Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1852

Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1852
Stato Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Data
2 novembre
Collegio elettorale 296 elettori
Affluenza 69,6% (Diminuzione 3,1%)
Mathew Brady - Franklin Pierce - alternate crop.jpg
WinfieldScott.jpg
Candidati
Partiti
Voti
1.607.510
50,8%
1.386.942
43,9%
Elettori
254 / 296
42 / 296
Elettori per stato federato
Presidente uscente
Millard Fillmore (Partito Whig)
1848 1856

Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1852 furono la 17° tornata elettorale quadriennale e si tennero martedì 2 novembre.

La situazione politica presentava notevoli analogie con le precedenti elezioni presidenziai del 1844; ancora una volta il presidente degli Stati Uniti d'America in carica era un esponente del Partito Whig che era stato costretto a subentrare in carica a causa della morte improvvisa del presidente eletto, un eroe di guerra (nel primo caso la presidenza di William Henry Harrison, nel secondo la presidenza di Zachary Taylor).

La Convention Whig accantonò il presidente in carica Millard Fillmore e nominò candidato il generale Winfield Scott. I membri del Partito Democratico invece scelsero un candidato di compromesso poco conosciuto (un "dark horse"), Franklin Pierce.

Con poche differenze programmatiche tra i due candidati, la campagna elettorale si concentrò sulle loro personalità. I Whig denigrarono l'oscurità e l'apparente pallida figura di Pierce, strategia che non fu vincente. Pierce e il suo vicepresidente designato William R. King sconfissero con ampio margine Scott e il suo compagno di corsa William Alexander Graham della Carolina del Nord con il risultato di 254 grandi elettori contro 42.

In seguito a questa pesante sconfitta e le tensioni interne riguardo alla questione della schiavitù causarono una grave crisi del Partito Whig, che non riuscì a nominare un proprio candidato nelle elezioni presidenziali del 1856 e quindi si dissolse.

Il consistente margine di vittoria di Pierce non segnò d'altra parte l'inizio di un'era di dominio politico per i democratici. I Whig furono presto sostituiti come principale opposizione del Partito Democratico dal nuovo Partito Repubblicano, che divenne ben presto la forza dominante nella politica presidenziale degli Stati Uniti per i decenni a venire dopo la fine degli anni 1850.

Nessun candidato presidenziale democratico avrebbe più realizzato una maggioranza sia nel voto popolare che in quello elettorale fino alle elezioni presidenziali del 1932, quando Franklin Delano Roosevelt sconfisse il presidente repubblicano uscente Herbert Hoover.

Pierce avrebbe dimostrato di essere un presidente largamente inefficace e nel 1856 gli fu negata la nomina del suo stesso partito, in favore di James Buchanan.

Nella mappa a lato sono indicati i risultati, con il colore blu che indica gli Stati vinti dall'accoppiata Pierce/King, mentre il camoscio quelli conquistati da Scott/Graham. I numeri indicano il numero di voti elettorali assegnati a ciascuno Stato.

Nomination[modifica | modifica wikitesto]

Le Convention dei partiti sono considerate di seguito in ordine di voto popolare conseguito dal Partito.

Democratici[modifica | modifica wikitesto]

I candidati democratici furono inizialmente i seguenti:

Quando i Democratici convennero a Baltimora tra l'1 e il 5 di giugno, quattro candidati principali gareggiarono per la nomina: Lewis Cass, già candidato ufficiale nelle precedenti elezioni presidenziali del 1848, che aveva il sostegno dei Nordisti che approvarono il Compromesso del 1850; James Buchanan, popolare nel Sud e nel suo Stato d'origine, la Pennsylvania; Stephen A. Douglas, candidato degli espansionisti del West e degli interessi ferroviari e William L. Marcy, la cui forza era tutta incentrata nel suo Stato d'appartenenza, New York. Durante le votazioni numerosi altri candidati ricevettero voti, anche se pochi[1].

Cass arrivò in testa nei primi diciannove scrutini, con Buchanan secondo e Douglas e Marcy che si scambiarono la terza e quarta posizione. Buchanan fu il protagonista del ventesimo scrutinio e mantenne la prima posizione in ciascuno dei nove successivi. Douglas arrivò in testa con uno stretto vantaggio nel 30° e 31°. Cass riconquistò il primo posto solo al 44°. Marcy guidò le quattro successive votazioni.

Pierce, ex membro del Congresso e ex senatore, iniziò a essere votato solo a partire dal 35º scrutinio, quando la delegazione della Virginia lo propose come scelta di compromesso; consolidò la propria posizione nelle successive votazioni e finì con l'essere nominato quasi all'unanimità al 49° ballottaggio[2].

Votazioni per la presidenza
Votazione 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° 18° 19° 20° 21° 22° 23° 24° 25°
Franklin Pierce 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Lewis Cass 116 118 119 115 114 114 113 113 112 111 101 98 98 99 99 99 99 96 89 81 60 43 37 33 34
James Buchanan 93 95 94 89 88 88 88 88 87 86 87 88 88 87 87 87 87 85 85 92 102 104 104 103 101
William L. Marcy 27 27 26 25 26 26 26 26 27 27 27 27 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 27 26 26
Stephen A. Douglas 20 23 21 33 34 34 34 34 39 40 50 51 51 51 51 51 50 56 63 64 64 77 78 80 79
Altri 40 33 36 34 34 34 35 35 31 32 31 32 33 33 33 33 34 34 33 33 44 46 50 54 56
Votazioni per la presidenza
Votazione 26° 27° 28° 29° 30° 31° 32° 33° 34° 35° 36° 37° 38° 39° 40° 41° 42° 43° 44° 45° 46° 47° 48° 49°
Franklin Pierce 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15 30 29 29 29 29 29 29 29 29 29 44 49 55 282
Lewis Cass 33 32 28 27 33 65 93 123 130 131 122 120 107 106 107 107 101 101 101 96 78 75 72 2
James Buchanan 101 98 96 98 91 83 74 72 49 39 28 28 28 28 27 27 27 27 27 27 28 28 28 0
William L. Marcy 26 26 26 26 26 26 26 25 33 34 58 70 84 85 85 85 91 91 91 97 98 95 89 0
Stephen A. Douglas 80 85 88 91 92 92 80 60 53 52 43 34 33 33 33 33 33 33 33 32 32 33 33 2
Altri 56 55 58 54 54 30 23 16 31 25 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 16 16 19 10

Fonti:[3][4].

In un gesto di pacificazione nei confronti dell'ala del partito schierata con Buchanan, i sostenitori di Pierce permisero ai suoi alleati di scegliere il candidato alla vicepresidenza, sapendo che avrebbero proposto il senatore dell'Alabama William R. King. Già al secondo scrutinio, con solamente una piccola opposizione, King ottenne la nomina per la vicepresidenza.

Votazioni per la vicepresidenza
Votazione
William R. King 125 277
Solomon Weathersbee Downs 30 0
John B. Weller 28 0
David Rice Atchison 25 0
Gideon Johnson Pillow 25 0
Robert Strange 23 0
William Orlando Butler 13 0
Thomas Jefferson Rusk 13 0
Jefferson Davis 2 11
Thomas Howell Cobb 2 0
Astenuti 2 0

Fonti:[4][5].

Durante la successiva campagna elettorale la tubercolosi di King, che riteneva di aver contratto a Parigi, gli negò il ruolo attivo dietro le quinte che avrebbe potuto altrimenti avere, ma si adoperò per assicurare gli elettori della sua regione che Pierce era un "uomo del Nord, ma con sani principi meridionali". King morì poco dopo la sua presa di funzioni, il 18 aprile 1853.

Manifesto elettorale di Pierce e King.
Democratic Party (United States)
Democratic Party (United States)
Candidati del Partito Democratico, 1852
Franklin Pierce William R. King
per Presidente per Vice Presidente
senatore per il New Hampshire
(1837–1842)
Senatore per l'Alabama
(1819–1844 & 1848-1852)
Cimeli commemorativi della campagna elettorale Whig.

Whig[modifica | modifica wikitesto]

I candidati Whig furono inizialmente i seguenti:

La Convention nazionale Whig, tenutasi a Baltimora dal 17 al 20 di giugno, si presentò ferocemente divisa. I sostenitori del presidente Fillmore sottolineavano il successo raggiunto con il Compromesso del 1850 e lo stroncamento del nascente movimento secessionista negli Stati del profondo Sud nel biennio 1850-1851. Gli esponenti settentrionali credettero però che il Compromesso favorisse troppo apertamente lo schiavismo sudista. I delegati degli Stati Uniti d'America nord-orientali appoggiarono l'eroico generale della guerra messico-statunitense Winfield Scott. Questi si era guadagnato il soprannome di "vecchio brontolone e piume" ("Old Fuss and Feathers") a causa della sua insistenza sull'aspetto e la disciplina e, pur rispettato, veniva visto anche dal popolo come un tipo eccentrico. La situazione era bloccata perché la maggior parte dei delegati della Nuova Inghilterra appoggiava Daniel Webster.

Al primo scrutinio Fillmore ricevette tutti i voti dei delegati provenienti dal Sud, salvo quattro; mentre ebbe solo 18 preferenze da parte dei delegati settentrionali. Il risultato fu di 133 voti per Fillmore, 131 per Scott e 29 per Webster. Scott raggiunse la Nomination al 53º scrutinio con un margine di 159 su 112 (con 21 voti per Webster) e sempre con un voto basato sulla provenienza geografica; ottenne l'appoggio del Nord con 142 preferenze contro 11, laddove invece Fillmore ebbe il sostegno del Sud con un margine di 101 preferenze contro 17.

Candidati
Nome Winfield Scott Millard Fillmore Daniel Webster Edward Bates Rufus Choate John Jordan Crittenden Daniel S. Douglas
Voti certificati 159 (53.72%) 112 (37.84%) 21 (7.09%) 1 (0.3375%) 1 (0.3375%) 1 (0.3375%) 1 (0.3375%)

William Alexander Graham fu scelto come candidato alla vicepresidenza.

Questa sarebbe stata l'ultima volta in cui il Partito Whig avrebbe nominato un proprio candidato presidenziale. Entro la fine del decennio il Partito si disgregò e cessò di esistere, principalmente a causa delle divisioni regionali causate dal problema della schiavitù[6].

Manifesto elettorale di Scott e Graham.
Candidati del Partito Whig, 1852
Winfield Scott William A. Graham
per Presidente per Vice Presidente

Comandante generale dell'esercito
(1841-1861)
20°Segretario alla Marina
(1850-1852)

Free Soil Party[modifica | modifica wikitesto]

Il Free Soil Party nel 1852 era ancora la terza componente politica più forte della nazione. Tuttavia, in seguito al Compromesso del 1850, la maggior parte della corrente politica "Barnburners" newyorkese che lo sosteneva nelle elezioni presidenziali del 1848 erano rientrati in seno al Partito Democratico, mentre la maggior parte della fazione "Conscience" si riunì al Partito Whig.

La seconda Convention nazionale del Free Soil si incontrò nella "Masonic Hall" di Pittsburgh. John P. Hale fu scelto da 192 delegati (con 16 voti dispersi)[7]; gli fu affiancato George Washington Julian dell'Indiana il quale riuscì a spuntarla su Samuel Lewis[8] e Joshua Reed Giddings, entrambi dell'Ohio.

Union Party[modifica | modifica wikitesto]

Lo Union Party si formò nel corso del 1851 come una propaggine del partito Whig in diversi Stati del Sud, tra cui la Georgia. Mentre la scadenza elettorale si avvicinava i leader dello Union decisero di aspettare per vedere chi sarebbe stato nominato dai due maggiori partiti. Il movimento attorno alla candidatura di Daniel Webster come terzo concorrente alle elezioni cominciò a crescere al termine della Convention Whig e fu in larga parte guidato da coloro che erano stati strenuamente contrari alla nomina di Winfield Scott, tra cui Alexander Hamilton Stephens, Robert Toombs e George Ticknor Curtis. Webster si schierò contro quella che percepiva come una "rivolta" interna ai Whig e preferiva non essere nominato, ma alla fine acconsentì alla nomina.

Il 7 agosto lo Union tenne la sua Convention statale in Georgia e scelse Webster, gli fu affiancato Charles J. Jenkins. Il 15 settembre si tenne una Convention ufficiale alla "Faneuil Hall" di Boston, confermando le nomine fatte e respingendo altresì W. Scott, visto solo come un militare. La coppia di candidati Webster/Jenkins ricevette un discreto sostegno nazionale, in particolare dagli Whig Sudisti, ma anche in Massachusetts e nello Stato di New York, ma fu in generale considerata come elemento di divisione tra gli elettori di Scott[9]. Webster non ebbe mai alcuna possibilità di vincere le elezioni, ma anche il nuovo Partito Know Nothing lo sostenne, nominandolo anche senza il suo permesso preventivo. Tuttavia Webster morì poco prima delle elezioni, il 24 ottobre, per un'emorragia cerebrale.

Know Nothing[modifica | modifica wikitesto]

Intorno alla metà degli anni 1840 la scena politica di New York vide l'apparire dei cosiddetti "nativisti", che reclamavano più diritti per i cittadini statunitensi rispetto agli immigrati; il Partito detto Know Nothing si formò originariamente nel 1843 assumendo ben presto i connotati di estrema opposizione nei riguardi dell'immigrazione e della Chiesa cattolica. Nel 1845 il suo nome era "Native American Party". I loro avversari però li soprannominarono "Know Nothing" e ai diretti interessati il nome piacque tanto che divenne quello ufficiale, fino a quando non si sciolse nel 1860.

Nel 1852 il candidato originariamente prescelto dal Native American Party era Daniel Webster, il candidato dello Union e Segretario di Stato; gli fu affiancato George Corbin Washington (pronipote di George Washington). Webster morì di cause naturali nove giorni prima delle elezioni e il Know Nothing lo dovette rapidamente sostituire con Jacob Broom, affiancato da Reynell Coates[10]. Webster riuscì comunque a collezionare qualche migliaio di voti postumi.

L'ex presidente Millard Fillmore sarebbe diventato il loro candidato nelle elezioni presidenziali del 1856.

Southern Rights Party[modifica | modifica wikitesto]

Liberty Party[modifica | modifica wikitesto]

Scott contro Pierce. Scott, in uniforme e dall'aspetto insolito, cavalca un gigantesco gallo; è chiaramente in testa e punta il cappello verso Pierce, provocandolo: "qual è il problema, Pierce? Ah! Ah! Ah! Signore! Che razza di oca! Non ti piacerebbe avere il mio gallo? ciao, Pierce, ciao". Pierce, anch'egli in uniforme, ma cavalcando una grossa oca, risponde: "O mio caro! Devo svenire, so che avrò un attacco... costituzionale!" Il riferimento allo svenimento deriva dalla battaglia di Churubusco durante la guerra messico-statunitense quando Pierce, colpito da precedenti lesioni da combattimento, crollò svenuto e fu portato via dal campo. L'oca era un simbolo poco lusinghiero associato anche al predecessore democratico di Pierce, James Knox Polk.

Le elezioni[modifica | modifica wikitesto]

La piattaforma Whig risultò essere quasi del tutto indistinguibile da quella democratica; ciò contribuì sostanzialmente a ridurre le elezioni ad una competizione tra le personalità dei due candidati. La mancanza di chiarezza nei riguardi delle soluzioni delle questioni aperte fece scendere l'affluenza degli aventi diritto al livello più basso dalle elezioni presidenziali del 1836.

Il declino fu ulteriormente accentuato dalla reputazione antischiavista di Scott, il che decimò il voto Whig del Sud nello stesso momento in cui la piattaforma ufficiale pro-schiavitù del Partito minò il voto Whig del Nord. Dopo l'approvazione del Compromesso del 1850, molti membri Whig del Sud avevano rotto con la figura chiave del partito, Henry Clay[11].

Lo status di Scott come eroe di guerra fu in qualche modo compensato dal fatto che Pierce fosse egli stesso un generale di brigata della guerra messico-statunitense.

Appena nove giorni prima delle elezioni Webster morì, facendo sì che molti delegati statali dello Union Party ritirassero le loro liste elettorali; rimasero sulle schede sia nella Georgia sia in Massachusetts.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pierce ottenne una larga vittoria; Scott conquistò solo gli stati del Kentucky, del Tennessee, del Massachusetts e del Vermont; mentre il voto del Partito Free Soil crollò a meno della metà di quello che Martin Van Buren aveva ricevuto nelle precedenti elezioni presidenziali del 1848, e non vinse in nessuno Stato. Il fatto che Daniel Webster ricevette una parte consistente del voto in Georgia e nel Massachusetts, anche se era morto, mostra quanto gli elettori fossero disincantati nei riguardi dei due candidati principali.

Nel voto popolare, Pierce superò Scott di 220 000 voti, 17 Stati furono vinti con uno scarto inferiore al 10% e otto da uno inferiore al 5%.

A seguito della devastante sconfitta e delle crescenti tensioni all'interno del Partito tra i Sudisti favorevoli alla schiavitù e i Nordisti anti-schiavisti, il Partito Whig si sciolse rapidamente dopo le elezioni e cessò di esistere. Alcuni Whig originari del meridione si sarebbero poi uniti al Partito Democratico, mentre molti nel Nord avrebbero contribuito a formare il nuovo Partito Repubblicano nel 1854. Alcuni Whig di entrambe le parti avrebbero infine sostenuto il cosiddetto partito "Know Nothing" nelle elezioni presidenziali del 1856. Allo stesso modo il Free Soil Party scomparve nell'oscurità subito dopo queste elezioni e la maggior parte dei loro membri si unirono agli ex Whig Nordisti per formare il Partito Repubblicano.

Il "Partito per i diritti del Sud" crollò a tutti gli effetti subito dopo le elezioni, avendo raggiunto solo il 5% dei voti in Alabama e poche centinaia nello Stato di nascita, la Georgia. Nel 1853 avrebbe eletto un certo numero di membri del Congresso, ma poco dopo questi sarebbero tutti confluiti nei Democratici.

Questa fu l'ultima elezione in cui i Democratici vinsero il Michigan fino alle elezioni presidenziali del 1932 (nelle elezioni residenziali del 1892 Grover Cleveland ottenne un voto elettorale da ciascuno dei cinque distretti del congresso del Michigan nonostante avesse perso lo Stato); l'ultima in cui conquistarono l'Iowa, il Maine, il New Hampshire, l'Ohio (nel 1892 Cleveland ricevette un voto elettorale dello Stato) e il Rhode Island fino alle elezioni presidenziali del 1912; l'ultima in cui conquistarono il Wisconsin fino alle elezioni presidenziali del 1892; l'ultima in cui ottennero il Connecticut fino alle elezioni presidenziali del 1876 ed infine l'ultima in cui i democratici conquistarono lo stato di New York fino alle elezioni presidenziali del 1868.

Risultati per contea indicanti la percentuale del candidato vincitore. Le tonalità in blu sono per Pierce (Democratico), quelle in camoscio per Scott (Whig), quelle in rosso per Hale (Free Soil), le sfumature in arancio sono per Webster (Union), quelle in verde per i Democratici Indipendenti e quelle in viola sono per Troup (Southern Rights).

Furono inoltre le ultime elezioni in cui il principale avversario dei Democratici ebbe la meglio nel Kentucky fino alle elezioni presidenziali del 1896 (il candidato del Constitutional Party John Bell conquistò lo Stato alle elezioni presidenziali del 1860; fu tuttavia superato nel voto popolare sia da due fazioni democratiche che dal repubblicano Abraham Lincoln. Oltre a questo sporadico episodio, i Democratici vinsero nel Kentucky in tutte e dieci le elezioni tra il 1856 e il 1892)[12] e in effetti l'ultima fino alle elezioni presidenziali del 1928 in cui l'avversario dei Democratici vi ottenne la maggioranza assoluta.

Candidato Partito Voti[13] % voti Grandi Elettori Candidato Vicepresidenziale
Franklin Pierce Partito Democratico 1.607.510 50,8% 254 William R. King
Winfield Scott Partito Whig 1.386.942 43,9% 42 William Alexander Graham
John Parker Hale Free Soil Party 155.210 4,9% 0 George Washington Julian
Daniel Webster Union 6.994 0,2% 0 Charles J. Jenkins
Jabob Broom Know Nothing 2.556 0,1% 0 Reynell Coates
George Troup Southern Rights 2.331 0,1% 0 John Anthony Quitman
Altri 277 0,0% 0
Totale 3.161.830 100,0% 296

Fonti: voto popolare[14]; voto elettorale[15].

D. Webster morì il 24 ottobre, una settimana prima delle elezioni; tuttavia il suo nome rimase nelle liste per il ballottaggio sia in Massachusetts che nella Georgia e riuscì comunque a raccogliere quasi settemila voti postumi. Era anche il candidato originale del "Native American Party", ma fu sostituito alla sua morte da J. Broom.

Per una discussione dettagliata sullo Union Party formato da ex Whig pro-Union vedi Michael F. Holt, The Rise and Fall of the Whig Party: Jacksonian Politics and the Onset of the Civil War (New York: Oxford University Press, 1999), Capitoli 19 e 20.

I principali candidati per la vicepresidenza erano entrambi nati nella Carolina del Nord e avevano frequentato l'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, anche se a distanza di due decenni l'uno dall'altro, erano anche membri di opposte società di discussione: rispettivamente la "Dialectic" e la "Philanthropic". Entrambi ricoprirono anche cariche in campo politico statale: King fu deputato della Carolina del Nord alla Camera dei rappresentanti prima di trasferirsi in Alabama, mentre Graham ne fu il governatore.

Voto popolare
 
Pierce
  
50,84
Scott
  
43,87
Hale
  
4,91
Altri
  
0,38
Voto elettorale
 
Pierce
  
85,81
Scott
  
14,19

Geografia dei risultati[modifica | modifica wikitesto]

Risultati per Stato[modifica | modifica wikitesto]

Fonte: Walter Dean Burnham[16].

Stati vinti da Pierce/King
Stati vinti da Scott/Graham
Franklin Pierce
Democratico
Winfield Scott
Whig
John P. Hale
Free Soil
Totale stati
Stato Voti
elettorali
# % Voti
elettorali
# % Voti
elettorali
# % Voti
elettorali
#
  Alabama 9 0001361826,881 60,89 9 0004866915.061 34,12 - non partecipa 44.147 AL
  Arkansas 4 12.173 62,18 4 7.404 37,82 - non partecipa 19.577 AR
  California 4 40.721 53,02 4 35.972 46,83 - 61 0,08 - 76.810 CA
  Carolina del Nord 10 39.778 50,43 10 39.043 49,49 - non partecipa 78.881 NC
  Carolina del Sud 8 senza voto popolare 8 senza voto popolare senza voto popolare - SC
  Connecticut 6 33.249 49,79 6 30.359 45,56 - 3.161 4,73 - 66.781 CT
  Delaware 3 6.318 49,85 3 6.293 49,66 - 62 0,49 - 12.673 DE
  Florida 3 4,318 60,03 3 2.875 39,97 - non partecipa 7.193 FL
  Georgia 10 40.516 64,70 10 16.660 26,60 - non partecipa 62.626 GA
  Illinois 11 80.378 51,87 11 64.733 41,77 - 9.863 6,36 - 154.974 IL
  Indiana 13 95.340 52,05 13 80.901 44,17 - 6.929 3,78 - 183.170 IN
  Iowa 4 17.763 50,23 4 15.856 44,84 - 1.606 4,54 - 35.364 IA
  Kentucky 12 53.494 48,32 - 57.428 51,44 12 266 0,24 - 111.148 KY
  Louisiana 6 18.647 51,94 6 17.255 48,06 - non partecipa 42.873 LA
  Maine 8 41.609 50,63 8 32.543 39,60 - 8.030 9,77 - 82.182 ME
  Maryland 8 40.022 53,28 8 35.077 46,69 - 21 0,03 - 75.120 MD
  Massachusetts 13 44.569 35,07 - 52.683 41,45 13 28.203 22,19 - 127.103 MA
  Michigan 6 41.842 50,45 6 33.860 40,83 - 7.237 8,73 - 82.939 MI
  Mississippi 7 26.896 60,50 7 17.558 39,50 - non partecipa 44.454 MS
  Missouri 9 38.817 56,42 9 29.984 43,58 - non presente 68.801 MO
  New Hampshire 5 28.503 56,40 5 15.486 30,64 - 6.546 12,95 - 50.535 NH
  New Jersey 7 44.305 53,24 7 38.556 46,33 - 359 0,43 - 83.220 NJ
  New York 35 262.083 50,18 35 234.882 44,97 - 25.329 4,85 - 522.294 NY
  Ohio 23 168.933 47,83 23 152.523 43,18 - 31.732 8,98 - 353.188 OH
  Pennsylvania 27 198.562 51,20 27 179.104 46,18 - 8.495 2,19 - 387.389 PA
  Rhode Island 4 8.735 51,37 4 7.626 44,85 - 644 3,79 - 17.005 RI
  Tennessee 12 56,900 49,27 - 58.586 50,73 12 non partecipa 115.486 TN
  Texas 4 13.552 73,07 4 4.995 26,93 - non partecipa 18.547 TX
  Vermont 5 13.044 29,72 - 22.173 50,52 5 8.621 19,64 - 43.890 VT
  Virginia 15 73.872 55,71 15 58.732 44,29 - non partecipa 132.604 VA
  Wisconsin 5 33.658 52,04 5 22.210 34,34 - 8.814 13,63 - 64.682 WI
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti: 296 1.605.943 50,83 254 1.386.418 43,88 42 155.799 4,93 - 3.159.640 US
MAGGIORANZA
GRANDI ELETTORI:
149

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Proceedings of the Democratic national convention held at Baltimore, June 1-5, 1852
  2. ^ William DeGregorio, The Complete Book of U.S. Presidents, Gramercy 1997
  3. ^ US President - D Convention
  4. ^ a b Our Campaigns
  5. ^ US Vice President - D Convention
  6. ^ US President - W Convention, su ourcampaigns.com. URL consultato il 6 novembre 2009.
  7. ^ Our Campaigns - U.S. President - FS Convention Race - Aug 11, 1852. Acessp 25/07/2011.
  8. ^ Theodore Clarke Smith, The Free Soil Party in Wisconsin, State Historical Society of Wisconsin, 1895, p. 135.
  9. ^ Our Campaigns - U.S. Vice President - Union Party Race - Aug 07, 1852. Acesso 25/07/2011.
  10. ^ (EN) Our Campaigns - U.S. President - Native American Party Race - Jul 05, 1852, su ourcampaigns.com. URL consultato il 25 luglio 2011..
  11. ^ Franklin Pierce, su whitehouse.gov, 29 dicembre 2014. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2009).
  12. ^ Conteggio dei voti; Kentucky Archiviato il 20 novembre 2017 in Internet Archive.
  13. ^ Il numero di voti esclude la Carolina del Sud dove i Grandi Elettori erano scelti dal parlamento e non dal voto popolare
  14. ^ Risultati Archiviato il 4 dicembre 2017 in Internet Archive., Dave Leip's Atlas of U.S. Presidential Elections
  15. ^ Risultati presso il National Archives and Records Administration
  16. ^ Presidential ballots, 1836–1892 (Johns Hopkins University Press, 1955) pp 247–57

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Holt, Michael F. The Rise and Fall of the American Whig Party: Jacksonian Politics and the Onset of the Civil War. Oxford University Press, New York: 1999.
  • A Historical Analysis of the Electoral College, in The Green Papers. URL consultato il 17 settembre 2005.

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