Domenico Marocchino

Domenico Marocchino
Marocchino alla Juventus nel 1981
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 186 cm
Peso 80 kg
Calcio
Ruolo Centrocampista, attaccante
Termine carriera 1992 - giocatore
1996 - allenatore
Carriera
Giovanili
1974-1976Juventus
Squadre di club1
1976-1977Juniorcasale35 (2)
1977-1978Cremonese34 (2)
1978-1979Atalanta18 (1)
1979-1983Juventus99 (9)
1983-1984Sampdoria14 (1)
1984-1987Bologna70 (14)
1987-1988Casale13 (1)
1988-1992Valenzana64 (3)
Nazionale
1981Bandiera dell'Italia Italia1 (0)
Carriera da allenatore
1998-1999La Chivasso
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Domenico Marocchino (Vercelli, 5 maggio 1957) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Marocchino al Bologna nel 1984, tra Frutti e il tecnico Pace.

Cresciuto nel vivaio della Juventus, vestì le maglie di Juniorcasale e Cremonese prima di esordire in Serie A con la maglia dell'Atalanta, il 17 dicembre 1978, in occasione della gara contro la Fiorentina terminata 0-0.

Nel 1979 fece ritorno alla Juventus, nelle cui file militò per quattro stagioni, vincendo due scudetti e una Coppa Italia. Chiamato inizialmente a succedere all'ala destra a un decano della squadra quale Franco Causio,[1] tuttavia Marocchino non riuscì a raccogliere appieno la pesante eredità. La sua migliore stagione in bianconero rimase quella del 1981-1982: è in tale annata che venne chiamato dall'allora tecnico della nazionale italiana, Enzo Bearzot, in quella che rimarrà l'unica apparizione con la maglia azzurra.

Vestì quindi le maglie di Sampdoria e Bologna, prima di chiudere la carriera nei professionisti dopo un fugace ritorno a Casale Monferrato, nel 1988. Continua quindi in Interregionale con la maglia della Valenzana fino al 1992.

In carriera ha totalizzato complessivamente 131 presenze e 11 reti in Serie A, e 104 presenze e 6 reti in Serie B.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 dicembre 1981, a Napoli, esordì in nazionale per quella che rimase l'unica sua presenza in maglia azzurra, nella gara conclusiva delle qualificazioni UEFA al campionato del mondo 1982, vinta 1-0 contro il Lussemburgo.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1996-1997 ha intrapreso una breve carriera di allenatore, in Serie C2, concludendola due stagioni dopo a Chivasso nel campionato piemontese di Eccellenza.[2]

Dopodiché partecipa come opinionista all'interno di varie trasmissioni sportive su canali nazionali e regionali, fra cui quelli della Rai A tutta rete, Dribbling, Notti Europee[3] (in occasione del campionato europeo nel 2021) e Calcio totale. È anche un'opinionista regolare, assieme a Ciccio Graziani, del programma di Rai Radio 2 Campioni del mondo, condotto da Marco Lollobrigida,[4] oltreché per altre emittenti radiofoniche minori.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
5-12-1981 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Qual. Mondiali 1982 -
Totale Presenze 1 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1980-1981, 1981-1982
Juventus: 1982-1983

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Barone rampante, in Guerin Sportivo, Bologna, Conti Editore, 1982.
  2. ^ Paolo Accossato, La Chivasso, troppi in panchina, in La Stampa, 27 febbraio 1998, p. 44.
  3. ^ Europei di calcio: conduttori, telecronisti, inviati e opinionisti Rai, su ADG Informa, 7 giugno 2021. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  4. ^ Campioni del Mondo | Rai Radio 2 | RaiPlay Sound, su RaiPlaySound. URL consultato il 22 gennaio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, Bergamo, SESAAB, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]