Duca di Sparta

Duca di Sparta (in greco demotico: Δούκας της Σπάρτης, Doúkas tis Spártis; in Katharevousa: Δοὺξ τῆς Σπάρτης, Doúx tís Spártis) è un titolo nobiliare greco, istituito nel 1868 per designare il principe ereditario del Regno di Grecia. Il suo status giuridico era eccezionale e controverso, in quanto la costituzione greca in vigore all'epoca vietava l'assegnazione o l'accettazione di titoli nobiliari per i suoi cittadini. Pertanto, il titolo fu usato prevalentemente all'estero, mentre il suo uso in Grecia rimase sporadico e ufficioso.

Foto del futuro Giorgio II di Grecia, autografata col titolo "Duca di Sparta", 1917

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo fu istituito in occasione della nascita del principe Costantino (futuro Costantino I di Grecia), il cui arrivo, il 21 agosto 1868, fu accolto da ampie celebrazioni, e la scelta del nome propagandata come un richiamo all'impero bizantino e alle idee della filosofia politica Megali Idea[1]. Sull'onda dell'entusiasmo, il primo ministro Dimitrios Voulgaris suggerì al re Giorgio I l'idea di un titolo per il bambino[1]. Il giorno del battesimo, il 3 settembre, il re emise un decreto con cui stabiliva che, da quel momento, Costantino e tutti i futuri principi ereditari avrebbero portato il titolo di "Duca di Sparta"[2].

Il decreto fu immediatamente contestato come anticostituzionale, dal momento che l'articolo 3 dell'allora Costituzione greca, in vigore dalla guerra d'indipendenza greca, vietava espressamente l'assegnazione di titoli nobiliari ai cittadini greci[3][4]. La cosa portò a un violento dibattito parlamentare, che vide contrapposti il primo ministro Dimitrios Voulgaris, che sosteneva che l'articolo non si applicava ai membri della famiglia reale, all'oppositore Timoleon Filimon, che invece riteneva che la formulazione dell'articolo non ammettesse eccezioni[1]. Il risultato fu a favore di Vulgaris: il 29 settembre il decreto fu approvato con 98 voti a favore, 26 contrari e 2 astenuti[1][3]. Ciononostante, il titolo fu usato raramente in Grecia e mai usato per gli eredi di Costantino[4], mentre ebbe ampia risonanza all'estero, dove Costantino divenne noto come Sua Altezza Reale Il Duca di Sparta fino alla sua salita al trono nel 1913[4].

In Europa il titolo divenne popolare al punto da essere erroneamente considerato, anche da fonti rispettabili, un sinonimo di quello di "principe ereditario di Grecia", malgrado nessun principe dopo Costantino abbia portato e/o usato ufficialmente il titolo. Lo stesso malinteso circondò il termine "Diadoco" (letteralmente erede, in greco: diadochos), un termine puramente descrittivo di uso generico, privo di connotazioni nobiliari o di legami esclusivi con il trono greco, ma usato invece dai greci per indicare qualsiasi erede apparente[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EL) Αλέξανδρος Μαντζούτσος, Η συνταγματική θέση της Εκκλησίας της Ελλάδος, National Documentation Centre (EKT), p. 67. URL consultato l'8 marzo 2023.
  2. ^ Royal Decree of 22 August/3 September 1868, published in ΦΕΚ 44/1868, su www.et.gr. URL consultato l'8 marzo 2023.
  3. ^ a b Eugène Rizo Auteur du texte Rangabé, Livre d'or de la noblesse phanariote en Grèce, en Roumanie, en Russie et en Turquie / par un phanariote, 1892. URL consultato l'8 marzo 2023.
  4. ^ a b c d (EL) Βαρβάρα Μπουκουβάλα, Η σύμφωνη με το Σύνταγμα ερμηνεία των νόμων και ο δικαστικός έλεγχος της συνταγματικότητας, National Documentation Centre (EKT), p. 237. URL consultato l'8 marzo 2023.