Discorso sullo stato dell'Unione (Stati Uniti d'America)

Il discorso sullo stato dell'unione tenuto da Barack Obama nel 2011

Il discorso sullo stato dell'Unione (in inglese: State of the Union Address) è una relazione tenuta dal presidente degli Stati Uniti d'America di fronte al Congresso convocato a sezioni unite, in genere con frequenza annuale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

George Washington fece il primo discorso annuale al Congresso a sezioni unite l'8 gennaio 1790, a New York (l'allora capitale), all'interno della Federal Hall. Nel 1801, Thomas Jefferson decise di non tenere il discorso, ritenendolo troppo monarchico, ma di inviare piuttosto un rapporto scritto al Congresso[1]. Questa pratica fu mantenuta per più di un secolo, fino al 1913, con Woodrow Wilson, che tornò a leggere personalmente il discorso. Con l'avvento dei mezzi di comunicazione di massa, in particolare radio e televisione, nel 1922 il discorso iniziò a essere trasmesso in diretta anche al pubblico.

È stato rimandato - per la prima volta nella storia degli USA - nel 2019 durante la presidenza di Donald Trump, in seguito al government shutdown proclamato dell'amministrazione.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

In tale discorso il presidente descrive sia le condizioni generali della nazione sotto un profilo sociale, economico e politico, sia l'agenda governativa corrente, i progetti per il futuro e le priorità.[2]

Il discorso è tenuto sulla base dell'articolo II, terza sezione, della Costituzione degli Stati Uniti d'America, che richiede al presidente di riferire al congresso lo "stato dell'unione"[3] e le misure che crede sia necessario prendere.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The President's State of the Union Address: Tradition, Function, and Policy Implications (PDF), Congressional Research Service, 24 gennaio 2014, p. 2.
  2. ^ Ben's Guide to U.S. Government, su gpoaccess.gov, United States Government Printing Office (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2009).
  3. ^ L'uso del minuscolo è previsto anche nella moderna forma anglosassone

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