Conti di Montone

La linea dei Conti di Montone fu inaugurata a partire dal 28 agosto 1414 dall' Antipapa Giovanni XXIII, che innalzò il territorio del comune di Montone a contea, e lo donò a Braccio da Montone, famoso condottiero italiano; riconosciuto il nuovo Papa (Martino V) come legittimo, e morto Braccio nel 1424, il pontefice rinnovò l'investitura nei confronti di Carlo da Montone, figlio Di Braccio[1].

Passata fino al 1519 sotto la giurisdizione della Chiesa, la contea fu donata da Leone X a Vitello Vitelli, esponente della famiglia Vitelli di Città di Castello, la quale famiglia conservo il feudo per molti anni ancora[2], anche se più volte si trovarono più esponenti a dividere la stessa carica.

Conti vitelleschi di Montone[modifica | modifica wikitesto]

Stemma della famiglia Vitelli

A questo punto,nel 1573 Montone passò nuovamente nelle mani del Papa, che cedette la città nuovamente in favore dei Vitelli. La linea di successione fu così configurata:

  • Virginia Savelli Vitelli, moglie di Giovanni Vincenzo Vitelli, dal 1598 al 1634.[3]
  • Chiappino III Vitelli, dal 1634 al 1646.[3]

Con la morte di Chiappino III senza eredi, la contea venne totalmente assorbita dallo Stato della Chiesa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia e Territorio del Comune di Montone - Perugia - Umbria, su comunemontone.it. URL consultato il 22 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2012).
  2. ^ Copia archiviata, su medioevoinumbria.it. URL consultato il 22 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2011).
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n Memorie ecclesiastiche e civili di Città di Castello: con dissertazione ... - Giovanni Muzi - Google Libri

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Muzi,"Memorie ecclesiastiche e civili di Città di Castello", Città di Castello, 1844.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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