Eduzione

L'eduzione (exhaure in lingua francese[1]) indica il prosciugamento delle acque d'infiltrazione, realizzato principalmente nelle miniere e in genere nell'ambiente sotterraneo.[1].

Eduzione nelle miniere[modifica | modifica wikitesto]

Tucquegnieux, uscita delle acque di eduzione mantenuta attiva anche dopo la chiusura delle miniere per preservare la portata del fiume Woigot.

Il pompaggio dell'acqua nell'utilizzo di strutture sotterranee o nelle zone loro adiacenti ha due funzioni principali:

  • conservare la miniera in servizio man mano che viene ampliata mantenendo l'abbassamento artificiale della falda acquifera. Ciò si rende indispensabile quando sale o gallerie entrano più in profondo delle basi di falde freatiche, caso più frequente. Così nelle miniere di carbone della Lorena, era necessario pompare 5000 m3 d'acqua a 1000 metri di profondità; il che faceva sì che per ogni tonnellata di carbone raccolta, dovevano essere estratte 8 tonnellate di acqua (secondo il BRGM[2]). Anche soltanto in Lorena, se dopo la chiusura delle miniere si è voluto evitare l'inconveniente di 180 milioni di metri cubi di vuoti residui lasciati con l'estrazione del carbone, sarebbe stato necessario spendere 25 milioni di Euro per un pompaggio di eduzione.[3]. Ciò nonostante le zone di avvallamento finiscono con l'essere esse stesse inondate in superficie.
  • evitare il fastidio delle zone di avvallamento delle miniere durante il periodo di chiusura delle miniere (da 150 a 450 m3 nel bacino minerario lorenese nel 2015[3]).

Il volume di acqua estratto da certi pozzi di miniera può così essere estremamente importante. A titolo di esempio, il prosciugamento della miniera di carbone di Épinac, in Saona e Loira esigeva, a metà degli anni 1860, l'evacuazione quotidiana di qualcosa come 10000 ettolitri di acqua.[4]

Allora si provvedeva solo a mezzo di "cassoni" o di "benne d'acqua": non fu che dal 1914 che per il servizio di estrazione delle acque si provvide interamente con quaranta pompe elettriche.[5].

Tipi di pompaggio[modifica | modifica wikitesto]

Una volta realizzato mediante svuotamento manuale o con l'ausilio di trazione animale, l'eduzione è stata facilitata da macchine a vapora specializzate e poi da pompe elettriche automatizzate.

In zone in rilievo e miniere a cielo aperto o poco profonde, poste sul fianco di una montagna o collina, essa può essere realizzata per semplice gravità, come nelle areine delle miniere di carbone di Liegi.

Thomas Newcomen ha migliorato la potenza dei sistemi di eduzione grazie a una macchina a vapore appositamente progettata allo scopo.

Trattamento delle acque di eduzione[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni o decenni (a seconda dell'importanza dell'eduzione) le relative acque dovevano essere oggetto di trattamento prima di essere gettate nell'ambiente naturale, poiché potevano essere ricche di composti minerali indesiderati: calcio, sali di ferro, manganese, piombo, ecc.[3] Trattamenti relativamente semplici consentono, almeno, la precipitazione di questi Sali per renderli meno biodisponibili e di ossigenare l'acqua affinché essa sia più favorevole alla vita acquatica ma con rischi di grave inquinamento a causa della presenza di metalli pesanti, che in certe condizioni permangono, in particolare, nei casi di drenaggio di miniere acide.

Eduzione nelle cave[modifica | modifica wikitesto]

Quando una cava è aperta o sprofonda in una formazione minerale acquifera, è caso frequente l'incontro con acque, sia per il sopravvenire di una risorgiva, sia poiché la falda freatica è stata raggiunta dalla trivellazione: ciò richiede il pompaggio dell'acqua che avviene sul fronte del taglio del minerale o dei minerali da estrarre. Inoltre la preoccupazione di preservare la risorsa di acqua sotterranea porta a ottimizzare l'utilizzo di queste acque di eduzione:[6] costituzione di bacini-tampone per incamminarle verso la rete pubblica di consumo[7] o, al contrario, restituirle al loro ambiente naturale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Exhaure, sul sito cnrtl.fr
  2. ^ Direttore dell'unità Après-mine Est al BRGM, e Sonia Heitz, ingegnere idrogeologo, intervistati da BatiActu per il reportage: (FR) Grégoire Noble poe Batiactu, Une installation écologique pour traiter les eaux minières [collegamento interrotto], su clic.nordpasdecalais.fr, luglio 2015. URL consultato il 25 luglio 2015.
  3. ^ a b c (FR) Grégoire Noble, Le choix d'ennoyer les mines, pubblicato il 23 luglio 2015 e consultato il 25 luglio 2015
  4. ^ Citato da Zulma Blanchet, ingegnere-capo, che ha consacrato un capitolo all'eduzione nel suo libro (FR) Exploitation de la houille à Épinac, comparso nel 1867.
  5. ^ (FR) "L'exhaure dans les anciens puits de mine du Creusot et d'Épinac", articolo di Lucien Taupenot comparso sulla rivista Images de Saône-et-Loire nº 150 del giugno 2007, pp. 10-12.
  6. ^ (FR) Gestion de l'eau dans le système d'information géologique de l'Avesnois Archiviato il 17 marzo 2010 in Internet Archive.
  7. ^ (FR) Carrières du Hainaut