Dan Shechtman

Dan Shechtman nel 2011
Premio Wolf Premio Wolf per la fisica 1999
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la chimica 2011

Dan Shechtman, vero nome Daniel Shechtman (Ebraico: דן שכטמן) (Tel Aviv, 24 gennaio 1941), è un fisico israeliano naturalizzato statunitense. Egli è Philip Tobias Professor of Materials Science presso il Technion (Haifa), nonché associato del laboratorio di Ames (Iowa) del Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti.

Nel 1982 scoprì la fase icosaedrale; ciò contribuì notevolmente allo sviluppo della teoria dei cristalli quasiperiodici, per la quale ha ottenuto nel 2011 il premio Nobel per la chimica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dan Shechtman è nato nel 1941 a Tel Aviv, in quello che allora era il mandato britannico della Palestina; la città divenne parte del nuovo stato di Israele nel 1948. È cresciuto a Petah Tikva e Ramat Gan. I suoi nonni erano immigrati in Palestina durante la Seconda Aliyah (1904-1914) e avevano fondato una tipografia. Da bambino Shechtman fu affascinato dal "L'isola misteriosa" di Jules Verne (1874), che lesse molte volte. Il suo sogno d'infanzia era diventare un ingegnere come il protagonista, Cyrus Smith.

Shechtman è sposato con la prof.ssa Tzipora Shechtman, capo del dipartimento di consulenza e sviluppo umano dell'Università di Haifa e autrice di due libri sulla psicoterapia.[1][2] Hanno un figlio, Yoav Shechtman (ricercatore post-dottorato nel laboratorio di W. E. Moerner) e tre figlie: Tamar Finkelstein (psicologa organizzativa presso il centro di leadership della polizia israeliana), Ella Shechtman-Cory (PhD in psicologia clinica) e Ruth Dougoud-Nevo (anche dottorato in psicologia clinica).[3][4] È ateo.[5]

Carriera accademica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver ricevuto il suo dottorato di ricerca in ingegneria dei materiali dalla Technion nel 1972, dove ha anche conseguito il suo B.Sc. in ingegneria meccanica nel 1966 e M.Sc. in ingegneria dei Materiali nel 1968, Shechtman è stato membro della NRC presso i laboratori di ricerca aerospaziale di Wright-Patterson Air Force Base, in Ohio, dove ha studiato per tre anni la microstruttura e la metallurgia fisica degli alluminuri di titanio. Nel 1975 entra a far parte del dipartimento di ingegneria dei materiali di Technion. Nel 1981-1983 frequentò la Johns Hopkins University, dove studiò le leghe metalliche di transizione di alluminio a solidificazione rapida, in un programma congiunto con NBS. Durante questo studio scoprì la fase icosaedrale, che ha aperto il nuovo campo dei cristalli quasiperiodici.

Nel 1992-1994 è stato al National Institute of Standards and Technology (NIST), dove ha studiato l'effetto della struttura del difetto del diamante CVD sulla sua crescita e proprietà. La ricerca Technion di Shechtman venne condotta nel Louis Edelstein Center e nel Wolfson Center, da lui diretto. Ha fatto parte di numerosi comitati del Senato Technion e ne ha diretto uno.

Dal 2014 è capo del Consiglio scientifico internazionale dell'Università Politecnica di Tomsk.[6]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Professor Zipora Shechtman Archiviato il 1º aprile 2012 in Internet Archive.. Edu.haifa.ac.il. Retrieved on 2012-01-28.
  2. ^ He deserves it, wife of 2011 Nobel Chemistry laureate says Archiviato il 26 ottobre 2011 in Internet Archive.. Monstersandcritics.com (2011-10-05). Retrieved on 2012-01-28.
  3. ^ Shechtman Wins Chemistry Nobel for Crystal Find Archiviato il 18 dicembre 2011 in Internet Archive.. Mobile.bloomberg.com (2011-10-05). Retrieved on 2012-01-28.
  4. ^ Genealogy of the Shechtman family. Geni.com (2010-08-12). Retrieved on 2012-01-28.
  5. ^ https://www.theguardian.com/science/2013/jan/06/dan-shechtman-nobel-prize-chemistry-interview
  6. ^ В ТПУ впервые прошло заседание Международного научного совета, su news.tpu.ru. URL consultato il 1º settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • D. P. DiVincenzo and P. J. Steinhardt, eds. 1991. Quasicrystals: The State of the Art. Directions in Condensed Matter Physics, Vol 11. ISBN 981-02-0522-8.

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