Domenico Starnone

Domenico Starnone
Premio Premio Strega 2001

Domenico Starnone (Napoli, 15 febbraio 1943) è uno scrittore e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Starnone è nato a Napoli, nel 1943. Ha insegnato a lungo nella scuola media superiore di Colleferro, al liceo Marconi, all'Istituto Tecnico Statale "S. Cannizzaro" e all'Istituto Tecnico per il Turismo "Livia Bottardi" di Roma, dove tra l'altro è ambientato il libro Ex cattedra e dove è stato girato il film La scuola.

A lungo redattore delle pagine culturali del quotidiano Il manifesto, ha collaborato con la rivista I Giorni Cantati del Circolo Gianni Bosio. Ha tenuto rubriche sui settimanali satirici Cuore, Tango, Boxer. Nel 2001 ha vinto il Premio Strega con il romanzo Via Gemito[1]. Fino al 2023 ha curato ogni settimana la rubrica Parole[2] per la rivista Internazionale . Ha scritto inoltre su numerosi giornali, tra cui l'Unità, La Repubblica e il Corriere della Sera, dove dal 1992 al 1997 ha curato settimanalmente la rubrica La grammatica della scuola. Ha esordito come narratore nel 1987 con Ex cattedra, racconto di un anno scolastico.

A partire dal 1993 ha cominciato a scrivere anche per il cinema e la televisione: dai suoi libri sono stati tratti i film La scuola (1995) di Daniele Luchetti, Auguri professore (1997) di Riccardo Milani, Denti (2000) di Gabriele Salvatores, la serie televisiva Fuoriclasse (2011-2015) e Confidenza (2024) di Daniele Lucchetti.[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 adatta per il teatro il proprio romanzo Lacci, che viene portato in scena da Silvio Orlando, per la regia di Armando Pugliese:[3] fra gli interpreti Roberto Nobile, Maria Laura Rondanini, Sergio Romano (sostituito da Pier Giorgio Bellocchio l'anno dopo)[4] e Vanessa Scalera. Starnone adatterà poi lo stesso testo anche per il cinema: protagonista dell'omonimo film di Daniele Luchetti, presentato alla Mostra di Venezia nel 2020, è di nuovo Silvio Orlando.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato con Anita Raja, indicata, da sola o con il marito, tra le possibili identità nascoste di Elena Ferrante[5].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Saggi, introduzioni e postfazioni[modifica | modifica wikitesto]

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Soggetto[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Premio strega 2001, su www.italialibri.net. URL consultato il 5 settembre 2022.
  2. ^ Pagina dell'autore, su Internazionale. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  3. ^ la Repubblica, 22 Ottobre 2016
  4. ^ La Stampa, 22 Novembre 2017
  5. ^ "Elena Ferrante è Domenico Starnone". Uno studio sugli elementi lessicali ricorrenti, su Agi. URL consultato il 5 settembre 2022.
  6. ^ a b 2001, Domenico Starnone, su premiostrega.it. URL consultato il 16 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2019).
  7. ^ a b Premio Napoli di Narrativa 1954-2002, su premionapoli.it. URL consultato il 16 febbraio 2019.
  8. ^ a b Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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