Dâr-al-Makhzen (Rabat)

Dar al-Makhzen
Residenza ufficiale del
sovrano del Regno di Marocco
Visione d'insieme del Palazzo reale.
Localizzazione
StatoBandiera del Marocco Marocco
RegioneRabat-Salé-Kenitra
LocalitàRabat
Coordinate34°00′10.8″N 6°50′02.9″W / 34.003°N 6.83414°W34.003; -6.83414
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Inaugurazione1864
Stileislamico
UsoResidenza ufficiale dei sovrani del Marocco
Realizzazione
ProprietarioMuhammad VI
CommittenteMuhammad III

La Dâr-al-Makhzen è la residenza ufficiale dei sovrani del Marocco. Si trova nella capitale marocchina, Rabat, capoluogo dell'omonima prefettura nella regione di Rabat-Salé-Kenitra.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia della Dâr-al-Makhzen è inscindibilmente legata alla dinastia alawide, ancora regnante.

Nel XVIII secolo Rabat venne designata come città imperiale dal sultano Muḥammad III, che vi costruì il palazzo (anche se non designò la città come sua capitale, visto che si muoveva continuamente tra Rabat, Fès e Marrakech).

Anche se i sovrani marocchini avevano molte residenze a loro disposizione, quando fu dichiarata l'indipendenza dalla Francia, nel 1956, essi scelsero di mantenere il palazzo detto Dār al-Makhzen come palazzo principale del monarca[1][2].

Alcuni sovrani, in particolare Muḥammad V, preferirono la più piccola e relativamente isolata residenza di Dar es Salaam, più lontano dal centro della città, mantenendo comunque il palazzo reale di Rabat come loro residenza ufficiale e amministrativa.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La moschea del Palazzo reale.
L'entrata del Palazzo reale, sovrastata dalla bandiera marocchina.

Il palazzo reale di Rabat è un complesso architettonico in stile islamico, caratterizzato da motivi geometrici islamici, circondato da mura, il cui ingresso principale si apre su una vasta piazza d'armi, il Mechouar, che contiene anche una piccola moschea, utilizzata per le cerimonie pubbliche, come il ritorno dall'esilio di Muhammad V nel 1955.

Il complesso del palazzo, in primo luogo, ospita la Guardia reale marocchina. Inoltre contiene anche il Royal College, una scuola per i soli membri anziani della famiglia reale, una scuola di cucina[3] ed una biblioteca costruita per contenere la raccolta di manoscritti di Ḥasan II[4].

Ci sono anche ampi giardini interni alla francese e terreni che circondano il palazzo[5].

Il Collège royal[modifica | modifica wikitesto]

Nel palazzo reale ha sede il Collège royal[6] (in passato Collège impérial[7]), un istituto d'istruzione primaria e secondaria fondato nel 1942 dal moulay Muhammad bin Yusuf, per farvi studiare i figli Hasan e Abdellah.[8]

Lo scopo dell'istituto, ancora oggi operativo, era impartire un'educazione moderna che conservasse un'identità collettiva e i primi gruppi di studenti che accolse si dividevano in due classi da una dozzina ciascuna di alunni d'élite.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Susan Searight, Maverick Guide to Morocco. Pelican Publishing Company, Inc., 1999. p. 169
  2. ^ Ethel Davies, North Africa: The Roman Coast. Bucks, UK: Bradt Travel Guides Ltd., 2009. p. 145.
  3. ^ Julius Honnor, Morocco Footprint Handbook. Footprint Travel Guides, 2012. p. 276.
  4. ^ David Pinault, Story Telling Techniques in the Arabian Nights. Leiden, E. J. Brill, 1992, p. 139
  5. ^ Gwendolyn Wright, The Politics of Design in French Colonial Urbanism. Chicago, USA: The University of Chicago Press, 1991. p. 95.
  6. ^ (FR) La jeunesse d'un roi, su zamane.ma, 26 dicembre 2014. URL consultato il 28 giugno 2023.
  7. ^ (FR) Revue Maroc-Europe: histoire, économies, sociétés, n. 10, Éditions La Porte, 1996, p. 272, OCLC 646133900.
  8. ^ a b (FR) Dominique Lagarde e Ahlam Jebbar, Plus près de Sa Majesté, su lexpress.fr, 13 ottobre 2005. URL consultato il 28 giugno 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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