Ed Clancy

Ed Clancy
Ed Clancy nel 2019
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 186[1] cm
Peso 77[1] kg
Ciclismo
Specialità Pista, strada
Termine carriera 2021
Carriera
Squadre di club
2005-2006Team Sparkasse
2006Landbouwkredietstagista
2007-2008Landbouwkrediet
2009Team Halfords
2010Motorpoint
2011-2014Rapha Condor
2015-2018JLT Condor
2019Vitus Pro Cycling
Nazionale
2005-2021Bandiera del Regno Unito Regno Unitopista
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 3 0 1
Mondiali su pista 5 5 1
Europei su pista 5 0 2

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 1º novembre 2021

Edward "Ed" Clancy, MBE (Barnsley, 12 marzo 1985), è un ex pistard e ciclista su strada britannico, vincitore di tre medaglie d'oro olimpiche consecutive nell'inseguimento a squadre tra il 2008 e il 2016, oltre che di cinque titoli mondiali, quattro nell'inseguimento a squadre e uno nell'omnium, e di cinque titoli europei, quattro nell'inseguimento a squadre e uno nell'omnium.

È considerato uno dei pistard più forti e completi della sua generazione nelle prove contro il tempo (chilometro da fermo, inseguimento individuale, 200 metri lanciati)[2].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi, i titoli mondiali e l'oro olimpico di Pechino[modifica | modifica wikitesto]

Originario dello Yorkshire, Clancy comincia a pedalare all'età di cinque anni, quando il patrigno gli regala la prima bicicletta; a 14 anni comincia la carriera agonistica tra le file della Holme Valley Wheelers, mentre a 15 viene ammesso nella British Cycling Academy insieme, tra gli altri, a Mark Cavendish e Geraint Thomas[1][3][4]. Fa quindi il suo debutto con la Nazionale nel 2004, all'età di diciannove anni, in occasione della prova di Coppa del mondo su pista a Mosca[1], e l'anno dopo contribuisce alla vittoria britannica nell'inseguimento a squadre ai campionati del mondo, gareggiando solo nella fase di qualificazione.

Con i compagni di quartetto Paul Manning, Geraint Thomas e Bradley Wiggins, Clancy si aggiudica quindi due titoli mondiali nell'inseguimento a squadre, nel 2007 a Palma di Maiorca e nel 2008 a Manchester. Ai Giochi olimpici di Pechino è, ancora insieme a Manning, Thomas e Wiggins, uno degli elementi – più precisamente il primo, il Man One[5] – del quartetto che vince la medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre. In quei Giochi la formazione britannica migliora per due volte il record mondiale sulla distanza dei 4 chilometri, prima in batteria, con 3'55"202[6], e poi in finale contro la Danimarca, stabilendo il tempo di 3'53"314[7]. Per questi risultati nel 2009 Clancy viene nominato Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico[8].

2009-2012: il mondiale dell'omnium e il secondo oro olimpico[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 non coglie medaglie a livello mondiale, pur aggiudicandosi, come già nelle stagioni precedenti, alcune prove di Coppa del mondo. L'anno dopo ai campionati del mondo di Ballerup Clancy torna alla vittoria aggiudicandosi la prova dell'omnium (terzo oro iridato per lui); nell'inseguimento a squadre ottiene invece la medaglia d'argento – i britannici mancano il successo per soli 152 millesimi di secondo[4]. Nel 2010 e nel 2011 fa suoi inoltre tre titoli europei, due nell'inseguimento a squadre e uno nell'omnium. Sempre nel 2011, con la divisa della squadra Continental Rapha-Condor-Sharp, vince una tappa al Tour de Korea, centrando così il primo successo in carriera in una gara UCI su strada[8].

Nell'aprile 2012, in quartetto con Steven Burke, Peter Kennaugh e Geraint Thomas, Clancy conquista il titolo mondiale nell'inseguimento a squadre a Melbourne, il terzo per lui nella specialità (quarto assoluto). In agosto ai Giochi olimpici di Londra si aggiudica quindi, sempre con Burke, Kennaugh e Thomas, l'oro nell'inseguimento a squadre, il secondo in carriera dopo quello di Pechino. Anche in tale occasione, come nel 2008, la squadra britannica migliora due volte il record del mondo: 3'52"499 in batteria, 3'51"659 nella finale contro l'Australia. In quei Giochi Clancy fa sua anche la medaglia di bronzo nell'omnium[2].

Dal 2013: il terzo oro olimpico[modifica | modifica wikitesto]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Pista[modifica | modifica wikitesto]

Campionati britannici, Inseguimento a squadre (con Mark Cavendish, Steve Cummings e Geraint Thomas)
Campionati britannici, Inseguimento a squadre (con Steve Cummings, Paul Manning e Chris Newton)
Campionati europei, Inseguimento a squadre Under-23 (con Ian Stannard, Andrew Tennant e Geraint Thomas)
2ª prova Coppa del mondo 2006-2007, Inseguimento a squadre (Mosca, con Paul Manning, Chris Newton e Geraint Thomas)
4ª prova Coppa del mondo 2006-2007, Inseguimento a squadre (Manchester, con Robert Hayles, Paul Manning e Bradley Wiggins)
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Paul Manning, Geraint Thomas e Bradley Wiggins)
1ª prova Coppa del mondo 2007-2008, Inseguimento a squadre (Sydney, con Steve Cummings, Chris Newton e Bradley Wiggins)
2ª prova Coppa del mondo 2007-2008, Inseguimento a squadre (Pechino, con Steve Cummings, Paul Manning e Geraint Thomas)
4ª prova Coppa del mondo 2007-2008, Inseguimento a squadre (Copenaghen, con Steven Burke, Paul Manning e Geraint Thomas)
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Paul Manning, Geraint Thomas e Bradley Wiggins)
Giochi olimpici, Inseguimento a squadre (con Paul Manning, Geraint Thomas e Bradley Wiggins)
1ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Inseguimento individuale (Manchester)
1ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Robert Hayles e Geraint Thomas)
4ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Inseguimento a squadre (Copenaghen, con Steven Burke, Peter Kennaugh e Chris Newton)
1ª prova Coppa del mondo 2009-2010, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Andrew Tennant e Geraint Thomas)
Campionati del mondo, Omnium
Campionati europei, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Jason Queally e Andrew Tennant)
2ª prova Coppa del mondo 2010-2011, Omnium (Cali)
4ª prova Coppa del mondo 2010-2011, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Geraint Thomas e Bradley Wiggins)
Campionati europei, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Peter Kennaugh e Geraint Thomas)
Campionati europei, Omnium
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Peter Kennaugh e Geraint Thomas)
Giochi olimpici, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Peter Kennaugh e Geraint Thomas)
Campionati europei, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Owain Doull e Andrew Tennant)
Campionati britannici, Inseguimento individuale
Campionati britannici, Corsa a punti
1ª prova Coppa del mondo 2013-2014, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Owain Doull e Andrew Tennant)
Campionati europei, Inseguimento a squadre (con Jonathan Dibben, Owain Doull e Andrew Tennant)
Internazionale di Fiorenzuola, Scratch
Derby Revolution Series, Omnium
Giochi olimpici, Inseguimento a squadre (con Steven Burke, Owain Doull e Bradley Wiggins)
2ª prova Coppa del mondo 2017-2018, Inseguimento a squadre (Manchester, con Steven Burke, Kian Emadi e Oliver Wood)
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Kian Emadi, Ethan Hayter e Charlie Tanfield)

Strada[modifica | modifica wikitesto]

  • 2005 (Team Sparkasse, una vittoria)
2ª tappa Tour de Berlin
  • 2009 (Halfords, una vittoria)
Eddie Soens Memorial
  • 2011 (Rapha-Condor-Sharp, una vittoria)
5ª tappa Tour de Korea (Dangjin > Chungju)
  • 2013 (Rapha Condor JLT, una vittoria)
Eddie Soens Memorial
  • 2017 (JLT Condor, una vittoria)
Eddie Soens Memorial
  • 2018 (JLT Condor, una vittoria)
Prologo Herald Sun Tour (Melbourne > Melbourne, cronometro)

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2005 (Team Sparkasse)
Criterium di Bad Oeynhausen
  • 2009 (Team Halfords)
Eddie Soens Memorial
Criterium di Blackpool
  • 2010 (Motorpoint-Marshalls Pasta)
Stafford Town Center Races
Criterium di Warwick
  • 2011 (Rapha-Condor-Sharp)
Criterium di Colne
  • 2012 (Rapha-Condor-Sharp)
Criterium di Peterborough

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

2007: ritirato

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni continentali[modifica | modifica wikitesto]

Pruszków 2010 - Inseguimento a squadre: vincitore
Pruszków 2010 - Omnium: 4º
Apeldoorn 2011 - Inseguimento a squadre: vincitore
Apeldoorn 2011 - Omnium: vincitore
Apeldoorn 2013 - Inseguimento a squadre: vincitore
Baie-Mahault 2014 - Inseguimento a squadre: vincitore
Baie-Mahault 2014 - Scratch: 3º
Apeldoorn 2019 - Inseguimento a squadre: 3º

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi allo sport.»
— 31 dicembre 2008[10]
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi al ciclismo.»
— 31 dicembre 2016[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Edward Clancy, su london2012.com, www.london2012.com. URL consultato il 22 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2012).
  2. ^ a b (EN) William Fotheringham, Ed Clancy wins Olympic bronze cycling medal for GB in men's omnium, in www.guardian.co.uk, 5 agosto 2012. URL consultato il 22 agosto 2012.
  3. ^ (EN) About Ed Clancy, su edclancy.com, www.edclancy.com. URL consultato il 22 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2012).
  4. ^ a b (EN) Ed Clancy, su telegraph.co.uk, www.telegraph.co.uk. URL consultato il 22 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2012).
  5. ^ (EN) Ed Clancy MBE, su britishcycling.org.uk, www.britishcycling.org.uk. URL consultato il 22 agosto 2012.
  6. ^ (EN) GB pursuit team set world record, in news.bbc.co.uk, 17 agosto 2008. URL consultato l'11 maggio 2010.
  7. ^ (EN) GB storm to gold in team pursuit, in news.bbc.co.uk, 18 agosto 2008. URL consultato l'11 maggio 2010.
  8. ^ a b (EN) Ed Clancy, su raphacondor.cc, www.raphacondor.cc. URL consultato il 22 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2011).
  9. ^ Ed Clancy gareggiò solo nelle qualificazioni, non venendo perciò premiato.
  10. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 58929, 31 December 2008, p. 15.
  11. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 61803, 31 December 2016, p. N11.

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