Cortona

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Cortona (disambigua).
Cortona
comune
Cortona – Stemma
Cortona – Bandiera
Cortona – Veduta
Cortona – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Arezzo
Amministrazione
SindacoLuciano Meoni (Futuro per Cortona, centro-destra) dal 10-6-2019
Territorio
Coordinate43°16′32″N 11°59′17″E / 43.275556°N 11.988056°E43.275556; 11.988056 (Cortona)
Altitudine494[1] m s.l.m.
Superficie342,97[2] km²
Abitanti21 051[3] (30-6-2023)
Densità61,38 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiArezzo, Castiglion Fiorentino, Castiglione del Lago (PG), Città di Castello (PG), Foiano della Chiana, Lisciano Niccone (PG), Montepulciano (SI), Sinalunga (SI), Torrita di Siena (SI), Tuoro sul Trasimeno (PG), Umbertide (PG)
Altre informazioni
Cod. postale52044
Prefisso0575
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT051017
Cod. catastaleD077
TargaAR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona E, 2 282 GG[5]
Nome abitanticortonesi
Patronosanta Margherita da Cortona, san Marco Evangelista
Giorno festivo22 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cortona
Cortona
Cortona – Mappa
Cortona – Mappa
Posizione del comune di Cortona all'interno della provincia di Arezzo
Sito istituzionale

Cortona ([korˈtoːna]) è un comune italiano di 21 051 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana.

Antica lucumonia facente parte della dodecapoli etrusca, è situata a sud della provincia di Arezzo vicino al confine con la regione Umbria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Cortona si trova su una collina a quasi 500 metri sul livello del mare.

Come lo era per gli Etruschi, Cortona tutt'oggi si trova in una posizione strategica che permette, con brevi spostamenti, di raggiungere importanti centri artistici e culturali.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Clima della Toscana e Stazione meteorologica di Cortona.

Il territorio cortonese riflette il clima tipico delle zone sub-mediterranee appenniniche, presentando una piovosità minima nei mesi estivi e massima in quelli autunno-invernali. Le precipitazioni annue sono comprese fra i 500 e i 1500 mm. Le temperature nei mesi di luglio e agosto superano i 30 °C, mentre nel mese di gennaio possono arrivare al di sotto dello zero[6].

Dati[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Cortona (latino Cortōna, aggettivo etnico Cortonensis-es[7]) è attestato in etrusco nella forma Curtun in un'iscrizione votiva in bronzo del III secolo a.C. rinvenuta proprio a Cortona.[8] Secondo il linguista Helmut Rix, l'etnico in etrusco era curthute (curѳute), attestato come gentilizio in un'iscrizione proveniente da Chiusi.[9][10][11]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

«Cortona: mamma di Troia e nonna di Roma.[12]»

Periodo etrusco[modifica | modifica wikitesto]

La Tabula Cortonensis

Archeologicamente è documentata una presenza etrusca almeno fin dal tardo villanoviano, mentre manca un'evidenza archeologica di un'origine umbra della città.[14][15] Tra l'VIII e il VII secolo a.C., Cortona (Curtun in Etrusco) divenne un'importante lucumonia etrusca. Molto probabilmente, Cortona divenne una città molto potente grazie alla sua posizione strategica, che permetteva un ampio controllo dei territori che facevano parte della lucumonia.

Furono costruite proprio dagli Etruschi nel IV secolo a.C. le imponenti mura che circondano la città per circa tre chilometri, le tombe nobiliari "a melone" sparse nei dintorni della città e il monumentale altare funerario adornato da sfingi, esempio unico in Italia. A Cortona è stata ritrovata anche la Tabula Cortonensis, una lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni in lingua etrusca.

Nel 310 a.C. molte città etrusche furono sottomesse a Roma. Cortona dunque stringerà un'alleanza con Roma, che però non fu rispettata e che porterà a un violento scontro nei pressi del Trasimeno.

Periodo romano[modifica | modifica wikitesto]

Cortona (Corito in lingua latina) perde molta della propria influenza sotto il dominio Romano. La Via Cassia, principale arteria romana che transitava per l'Etruria centrale, conduce direttamente da Chiusi ad Arezzo, non collegando direttamente Cortona.

Tracce della storia romana degne di interesse sono la presenza di strade basolate minori che solcano le montagne cortonesi, percorribili ancora oggi.

Nei nomi di alcune frazioni locali è possibile ritrovare tracce risalenti al periodo romano, in particolare la frazione di Metelliano, nome che è derivato dal toponimo della famiglia patrizia conosciuta come gens Metellia e Centoia, frazione che sorge su un antico posto di blocco nei pressi della via Cassia, sede di una Centuria, sotto-unità dell'esercito romano.

Segni tangibili del periodo romano sono riscontrabili dal passaggio di Annibale durante la seconda guerra punica. Poco distante avvenne la famosa battaglia del Trasimeno. Nei giorni a ridosso della battaglia Annibale cinse d'assedio e assaltò la città di Cortona. La frazione dell'Ossaia, poco distante dal campo della battaglia, prende questo nome perché in quel luogo vennero ammassati i resti dei caduti della battaglia divenendo appunto un Ossario.

Degna di nota anche la presenza dei resti di quella che era una sontuosa villa romana nei pressi della frazione Ossaia.

Nel 450 d.C. i Goti occuparono Cortona, facendole perdere sempre più la sua fama.[16]

Età medievale[modifica | modifica wikitesto]

Le notizie dell'Alto Medioevo cortonese non sono molto chiare riguardo al ruolo della città durante la diffusione del cristianesimo. Infatti non è stato possibile stabilire se Cortona sia stata o meno sede vescovile. In seguito, è stata comunque sottoposta alla curia di Arezzo.

Dal XIII secolo in poi la città è un libero comune, governato da un podestà, che si allea con Perugia per difendersi dagli Aretini durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Lo scontro tra guelfi e ghibellini caratterizza la storia duecentesca di Cortona. Nel 1232, alleati con i Fiorentini, i Cortonesi occupano la città rivale. Nel 1258 Cortona viene però occupata e saccheggiata dall'esercito aretino, aiutato dagli stessi ghibellini cortonesi. Tre anni dopo i guelfi di Cortona riprendono la città, grazie all'alleanza stretta con Siena. In questo periodo di lotte sanguinose si distingue l'opera di carità di santa Margherita da Cortona.

Nel XIV secolo, il pontefice Giovanni XXII eresse la diocesi di Cortona, compresa l'impossibilità di convivenza della città con il vescovado aretino.

Fino agli inizi del Quattrocento la città è affidata ai Casali, cui si deve l'omonimo palazzo.[17]

Dal XV secolo al XIX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1411 Cortona entra a far parte della Repubblica fiorentina e ne diviene una cittadina importante dal punto di vista militare in quanto punto cruciale della sua difesa, ma nel 1509, dopo un secolo di tranquillità, finisce nel mezzo della guerra tra l'esercito spagnolo e Firenze, subendo l'assalto del principe Filiberto d'Orange, onde Cosimo I de' Medici decide la costruzione della fortezza del Girifalco nel 1549 e Cortona diviene anche sede di un capitanato. Dal punto di vista artistico la città vive una stagione importante grazie ai soggiorni dell'Angelico e, sul volgere del secolo seguente, per la presenza del cortonese Luca Signorelli, tra i massimi pittori rinascimentali della sua epoca.

Nel 1737, con la morte di Gian Gastone de' Medici, in sostituzione dell'estinta dinastia medicea, subentrano gli Asburgo-Lorena come Granduchi di Toscana, che opereranno imponenti bonifiche alla campagna cortonese col miglioramento delle infrastrutture civili.

Nel 1727, nasce, per opera dei fratelli Venuti (Marcello, Filippo e Ridolfino), l'Accademia Etrusca, quale centro di ricerca ante litteram della civiltà etrusca, che per la sua innovatività richiama l'attenzione degli intellettuali di mezza Europa – l'Accademia di Cortona cura poi l'edizione italiana di opere di ampio spessore come il Dizionario Enciclopedico di Diderot – come Voltaire, Muratori, Pallottino e il grande archeologo-storico delle civiltà antiche Winckelmann.

Successivamente la città di Cortona conoscerà nuovamente la violenza quando le truppe di Napoleone nell'anno 1799, tentarono di occuparla. Cortona, quindi, restituita al Granducato di Toscana, si ribellerà anche a questo partecipando attivamente ai moti risorgimentali conclusisi col plebiscito del 1860, in cui i cortonesi sanciscono la loro definitiva appartenenza all'Italia unita.[18]

Dagli inizi del XX secolo alla seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Cortona in una pubblicazione del 1864

Nel XX secolo, la città – che dal punto di vista economico vive un momento di ordinato sviluppo, con la meccanizzazione delle campagne e, parallelamente, grazie al migliorato status sociale e finanziario, gode della valorizzazione dei suoi prodotti della terra, nonché della pregiata carne bovina di razza “chianina” – partecipa alle due tragiche guerre mondiali, pagando un alto tributo di sangue, coi suoi numerosi caduti.

Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, furono internati a Cortona 8 profughi ebrei (incluse una famiglia con un bambino). Dopo l'8 settembre 1943, con l'occupazione tedesca, la situazione divenne drammatica per il pericolo di deportazione. Ciononostante tutti gli internati evitarono la cattura e sopravvissero in clandestinità nella zona fino alla Liberazione. [19] [20]

Il 27 giugno 1944 a Falzano, frazione del comune, un gruppo di soldati tedeschi operò una feroce rappresaglia in risposta all'uccisione di due loro camerati (e al ferimento di un terzo) avvenuta il giorno precedente da parte dei partigiani. Furono uccisi dieci civili, alcuni dei quali fatti saltare con dell'esplosivo dopo essere stati rinchiusi nelle rovine di una casa bruciata il giorno prima. Il tenente della Wehrmacht Josef Scheungraber è stato riconosciuto colpevole del massacro e conseguentemente condannato all'ergastolo dal tribunale di Monaco di Baviera con una sentenza emessa il 10 agosto 2009, a 65 anni dalla strage; la sentenza di condanna tedesca segue quella precedentemente emessa dal Tribunale militare di La Spezia nel 2006[21] Così, malgrado la scempio nazista che la vede vittima della suddetta storica e sanguinaria rappresaglia, Cortona, miracolosamente risparmiata dai bombardamenti, scioglie il voto del suo vescovo che incarica il pittore Gino Severini d'elaborare le stazioni della Via Crucis in sinergia col mosaicista Romualdo Mattia. I lavori, espressione della cultura cubista e futurista della prima metà del secolo, sono visibili seguendo la via che parte da porta Berarda per raggiungere il santuario della Patrona, Santa Margherita. Un monumento per le vittime di questo crimine di guerra e per le vittime di tutti i crimini di guerra commessi dalla fanteria di montagna tedesca (Gebirgsjäger) in tutta Europa durante la seconda guerra mondiale è stato inaugurato a Mittenwald il 21 marzo 2010.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma, il gonfalone e la bandiera della Città di Cortona sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 aprile 2014.[22]

«Stemma di rosso, al leone alato, d'argento, allumato di rosso, aureolato d'oro, tenente con entrambe le zampe anteriori, il libro chiuso, di verde, munito di due legacci d'oro e ornato da cinque borchie, poste quattro negli angoli e una centralmente, dello stesso, esso libro con il taglio di testa e quello davanti, visibili, d'oro; il tutto alla bordatura in filetto, dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo di rosso. La bandiera è un drappo di rosso, caricato dallo stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in oro recante la denominazione della Città.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«città nobile, legge del Granducato di Toscana»
— 1º ottobre 1750

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Aree archeologiche[modifica | modifica wikitesto]

Tanella di Pitagora

Il parco archeologico di Cortona conta 11 siti. Tra questi spicca il secondo tumulo del Sodo, un'imponente tomba arcaica (VI secolo a.C.) con una monumentale gradinata decorata da grandi gruppi scultorei[23][24]:

  1. Tomba di Mezzavia
  2. Tumulo I del Sodo
  3. Tumulo II del Sodo
  4. Tanella Angori
  5. Tanella di Pitagora[25]
  6. Tumulo di Camucia
  7. Villa di Ossaia
  8. Strada romana del Torreone
  9. Strada romana del monte Maestrino
  10. Strada romana di Teverina Bassa
  11. Cisterna Bagni di Bacco
  12. Tratto murario presso palazzo Cerulli-Diligenti
  13. Tratto murario presso palazzo Casali
  14. Mura etrusche
  15. Porta Bifora
  16. Volta a botte presso via Guelfa
  17. Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona
  18. Museo Paleontologico

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa più importante della città: il duomo di Cortona
Basilica di Santa Margherita

Società[modifica | modifica wikitesto]

Il Palazzo Comunale

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Cortona è attualmente il terzo comune più popoloso della provincia dopo il capoluogo e Montevarchi.

Abitanti censiti[26]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2014 la popolazione straniera residente era di 2 477 persone.
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera residente erano:

Romania 28,22%
Albania 16,23%
Marocco 12,47%
Polonia 6,82%
Regno Unito 5,29%
Tunisia 3,19%
Cina 3,11%
Germania 2,91%
Stati Uniti d'America 1,99%

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Il dialetto più parlato in Cortona e dintorni è il chianino, molto simile al dialetto toscano.

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La santa patrona di Cortona: santa Margherita
  • Ogni quarta domenica del mese "Mostra scambio del modernariato" in Piazza Signorelli
  • 8 maggio: "Offerta dei Ceri" e successiva processione verso il santuario di Santa Margherita
  • 22 febbraio: Festa religiosa di Santa Margherita
  • 5 giugno: Rievocazione storica "Matrimonio dei Casali-Salimbeni"
  • 6 giugno: Giostra dell'Archidado
  • dal 26 agosto al 10 settembre: Mostra antiquaria.[chiarire con fonti terze e autorevoli la rilevanza storica di ciascuna tradizione]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Il museo riunisce in un unico percorso espositivo lo storico museo dell'Accademia etrusca e il museo della città etrusca e romana di Cortona.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Cortona conta quattro asili nido, dieci scuole dell'infanzia, nove scuole primarie, sei scuole secondarie e due istituti d'istruzione superiore (Istituto d'Istruzione Superiore "Luca Signorelli" e Istituto d'Istruzione Superiore “A. Vegni”).

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

Interno del teatro Signorelli

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Radio Incontri InBlu Cortona

Istituzioni culturali[modifica | modifica wikitesto]

I Quintieri[modifica | modifica wikitesto]

In principio le Chiese di San Vincenzo, di Santa Maria e di San Marco, che erano anche le sedi delle compagnie laicali, dividevano la città in Terzi. Tale divisione verrà mantenuta fino al tardo medioevo, quando ai tre Rioni sopracitati ne verranno costituiti due nuovi per esigenze amministrative. I due Rioni costituiti prenderanno il nome di Sant'Andrea (dal nome della Chiesa che sorgeva in Piazza Signorelli) e di Peccioverardi (dal nome della porta che sorgeva alla fine di Via Nazionale). Questa ulteriore ripartizione porterà a cinque il numero dei Rioni e da questo il nome di Quintieri.

Film girati a Cortona[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Da luglio a settembre: Cortona On The Move - festival internazionale di visual narrative.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Adatti
  • Barullo
  • Battifollo
  • Bocena
  • Borgonuovo
  • Cà di Masino
  • Campaccio
  • Camucia
  • Cantalena
  • Capazzano
  • Capezzine
  • Centoia
  • Casale
  • Casorbica
  • Cegliolo
  • Chianacce
  • Cignano
  • Cortoreggio
  • Creti
  • Falzano
  • Farinaio
  • Farneta
  • Fasciano
  • Fossa del Lupo
  • Fratta
  • Fratticciola
  • Gabbiano
  • Innaquatina
  • La Dogana
  • La Mucchia
  • Mencaglia
  • Mengaccini
  • Mercatale
  • Metelliano
  • Mezzavia
  • Monsigliolo
  • Montalla
  • Montanare
  • Montecchio
  • Mucchia
  • Novelle
  • Ossaia
  • Pergo
  • Pierle
  • Pietraia
  • Poggioni
  • Portole
  • Renaia
  • Riccio
  • Ronzano
  • Ruffignano
  • Salcotto
  • San Donnino Val di Pierle
  • San Lorenzo Rinfrena
  • San Marco in Villa
  • San Pietro a Cegliolo
  • San Pietro a Dame
  • Santa Caterina
  • Sant'Andrea di Sorbello
  • Sant'Angelo
  • Scanizza
  • Seano
  • Sodo
  • Tavarnelle
  • Teccognano
  • Terontola
  • Teverina
  • Tornia
  • Torreone
  • Valecchie
  • Vallone

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda l'artigianato, è ancora attiva e diffusa l'arte della ceramica del coccio, rinomata per i metodi di lavorazione tradizionali e per i prodotti tipici locali.[29]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Cortona dispone di due stazioni ferroviarie, entrambe sulla ferrovia Firenze-Roma. La più importante è la stazione di Terontola-Cortona dove fermano anche molti InterCity; l'altra, dove invece fermano solo treni regionali, è la stazione di Camucia-Cortona.

Il collegamento con le due stazioni al capoluogo e con gli altri comuni e frazioni limitrofi è operato dalle autolinee Etruria Mobilità.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1944 1945 Valdarnini Ricciotti Comitato di Liberazione Nazionale
Partito Comunista Italiano
Sindaco
1945 1950 Sem Faralli Partito Socialista Italiano Sindaco
1950 1955 Gino Morelli Partito Comunista Italiano Sindaco
1955 1960 Gino Morelli Partito Comunista Italiano Sindaco
1960 1965 Italo Petrucci Partito Comunista Italiano Sindaco
1965 1970 Italo Petrucci Partito Comunista Italiano Sindaco
1970 1975 Tito Barbini Partito Comunista Italiano Sindaco
1975 1980 Tito Barbini Partito Comunista Italiano Sindaco
1980 1985 Ferruccio Fabilli Partito Comunista Italiano Sindaco
19 giugno 1985 30 giugno 1990 Italo Monacchini Partito Comunista Italiano Sindaco
30 giugno 1990 24 aprile 1995 Ilio Pasqui Partito Comunista Italiano Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Ilio Pasqui Partito Democratico della Sinistra Sindaco
15 giugno 1999 14 giugno 2004 Emanuele Rachini Democratici di Sinistra Sindaco
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Andrea Vignini Democratici di Sinistra Sindaco
8 giugno 2009 27 maggio 2014 Andrea Vignini Partito Democratico Sindaco
27 maggio 2014 giugno 2019 Francesca Basanieri Sinistra Ecologia Libertà
Partito Democratico
Cortona città aperta
Sindaco
giugno 2019 in carica Luciano Meoni Futuro per Cortona Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Cortona è stata sede di arrivo della 2ª tappa del Giro d'Italia 1982, vinta da Michael Wilson.

Al 2023, la società di calcio dell'A.S.D. Cortona Camucia Calcio milita nel girone F del campionato di Prima Categoria Toscana.

Altra società di calcio presente nel territorio comunale partecipante al campionato di Prima Categoria girone F è l'A.S.D. Fratta Santa Caterina.

Il G.S. Terontola e il G.S. Circolo Fratticciola sono due società che militano nel girone L del campionato di Seconda Categoria Toscana.

Nel campionato di Terza Categoria girone di Arezzo militano altre due società del territorio cortonese, cioè la Polisportiva Pietraia e l'A.S.D. Monsigliolo Calcio.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cortona: clima e dati geografici.
  2. ^ tuttitalia.it.
  3. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Comune di Cortona - Informazioni per il Turista (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2012).
  7. ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana: 10000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, fiumi, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990, p. 94.
  8. ^ CIE 471, TLE 644, "tinscvil mi unial curtun".
  9. ^ Helmut Rix, Das etruskische Cognomen, Otto harrassowitz, Wiesbaden, 1963, p. 234.
  10. ^ CIE 2470 da Chiusi.
  11. ^ Federica Chiesa, Giulio M. Facchetti, Guida insolita ai luoghi, ai monumenti e alle curiosità degli Etruschi, Newton & Compton, Roma 2002, p. 107.
  12. ^ Dardano, figlio del re Corito, nato in terra cortonese, lasciata Cortona avrebbe fondato la città di Troia. A sua volta Enea, discendente di Dardano, lasciò Troia per stabilirsi nella bassa Italia, dove, dopo trecento anni dal suo insediamento, Romolo suo discendente avrebbe fondato Roma. Da qui il detto (cfr: Cortona - Guida della città (PDF).)
  13. ^ Giovanni Colonna, Virgilio, Cortona e la leggenda etrusca di Dardano, vol. 32, L'Erma di Bretschneider, 1980.
  14. ^ Angelo Trotta, Cortona: i rinvenimenti di via Vagnotti, in Gens antiquissima Italiae. Antichità dell'Umbria a Leningrado, Perugia 1990, pp. 103-108.
  15. ^ Aldo Neppi Modona, Cortona etrusca e romana nella storia e nell'arte, Firenze 1977.
  16. ^ Cortona etrusca.
  17. ^ Cortona Toscana: Cortona turismo e vacanze a Cortona, su toscanaviva.com. URL consultato il 16 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2012).
  18. ^ Cortona dopo il Medioevo, su toscanaviva.com. URL consultato il 16 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2012).
  19. ^ Ebrei stranieri internati in Toscana.
  20. ^ Enzo Collotti (a cira di), Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI, Carocci, Firenze 2007.
  21. ^ Massacro di civili a Falzano, ergastolo all'ex ufficiale tedesco Corriere della Sera 11 agosto 2009.
  22. ^ Cortona (Arezzo) D.P.R. 22.04.2014 concessione di stemma, gonfalone e bandiera, su presidenza.governo.it. URL consultato il 6 agosto 2022.
  23. ^ Circuito extraurbano, su cortonamaec.org. URL consultato il 15 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  24. ^ Circuito urbano, su cortonamaec.org. URL consultato il 15 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  25. ^ Francesco Placco, La "tomba" di Pitagora, su Briganteggiando, 25 giugno 2015. URL consultato il 3 ottobre 2019.
  26. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  27. ^ MAEC: Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona.
  28. ^ Teatro Signorelli - Cortona, su teatrosignorelli.com. URL consultato il 9 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011).
  29. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.
  30. ^ a b c d e Comune di Cortona - Informazioni per il Turista (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2012).
  31. ^ Paternopoli ricorda ancora Cortona, 37 anni dopo il terremoto in Irpinia, su valdichianaoggi.it, Valdichiana Oggi. URL consultato il 3 giugno 2023.
  32. ^ Exploring Carmel’s Newest Sister City: Cortona, su carmelmonthlymagazine.com, Carmel Monthly Magazine. URL consultato il 13 luglio 2022.
  33. ^ lanazione.it, https://www.lanazione.it/cronaca/un-gemellaggio-tra-i-comuni-di-cortona-e-de-la-valletta-1.8019817.
  34. ^ osservatorelibero.it, https://www.osservatorelibero.it/2022/08/28/nave-vespucci-malta-gemellaggio-valletta-cortona/.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN145402213 · SBN UFIV002576 · SBN UBOL000824 · GND (DE4085340-8 · BNF (FRcb11948871b (data) · J9U (ENHE987007561809205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79054574
  Portale Toscana: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Toscana