Elio Germano

Elio Germano riceve il premio alla carriera del Terni Film Festival, 2016

Elio Germano (Roma, 25 settembre 1980) è un attore e regista teatrale italiano.

Nel corso della sua carriera, ha ottenuto, tra gli altri premi, quattro David di Donatello per il miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso e Volevo nascondermi. Per La nostra vita ha vinto anche il Nastro d'argento al migliore attore protagonista ed il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes 2010. Per l'interpretazione del pittore Antonio Ligabue nel film Volevo nascondermi ha ricevuto anche l'Orso d'argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Elio Germano nasce a Roma nel 1980 da una famiglia originaria di Duronia (in provincia di Campobasso). Nel 1988 partecipa al gruppo di bambini che canta in uno spot pubblicitario della nota azienda alimentare Bauli. Esordisce nel cinema all'età di dodici anni come protagonista del film Ci hai rotto papà (doppiato da Simone Crisari).

Durante il liceo scientifico (G.B. Morgagni di Roma) frequenta per un anno un corso teatrale presso la scuola di recitazione Teatro Azione, diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. Nel 1995 recita in uno spot tv del Kinder Bueno, mentre due anni più tardi fonda i Bestierare, un gruppo di musica rap. Nel 1999 preferisce abbandonare Giancarlo Cobelli in una tournée teatrale[1] per partecipare al film Il cielo in una stanza di Carlo Vanzina, e da quel momento inizia la sua carriera di attore cinematografico.

Conclusa l'esperienza con Vanzina, lavora con registi quali Ettore Scola (Concorrenza sleale), Emanuele Crialese (Respiro), Gianluca Maria Tavarelli (Liberi), Libero De Rienzo (Sangue - La morte non esiste), Giovanni Veronesi (Che ne sarà di noi), Michele Placido (Romanzo criminale), Gabriele Salvatores (Quo vadis, baby?, Come Dio comanda), Paolo Virzì (N - Io e Napoleone, Tutta la vita davanti), Daniele Vicari (Il passato è una terra straniera) e Gianni Zanasi (Troppa grazia). Al cinema affianca partecipazioni a fiction televisive quali Padre Pio, Un medico in famiglia 2, Via Zanardi, 33, Ferrari e Paolo Borsellino.

La notorietà[modifica | modifica wikitesto]

La notorietà arriva nel 2007, a seguito dello scandalo provocato da una scena di nudo integrale e in erezione nel film di Paolo Franchi (Nessuna qualità agli eroi).[2] Sempre nel 2007, si aggiudica il primo David di Donatello come miglior attore protagonista con il film di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico (2007). Nello stesso anno, riceve anche il Globo d'oro della Stampa Estera al miglior attore rivelazione e il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d'argento. Nel 2008, con la regia di Francesco Patierno, veste i panni del popolare conduttore e autore radiofonico Marco Baldini, in Il mattino ha l'oro in bocca, film basato sull'autobiografia dello stesso speaker Il giocatore (ogni scommessa è un debito). Durante un'intervista rilasciata allo stesso Marco Baldini, a Radio Kiss Kiss, Elio Germano ha dichiarato: "Ho cominciato ad amare la radio con Il mattino ha l'oro in bocca".[3]

Nel 2010 Germano è protagonista della pellicola La nostra vita, diretta da Daniele Luchetti, unico film italiano in concorso al 63º Festival di Cannes, per il quale viene insignito del premio per la miglior interpretazione maschile ex aequo con Javier Bardem.[4] Prima dell'attore romano, l'ultimo italiano ad essersi aggiudicato tale riconoscimento fu Marcello Mastroianni con Oci ciornie nel 1987.[5] Per il film di Luchetti, Germano ottiene anche il David di Donatello per il miglior attore protagonista, e il Nastro d'argento al migliore attore protagonista ex aequo con Christian De Sica.[6]

Alla fine del 2010 interpreta il ruolo di Folco Terzani, figlio del giornalista Tiziano Terzani, nel film biografico La fine è il mio inizio, diretto da Jo Baier e tratto dall'omonimo libro. Nel 2011 è protagonista del film Magnifica presenza, diretto da Ferzan Özpetek, per il quale viene candidato al David di Donatello e al Nastro d'argento per il miglior attore protagonista, e vince il Globo d'oro al miglior attore. Nel 2013 è protagonista del film L'ultima ruota del carro, di Giovanni Veronesi, per il quale viene candidato al Nastro d'argento come miglior attore protagonista. Il film viene scelto come pellicola d'apertura dell'ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.[7]

Nel 2014 è protagonista del film Il giovane favoloso diretto da Mario Martone, dove interpreta Giacomo Leopardi, per il quale ottiene il terzo David di Donatello per il miglior attore protagonista, il Premio Pasinetti al miglior attore alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, e il Nastro d'argento al personaggio dell'anno. Fa parte del comitato scientifico della Scuola d'arte cinematografica Gian Maria Volonté, una scuola pubblica e gratuita, istituita dalla Provincia di Roma nel 2011, che rappresenta un polo formativo per le professioni del cinema[8].

Nel 2020, Germano è protagonista del film Volevo nascondermi, nel ruolo del pittore e scultore italiano Antonio Ligabue. Per la sua interpretazione Germano ha vinto l'Orso d'argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020. Per questo film vincerà poi il David di Donatello 2021 come miglior attore protagonista. Il 10 Dicembre 2023 è stato insignito del Premio Vincenzo Crocitti International (Vince Award) consegnatogli da Francesco Fiumarella, Autore e Direttore Artistico del Prestigioso Evento.

Carriera musicale[modifica | modifica wikitesto]

Elio
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereHip hop
Periodo di attività musicale1998 – ?
Gruppi attualiBestierare
Album pubblicati3

Germano fa parte del gruppo rap Bestierare[9], formatosi a Roma verso la fine degli anni '90 composto da tre voci e un DJ: Siamo Para (voce), Elio (voce), Plug (voce e beat maker) e Dj Amaro (Turntablist) ai giradischi. Ha all'attivo quattro album: Come un animale, Precario, Per uscire premi icsilon e Tutto sommato.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • La storia chiusa, regia di Emiliano Corapi (2002)
  • Gas, regia di Claudio Noce (2003)
  • Non riesco a smettere di vomitare, regia di Adriano Ercolani (2004)
  • Trevirgolaottantasette, regia di Valerio Mastandrea (2005)
  • Stasera torno prima, regia di Libero De Rienzo (2008)
  • L'ape e il vento, regia di Massimiliano Camaiti (2010)
  • Io sono Mabin, regia di Elio Germano (2014)
  • No Borders, regia di Haider Rashid (2016)

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità[modifica | modifica wikitesto]

  • Spot televisivo Pandoro Bauli (1988)[10]
  • Spot televisivo Kinder Bueno (1995)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 dicembre 2016 riceve il titolo di ambasciatore della regione Molise nel mondo.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luca Telese, Elio Germano, lucatelese.it, 1º ottobre 2010. URL consultato l'11 giugno 2016.
  2. ^ Elio Germano NUDO ed ECCITATO in Nessuna qualita agli Eroi, su Spetteguless, 28 novembre 2008. URL consultato il 31 agosto 2017.
  3. ^ Elio Germano a Radio Kiss Kiss, Radio Kiss Kiss, 03 giugno 2010. URL consultato l'11 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2011).
  4. ^ (EN) Awards 2010, su festival-cannes.fr. URL consultato il 13 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
  5. ^ Non considerando l'interpretazione in lingua francese di Virna Lisi, per la sua interpretazione ne La Regina Margot di Patrice Chéreau, presentato a Cannes nel 1994.
  6. ^ Elio Germano premi vinti e nomination, su comingsoon.it. URL consultato il 12-02-21.
  7. ^ (IT) L'ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi sarà il Film d'Apertura del Festival di Roma, su voto10.it.
  8. ^ home_bis, in Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. URL consultato il 5 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2022).
  9. ^ BESTIERARE, su bestierare.org. URL consultato il 26 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2017).
  10. ^ Elio Germano: 5 cose che non sai sull'attore romano, in Snap Italy, 21 marzo 2017. URL consultato il 26 marzo 2018.
  11. ^ Biagio Petronaci, European Film Awards 2020, Un Altro Giro è il miglior film: ecco tutti i vincitori, su optimagazine.com, 12 dicembre 2020. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  12. ^ Nastri d’argento 2021, ecco tutti i vincitori, su rollingstone.it. URL consultato il 22 giugno 2021.
  13. ^ I vincitori dei "Ciak d'Oro" 2007, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 05/06/07.
  14. ^ Ciak d’oro 2012, vincitori: This must be the place miglior film, su ilcinemaitaliano.com. URL consultato il 06/06/12.
  15. ^ Ciak d’oro 2015, i vincitori – Trionfa Il giovane favoloso di Martone: 5 premi tra cui miglior film, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 03/06/15.
  16. ^ Ciak d’Oro 2020: miglior attore protagonista, su ciakmagazine.it. URL consultato il 04/10/20.
  17. ^ Ciak d'Oro 2022, le classifiche finali, su ciakmagazine.it, 15 dicembre 2022. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  18. ^ Ecco i Ciak d'oro 2022, su ciakmagazine.it, 15 dicembre 2022. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  19. ^ Giornata dell'emigrazione Elio Germano eletto ambasciatore del Molise, Primo Numero, 07 dicembre 2016. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore David di Donatello per il miglior attore protagonista Successore
Silvio Orlando
per Il caimano
2007
per Mio fratello è figlio unico
Toni Servillo
per La ragazza del lago
I
Valerio Mastandrea
per La prima cosa bella
2011
per La nostra vita
Michel Piccoli
per Habemus Papam
II
Toni Servillo
per La grande bellezza
2015
per Il giovane favoloso
Claudio Santamaria
per Lo chiamavano Jeeg Robot
III
Pierfrancesco Favino
per Il traditore
2021
per Volevo nascondermi
Silvio Orlando
per Ariaferma
IV
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