Edward Gleichen

Edward Gleichen
Caricatura di Edward Gleichen, di Leslie Ward, Vanity Fair, 1898.

Paggio d'Onore
Durata mandato1874 –
1879
MonarcaVittoria
PredecessoreGeorge Somerset, III barone Raglan
SuccessoreFrederic Kerr

Dati generali
Suffisso onorificoConte Gleichen

Lord Albert Edward Wilfred Gleichen (Londra, 15 gennaio 1863Londra, 14 dicembre 1937) è stato un generale inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era l'unico figlio di Vittorio di Hohenlohe-Langenburg, parente della regina Vittoria, e di sua moglie, Laura Williamina, sorella di Francis Seymour-Conway, V marchese di Hertford.

Ricevette il titolo di Conte Gleichen, condiviso con le sorelle, creato per la madre da Ernesto II, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha, poco prima del suo matrimonio morganatico con suo padre. Ma Edward era escluso dalla successione.

Il 15 dicembre 1885, una circolare della corte annunciò l'autorizzazione della regina Vittoria per la madre di Edward a condividere il rango del padre alla Corte di St James, ma ciò non si estendeva ai loro figli. Nel 1913, a Edward è stato concesso la precedenza sui marchesi nel Pari d'Inghilterra (mentre le sue sorelle avevano la precedenza davanti alle figlie di duchi della nobiltà inglese).

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Si è unito ai Grenadier Guards nel 1881 fino a diventare un generale maggiore. Ha servito nella campagna di Sudan (1884-1885) e con l'esercito egiziano nella campagna Dongala nel 1896. Prestò servizio nella seconda guerra boera in Sudafrica (1899-1900), ed è stato menzionato nei dispacci per le sue azioni durante la battaglia sul fiume Modder (28 novembre 1899)[1].

Nel gennaio 1900 è stato nominato vice-aiutante generale delle forze in Sudafrica. Era di stanza a Il Cairo (1901-1903) con il grado di tenente colonnello,[2], addetto militare s Berlino (1903-1906), a Washington D.C. (1906-1907). Incontrò i fratelli Wright, ma non riuscì a formare un rapporto con il presidente degli Stati Uniti Teddy Roosevelt.

Servì nella prima guerra mondiale, al comando della 15ª Brigata (1911-1915), e poi la 37ª Divisione (1915-1916). Fu direttore della Intelligence Bureau presso il Dipartimento di Informazione (1917-1918).

A corte venne nominato scudiero di Edoardo VII nel 1901[3].

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 2 luglio 1910 a Londra, Sylvia Edwardes (16 febbraio 1880-27 ottobre 1942), figlia di Henry Edwardes, IV barone Kensington. Non ebbero figli.

Quando re Giorgio V ordinò ai suoi parenti tedeschi domiciliati in Gran Bretagna di anglicizzare i loro nomi e titoli nel 1917, i conti Gleichen acquisirono il prefisso di Lord e Lady.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Ludovico I di Hohenlohe-Langenburg Cristiano Alberto di Hohenlohe-Langenburg  
 
Carolina di Stolberg-Gedern  
Ernesto I di Hohenlohe-Langenburg  
Amalia Enrichetta di Solms-Baruth Giovanni Cristiano II di Solms-Baruth  
 
Federica Luisa di Reuss-Köstritz  
Vittorio di Hohenlohe-Langenburg  
Emilio Carlo di Leiningen Carlo di Leiningen  
 
Cristiana Guglielmina Luisa di Solms-Rödelheim e Assenheim  
Feodora di Leiningen  
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Augusta di Reuss-Ebersdorf  
Edward Gleichen  
Hugh Seymour Francis Seymour-Conway, I marchese di Hertford  
 
Isabella FitzRoy  
George Seymour  
Anne Waldegrave James Waldegrave, II conte Waldegrave  
 
Maria Walpole  
Laura Williamina Seymour  
George Cranfield Berkeley Augustus Berkeley, IV conte di Berkeley  
 
Elizabeth Drax  
Georgiana Mary Berkeley  
Emily Charlotte Lennox George Lennox  
 
Louisa Kerr  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 27157, 26 January 1900, p. 511.
  2. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 27382, 3 December 1901, p. 8564.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 27335, 19 July 1901, p. 4779.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN51917095 · ISNI (EN0000 0000 8343 6299 · BAV 495/106732 · LCCN (ENn90655566 · GND (DE129830119 · BNF (FRcb144811028 (data) · J9U (ENHE987007279640105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n90655566