Dominazione milanese in Corsica

Contea di Corsica
Informazioni generali
CapoluogoBastia
Dipendente da Ducato di Milano
Evoluzione storica
Inizio4 luglio 1464
Causaconquista milanese della Repubblica di Genova
Fine1481
Causaritorno della Repubblica di Genova indipendente
Cartografia

La Corsica sotto il Ducato di Milano comprende l'arco temporale in cui l'isola fu parte dei domini degli Sforza. Tale periodo durò circa diciassette anni dal 1464 al 1481, quando l'isola ritornò sotto il controllo della Repubblica di Genova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Ducato di Milano fece i suoi primi tentativi di annettersi la Corsica con Francesco Sforza nel 1446 che rivendicava il possesso dell'isola, ma questo primo tentativo di conquista fallì.

A partire dal 1461 Milano riuscì ad estendere la sua influenza sull'isola tramite il còrso Tommasino Fregoso, figlio del Doge della Repubblica di Genova Giano Fregoso che avevano infeudato l'isola nel 1449 grazie al papa Niccolò V e l'avevano ceduta al Banco di San Giorgio nel 1453 inoltre vantavano parentele con importanti famiglie isolane[1]. Infatti, nel 1461 dopo aver preso accordi a Sarzana con il vescovo di Aleria Leone e alcuni notabili locali, il Fregoso sbarcò sull'isola e riconosciuto come signore per conto dei Duchi di Milano, ma venne catturato e fu costretto al ritorno coatto a Genova, dove fu poi liberato e ritornò sull'isola un anno dopo e fu riconosciuto signore dalla popolazione dell'isola[1].

Nonostante l'appoggio iniziale della popolazione al nuovo dominio per conto dei Duchi di Milano il doge Paolo Fregoso lo esortò a far tornare l'isola sotto possesso del Banco di San Giorgio, messo alle strette il Fregoso fuggì a Pietrasanta e poi a Sarzana con tutto il denaro che era riuscito a portare sulla terraferma, informato della fuga del Fregoso il duca Francesco, allora già divenuto signore di Genova, il 1464 iniziò la vera e propria annessione della Corsica con la sempre più forte ostilità delle popolazioni locali nonostante l'appoggio della nobiltà isolana[1]. Lo stesso anno la Corsica venne ufficialmente ceduta agli Sforza per 2.000 lire annue[2].

Il 13 gennaio 1472 il conte di Pavia Filippo Maria Sforza, un figlio minore del duca Francesco Sforza, rinunciò al titolo di Conte di Corsica[3], che passò al fratello maggiore il duca Galeazzo Maria Sforza, il nuovo signore di Genova. L'assassinio del duca nel 1478 contribuì a indebolire la fazione milanese nell'isola e lo stesso Fregoso abbandonò gli Sforza nel 1480 dopo aver riconquistato gran parte dell'isola oltre che essersi legato in alleanza con il notabile isolano Gian Paolo di Leca grazie al matrimonio dei due loro figli Giano e Aldabella di Leca[1]. Il periodo milanese della corsica finì de facto quando il Banco di San Giorgio ricomprò l'isola dal doge Battista Fregoso, parente del Tommasino nel 1482[2].

Conti di Corsica[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti membri della dinastia degli Sforza furono Conti di Corsica:

Lo stesso argomento in dettaglio: Duchi di Milano.
Conte di Corsica Inizio Fine
duca Francesco Sforza 4 luglio 1464 8 marzo 1466
conte Filippo Maria Sforza 8 marzo 1466 13 gennaio 1472
duca Galeazzo Maria Sforza 13 gennaio 1472 26 dicembre 1476
duca Gian Galeazzo Maria Sforza 27 dicembre 1476 1481

Governatori della Corsica milanese[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1464 al 1480 ci furono cinque governatori in Corsica in rappresentanza dei Duchi di Milano[4]:

Governatore Inizio Fine
Giacomo Bonarelli (1ª volta) 1464 1464
Francesco Manetta 1464 1466
Maurizio Scotti 1466 1467
Giacomo Bonarelli (2ª volta) 1467 1468
Giovanni Antonio Cotta (1ª volta) 1468 1468
Battista Geraldino d'Amelia (1ª volta) 1468 1476
Giacomo Bonarelli (3ª volta) 1476 1477
Giovanni Antonio Cotta (2ª volta) 1477 1477
Battista Geraldino d'Amelia (2ª volta) 1477 1480

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]