Elezioni legislative in Francia del maggio 1815

Elezioni legislative in Francia del maggio 1815
Stato Bandiera della Francia Francia
Data
8-15 maggio
Legge elettorale Maggioritario a turno unico
Gilbert du Motier Marquis de Lafayette cropped.jpg
PeinturesMuséeFabre179 Fabre Lucien Bonaparte.jpg
Barere.jpg
Leader
Partiti
Voti
26.356
80,9%
4.230
12,7%
1.952
6,4%
Seggi
510 / 630
80 / 630
40 / 630
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Segretario di Stato uscente
Hugues-Bernard Maret
1799 Agosto 1815

Le elezioni legislative in Francia del maggio 1815 per eleggere i 630 deputati della Camera dei Deputati si sono tenute dall'8 al 22 maggio. Furono le prime ed uniche elezioni tenutesi durante il breve ritorno di Napoleone I (Cento giorni).

Dopo essere rientrato in Francia dall'esilio sull'isola d'Elba il 20 marzo 1815, l'Imperatore Napoleone I riuscì a ritornare sul trono grazie alle numerose defezioni tra i ranghi militari, storicamente leali alla causa bonapartista, e all'impopolarità del borbonico Luigi XVIII, che malgrado avesse concesso una "carta ottriata" era visto come l'erede dell'assolutismo monarchico antecedente alla Rivoluzione francese. A causa di ciò, Napoleone incaricò il filosofo e costituzionalista Benjamin Constant di redigere una nuova Costituzione, introdotta il 22 aprile come carta imperiale. Questa carta in realtà non si discostava troppo da quella luigina, mantenendo il suffragio censitario e la divisione del Parlamento in due camere: quella dei Deputati (elettiva) e quella dei Pari (ereditaria). Napoleone così facendo voleva ottenere il consenso non solo dell'esercito e delle masse, ma anche della vecchia nobiltà e dei ceti industriali e manifatturieri del Paese.[1]

I risultati delle elezioni, nonostante le alte aspettative, furono disastrosi per la causa bonapartista: su 630 deputati, 510 sono dichiaratamente liberali (quindi ostili ad ogni eventuale svolta autocratica dell'Imperatore), mentre i restanti 120 sono ripartiti tra i bonapartisti ed i giacobini repubblicani.[2] Il gruppo liberale è tuttavia fortemente eterogeneo, spaziando da repubblicani come Dupont de l'Eure a liberal-conservatori come Jacques Laffitte, associato di Joseph Fouché che, pur essendo stato decisivo nel ritorno di Napoleone, cercò di mantenere contatti con quanti più gruppi possibili nel caso di una seconda sconfitta (puntualmente avvenuta) dell'Imperatore.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Popolazione Iscritti % degli
iscritti
Votanti % dei
votanti
29.400.000[3] 66.500 0,23 32.538 53,4
Partito Voti % Seggi
Liberali 26.356 80,9 510
Bonapartisti 4.230 12,7 80
Giacobini 1.952 6,4 40
Totale 32.538 100 630

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Emmanuel de Waresquiel, Benoît Yvert, Histoire de la Restauration (1814-1830) : naissance de la France moderne, Perrin, Paris, 1996.
  2. ^ Thierry Lentz, Nouvelle Histoire du Premier Empire Tome IV : Les Cent-Jours (1815), Fayard, 2010, p. 390.
  3. ^ (FR) ÉVOLUTION DE LA POPULATION DE LA FRANCE MÉTROPOLITAINE DE 1801 À 2002 (PDF), in Population et Avenir. URL consultato il 31 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2019).