Diocesi di Münster

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Diocesi di Münster
Dioecesis Monasteriensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Colonia
 
Stemma della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoFelix Genn
Vicario generaleKlaus Winterkamp,
Wilfried Theising[1]
AusiliariChristoph Hegge[2],
Wilfried Theising[3],
Stefan Zekorn[4],
Rolf Lohmann[5]
Presbiteri1.209, di cui 981 secolari e 228 regolari
1.538 battezzati per presbitero
Religiosi294 uomini, 1.509 donne
Diaconi291 permanenti
 
Abitanti4.336.954
Battezzati1.859.860 (42,9% del totale)
StatoGermania
Superficie15.268 km²
Parrocchie211 (9 vicariati)
 
Erezione800
Ritoromano
CattedraleSan Paolo
IndirizzoDomplatz 27, D-48143 Munster, Bundesrepublik Deutschland
Sito webwww.bistum-muenster.de
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Germania
La basilica di San Vittore a Xanten.
Il palazzo vescovile di Münster.

La diocesi di Münster (in latino Dioecesis Monasteriensis) è una sede della Chiesa cattolica in Germania suffraganea dell'arcidiocesi di Colonia. Nel 2021 contava 1.859.860 battezzati su 4.336.954 abitanti. È retta dal vescovo Felix Genn.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi si trova nella Germania centro-settentrionale ed è costituita da due entità territoriali geograficamente separate, una nella Renania Settentrionale-Vestfalia e l'altra in Bassa Sassonia; quest'ultima corrisponde all'antico stato di Oldenburg, oggi denominato Bischöflich Münstersches Offizialat o Offizialat Vechta.

Sede vescovile è la città di Münster, dove si trova la cattedrale di San Paolo. Nella diocesi sorgono anche quattro basiliche minori: il santuario di Santa Ida a Herzfeld, la basilica di Nostra Signora dei Sette Dolori a Cloppenburg, la basilica di Santa Maria Consolatrice a Kevelaer, e la basilica di San Vittore a Xanten.

Il territorio si estende su 15.268 km² ed è suddiviso in 211 parrocchie, raggruppate in un decanato urbano (Münster), sette decanati rurali (Warendorf, Borken, Steinfurt, Coesfeld, Recklinghausen, Kleve e Wesel) e nell'officialato di Vechta (Offizialat Vechta).

Istituti religiosi[modifica | modifica wikitesto]

Istituti religiosi maschili[modifica | modifica wikitesto]

Istituti religiosi femminili[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi fu eretta nell'anno 800.

Nel XIII secolo i vescovi acquisirono il potere temporale sul territorio della diocesi, che mantennero fino alla secolarizzazione sancita dal Reichsdeputationshauptschluss del 1803. A differenza dei territori circostanti il principato vescovile di Münster fu uno stato confessionale cattolico.

A seguito del congresso di Vienna (1815) e della nascita della Confederazione germanica, la Santa Sede intervenne per ridefinire il territorio della diocesi con la bolla De salute animarum del 16 luglio 1821. La nuova diocesi si estendeva nella parte settentrionale della provincia del Reno e della Vestfalia nel regno di Prussia, e comprendeva 287 parrocchie, di cui alcune già le appartenevano, mentre altre furono sottratte all'arcidiocesi di Colonia, alle diocesi di Aquisgrana e di Osnabrück[6], alle Missioni d'Olanda e alle Missioni del Nord.

Un accordo del 5 gennaio 1830 assegnò alla diocesi di Münster anche la cura pastorale dei cattolici del granducato di Oldenburgo il cui territorio era stato ingrandito nel 1803 con parte del principato vescovile di Münster, allora secolarizzato, che confinava con lo stesso ducato.[7]

Il 10 marzo 1896 il decreto Obsequiose della Sacra Congregazione Concistoriale attribuì definitivamente alla diocesi di Münster le parrocchie di Oldenburgo, Damme, Neuenkirchen, Holdorf, Jever e Wildeshausen.[8] La Sacra Congregazione Concistoriale con il decreto Ad omne del 20 giugno 1923 confermò la giurisdizione dei vescovi di Münster su questa parte del territorio tedesco, non contigua con il resto della diocesi.[9]

In base al concordato con la Prussia del 1929[10], il diritto di elezione dei vescovi spetta al capitolo della cattedrale su un elenco di tre nomi proposto dalla Santa Sede. Con la bolla Pastoralis officii del 1930, la diocesi perse la parrocchia di Hinsbeck per la restaurazione della diocesi di Aquisgrana.

Il 23 febbraio 1957 ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Essen.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 4.336.954 persone contava 1.859.860 battezzati, corrispondenti al 42,9% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 2.057.795 3.606.669 57,1 1.550 1.466 84 1.327 680 8.465 622
1970 2.158.802 3.731.680 57,9 1.842 1.297 545 1.171 825 7.223 586
1980 2.118.176 3.667.610 57,8 1.626 1.197 429 1.302 64 690 5.850 686
1990 2.086.279 3.811.147 54,7 1.498 1.151 347 1.392 142 646 4.701 689
1999 2.090.271 4.167.193 50,2 1.377 1.092 285 1.517 201 452 3.674 689
2000 2.085.526 4.212.631 49,5 1.251 984 267 1.667 209 418 3.390 689
2001 2.073.964 4.221.393 49,1 1.208 942 266 1.716 190 408 3.279 688
2002 2.072.037 4.243.619 48,8 1.319 1.072 247 1.570 196 395 3.060 682
2003 2.065.103 4.256.719 48,5 1.311 1.068 243 1.575 226 385 3.066 681
2004 2.056.427 4.317.937 47,6 1.303 1.069 234 1.578 236 364 2.957 675
2013 1.953.081 4.333.919 45,1 1.129 931 198 1.729 296 347 2.193 304
2016 1.927.000 4.228.841 45,6 1.156 960 196 1.666 309 286 1.750 227
2019 1.853.185 4.318.446 42,9 1.318 1.075 243 1.406 294 317 1.664 211
2021 1.859.860 4.336.954 42,9 1.209 981 228 1.538 291 294 1.509 211

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Officiale responsabile dell'Ufficio episcopale di Münster con sede a Vechta.
  2. ^ Vescovo titolare di Sicilibba.
  3. ^ Vescovo titolare di Mina.
  4. ^ Vescovo titolare di Acque Albe di Mauritania.
  5. ^ Vescovo titolare di Gor.
  6. ^ A Osnabrück, la diocesi di Münster cedette tuttavia buona parte dell'antico territorio medievale, ossia quella parte che era passata al Regno di Hannover. Proprio per questo il territorio del ducato, poi granducato, di Oldenburgo rimase isolato dal resto della diocesi di Münster.
  7. ^ Convenzione tra Santa Sede e la Bassa Sassonia del 26 febbraio 1965, articolo 2, comma 1.
  8. ^ (LA) Decreto Obsequiose , in «Leonis XIII pontificis maximi acta», vol. XVI, Romae, 1897, pp. 71-73.
  9. ^ (LA) Decreto Ad omne, AAS 15 (1923), pp. 449-450.
  10. ^ AAS 21 (1929), pp. 521-543 - Articolo 6, §1.
  11. ^ Deposto per complicità nell'omicidio di Engelberto di Berg, arcivescovo di Colonia. Nominato governatore ad interim Vilbrando di Oldenburg, vescovo di Paderborn. Muore il 18 luglio 1226.
  12. ^ Il 9 settembre 1801 il capitolo elesse vescovo Antonio Vittorio d'Asburgo-Lorena, nipote del predecessore, che non ricevette mai la conferma dalla Santa Sede. Rinunciò nel 1803. Vedi: (DE) Heinz Pardun, Die Wahl des letzten Kurfürsten von Köln Anton Viktor in Arnsberg, in Zuflucht zwischen den Zeiten 1794–1803, Arnsberg, Kölner Domschätze in Arnsberg, 1994, ISBN 3-928394-11-8
  13. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Aquileia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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