Diacereina

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Diacereina
Nome IUPAC
4,5-diacetyloxy-9,10-dioxo-anthracene-2-

carboxylic acid

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC19H12O8
Massa molecolare (u)368.294 g/mol
Numero CAS13739-02-1
Numero EINECS237-310-2
Codice ATCM01AX21
PubChem26248
DrugBankDB11994
SMILES
CC(=O)OC1=CC=CC2=C1C(=O)C3=C(C=C(C=C3C2=O)C(=O)O)OC(=O)C
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Dati farmacocinetici
Legame proteico99%
MetabolismoEpatico
Emivita4-5 ore
Escrezionerenale 30%
Indicazioni di sicurezza

Diacereina conosciuta anche come diacetilreina è una molecola che per le sue proprietà viene utilizzata nel trattamento dell'osteoartrite. Il farmaco agisce attraverso l'inibizione dell'interleuchina 1. In Italia viene venduta dalla società farmaceutica Abiogen Pharma S.p.A. con il nome commerciale di Fisiodar nella forma farmacologica di capsule rigide contenenti 50 mg di principio attivo. Una review della Cochrane del 2005 ha indicato in diacereina un trattamento lievemente, ma significativamente, più efficace del placebo nel ridurre il dolore e rallentare la progressione dell'osteoartrite dell'anca.[1]

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Il meccanismo d'azione di diacereina non è stato pienamente compreso. In vitro, la diacereina inibisce la fagocitosi e la migrazione dei macrofagi, inibisce la produzione dell'interleuchina 1 e determina una riduzione dell'attività di alcuni enzimi proteolitici e collagenolitici che agiscono sui proteoglicani della cartilagine artrosica.[2][3] Il composto inoltre inibisce sia il rilascio che l'attività degli enzimi lisosomiali e la produzione di ione superossido e radicali liberi.[4]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

A seguito di somministrazione per via orale diacereina viene ben assorbita dal tratto gastrointestinale. Il legame con le proteine plasmatiche è del 99%. L'emivita farmacologica è pari a 4-5 ore. Nell'organismo la molecola viene deacetilata dal fegato nella forma biologicamente attiva, la reina, e successivamente coniugata dando luogo a derivati glucuronati e solfati. L'eliminazione avviene da parte dell'emuntorio renale (30% circa).

Tossicologia[modifica | modifica wikitesto]

La DL50 nel topo e nel ratto per via orale è risultata superiore rispettivamente a 1950 e 7750 mg/kg. Somministrata per via intraperitoneale la DL50 nei due animali è risultata pari a 338 (topo) e 200 mg/kg (ratto).

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Diacereina trova indicazione nel trattamento dei soggetti affetti da affezioni articolari di tipo degenerativo e da osteoartrosi, in particolare dell'anca e del ginocchio.[1][5][6][7][8]

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Gli effetti avversi più comuni dati dall'assunzione del farmaco sono a livello gastrointestinale, come nausea e diarrea. Può cambiare il colore dell'urina. In rari casi è stata segnalata l'insorgenza di epatite acuta.[9][10]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Diacereina è controindicata nei soggetti che presentano ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti utilizzati nella formulazione farmacologica. Controindicata anche in caso di malattia infiammatoria cronica intestinale (colite ulcerosa, malattia di Crohn), insufficienza epatica grave, sindrome occlusiva o subocclusiva intestinale.

Gravidanza e allattamento[modifica | modifica wikitesto]

Allo stato attuale non sono disponibili dati clinici adeguati e significativi sull'esposizione in donne in stato di gravidanza. Studi sperimentali eseguiti sugli animali hanno dimostrato una ritardata ossificazione nel feto quando il farmaco viene somministrato a dosaggi elevati.

La somministrazione del composto in donne che allattano al seno è sconsigliata. In letteratura medica è stato evidenziato il passaggio di piccole quantità di derivati antrachinonici nel latte materno.

Interazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Antiacidi (sali, ossidi e idrossidi di alluminio, calcio e magnesio): la contemporanea somministrazione di queste sostanze può comportare un ridotto assorbimento gastrointestinale di diacereina.
  • Diuretici: la contemporanea somministrazione può comportare un potenziamento dell'attività diuretica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b TS. Fidelix, BG. Soares; VF. Trevisani, Diacerein for osteoarthritis., in Cochrane Database Syst Rev, n. 1, 2006, pp. CD005117, DOI:10.1002/14651858.CD005117.pub2, PMID 16437519.
  2. ^ RN. Schöngen, BM. Giannetti; E. van de Leur; R. Reinards; H. Greiling, Effect of diacetylrhein on the phagocytosis of polymorphonuclear leucocytes and its influence on the biosynthesis of hyaluronate in synovial cells., in Arzneimittelforschung, vol. 38, n. 5, Mag 1988, pp. 744-8, PMID 3415721.
  3. ^ M. Mian, D. Benetti; S. Rosini; R. Fantozzi, Effects of diacerein on the quantity and phagocytic activity of thioglycollate-elicited mouse peritoneal macrophages., in Pharmacology, vol. 39, n. 6, 1989, pp. 362-6, PMID 2634854.
  4. ^ M. Mian, S. Brunelleschi; S. Tarli; A. Rubino; D. Benetti; R. Fantozzi; L. Zilletti, Rhein: an anthraquinone that modulates superoxide anion production from human neutrophils., in J Pharm Pharmacol, vol. 39, n. 10, ottobre 1987, pp. 845-7, PMID 2891826.
  5. ^ S. Adami, R. Bortolotti; G. Guarrera; G. Marini; S. Rosini; A. Zampieri; V. Lo Cascio, [Diacetylrhein in the treatment of degenerative arthropathies]., in Clin Ter, vol. 112, n. 5, marzo 1985, pp. 439-43, PMID 4017469.
  6. ^ AG. Kay, LG. Griffiths; GN. Volans; R. Grahame, Preliminary experience with diacetylrhein in the treatment of osteoarthritis., in Curr Med Res Opin, vol. 6, n. 8, 1980, pp. 548-51, DOI:10.1185/03007998009109485, PMID 7389385.
  7. ^ C. Mazzaro, E. Bocchieri; GF. Tesolin; L. Ventre; A. Romagnoli, [Clinical evaluation of diacerein in the treatment of osteoarthrosis]., in Minerva Med, vol. 80, n. 9, Set 1989, pp. 1025-7, PMID 2812477.
  8. ^ A. Taccoen, L. Berdah, [Diacetylrhein, a new therapeutic approach of osteoarthritis]., in Rev Rhum Ed Fr, vol. 60, 6 Pt 2, Lug 1993, pp. 83S-86S, PMID 8118457.
  9. ^ T. Vial, R. Mille; RM. Bory; JC. Evreux, [Acute hepatitis associated with ingestion of of diacerein]., in Gastroenterol Clin Biol, vol. 21, n. 10, 1997, pp. 795-6, PMID 9587523.
  10. ^ X. Renan, M. Lepage; D. Connan; D. Carlhant; C. Riche; P. Verger; J. Kerneis; A. Leguen, [Case report of fatal hepatitis from diacerein]., in Therapie, vol. 56, n. 2, pp. 190-1, PMID 11471374.

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