Distretto di Bruxelles

Il Distretto di Bruxelles (in tedesco Distrikt Brüssel; in fiammingo Distrikt Brussel; in francese District de Bruxelles) fu un progetto nazista su Bruxelles che non ebbe mai applicazione concreta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essere stato invaso dalla Germania nel giugno del 1940, il Belgio fu inizialmente sottoposto a un "temporaneo" governo militare, malgrado fazioni più radicali all'interno del governo tedesco come le SS spingessero per costituire un'amministrazione civile di stampo nazista (Reichskommissariat) sulla base di quanto fatto nei Paesi Bassi e in Norvegia[1]; il territorio belga fu quindi unito con i due dipartimenti francesi di Nord e Passo di Calais (in considerazione del fatto che queste zone appartenevano alla regione storica delle Fiandre tedesche, e che costituivano un sistema economico integrato[2]) in una "Amministrazione militare del Belgio e della Francia del nord" (Militärverwaltung in Belgien und Nordfrankreich).

Nonostante questo iniziale atteggiamento, venne anche deciso che tutta la zona un giorno sarebbe stata pienamente assimilata nel Terzo Reich[3] e divisa in tre nuovi Reichsgau: Flandern e Brabant per i territori fiamminghi e Wallonien per i territori valloni[4]. Il 12 luglio 1944 fu istituito un Reichskommissariat Belgien-Nordfrankreich con il preciso scopo di realizzare questo obiettivo, derivato dalla precedente amministrazione militare[5]. Il progetto nazista immaginava un Reichsgau Flandern, nel Reichsgau Wallonien e in un "Distretto di Bruxelles" (Distrikt Brüssel), tutti annessi formalmente al Reich (la proposta provincia di Brabante fu invece cancellata)[6], con solo due partiti politici, espressione delle rispettive comunità (rispettivamente il Devlag di Jef van de Wiele e il Partito Rexista di Léon Degrelle). Bruxelles sarebbe stata proclamata "Città libera del Reich", accordandole lo stesso status concesso ad Amburgo, Berlino e Vienna.

Questi passaggi furono compiuti però a uno stadio molto avanzato della Seconda guerra mondiale, quando ormai le armate tedesche erano in piena ritirata su tutti i fronti: i progressi delle truppe degli Alleati in Europa occidentale nel settembre-dicembre 1944 ripristinarono l'autorità del governo in esilio del Belgio, cancellando ogni progetto tedesco. Solo in alcune zone del sud della Vallonia l'autorità del Reich fu ristabilita a seguito degli eventi iniziali dell'offensiva delle Ardenne, ma nel giro di pochi mesi l'avanzata degli Alleati riprese e i territori belgi furono completamente liberati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rich, p. 173.
  2. ^ Rich, p. 172.
  3. ^ Rich, pp. 171, 196.
  4. ^ Bernhard Kroener, Rolf-Dieter Müller, Hans Umbreit, Germany and the Second World War: Volume V/II, Oxford University Press, 2003, p. 26.
  5. ^ Rich, p. 195.
  6. ^ Walter Lipgens, Documents on the History of European integration: Volume 1 – Continental Plans for European Integration 1939–1945, Walter de Gruyter & Co, 1974, p. 45.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]