbandono del progetto del motore (e di conseguenza del velivolo) nel corso del 1929[7].
  • PT-5: anch'esso risalente al 1927, era il progetto per una versione (senza seguito) dell'aereo dotata di motore radiale Curtiss R-600 Challenger. Ne fu realizzato solamente il prototipo (si trattava dello stesso velivolo usato come prototipo del PT-3 e ridenominato XPT-5) che venne però successivamente riconvertito allo standard PT-3.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera del Brasile Brasile
Bandiera di Cuba Cuba
Bandiera del Perù Perù
Stati Uniti

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In realtà la fonte indica lo Stearman con la sigla BT-13, con la quale è però designato il Vultee BT-13 Valiant che volò solamente nel marzo del 1939.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Fredriksen, 1999, p. 54.
  2. ^ a b Boroli e Boroli, 1983, p. 135.
  3. ^ a b Consolidated PT-3, in "www.airwar.ru".
  4. ^ Consolidated NY/PT-3 Huskie, in "avionslegendaires.net".
  5. ^ a b c d e Consolidated 2 PT-3A, in "1000aircraftphotos.com".
  6. ^ a b c d e Consolidated, in "aerofiles.com".
  7. ^ a b Fairchild-Caminez 447, in "pilotfriend.com".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Achille Boroli e Adolfo Boroli, Consolidated (biplani da addestramento), in L'Aviazione, vol. 5, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, pp. 134-135, ISBN non esistente.
  • (EN) John C. Fredriksen, Consolidated PT1/PT3 Trusty, in Warbirds - An Illustrated Guide to U.S. Military Aircraft, 1915–2000, Santa Barbara, CA, USA, ABC Clio, 1999, p. 54, ISBN 978-1-57607-131-1.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]