Enrico I di Baviera

Enrico
Immagine tratta dalla Chronica sancti Pantaleonis
Duca di Lotaringia
In carica939 - 940
PredecessoreGilberto
SuccessoreOttone
Margravio di Verona
In carica952 –
1º novembre 955
Predecessoretitolo creato
SuccessoreEnrico II
Duca di Baviera
In carica947 –
1º novembre 955
PredecessoreBertoldo
SuccessoreEnrico II
Nome completoEnrico di Sassonia
NascitaNordhausen, 919/922
MortePöhlde, 1º novembre 955
Luogo di sepolturaAbbazia imperiale di Niedermünste
Dinastiaottoniana
PadreEnrico I di Sassonia
MadreMatilde di Ringelheim
ConsorteGiuditta
FigliGerberga
Edvige
Enrico
Religionecattolico

Enrico I di Baviera (Nordhausen, 919/922Pöhlde, 1º novembre 955) fu duca di Lotaringia, dal 939 al 940, duca di Baviera dal 947 alla sua morte e margravio di Verona dal 952 alla morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Widukindi I, era il figlio maschio secondogenito del duca di Sassonia e re dei Franchi orientali, Enrico I di Sassonia (876936) e della sua seconda moglie, Matilde di Ringelheim[1] (890968), che secondo la Vita Mahthildis Reginæ Antiquior era la figlia del conte Teodorico e della moglie Reinilda di Frisia, discendente dai vichinghi danesi[2], appartenente alla stirpe degli Immedingi.
Enrico I di Sassonia, secondo la Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, era figlio del duca di Sassonia, Ottone I e di Edvige di Babenberg[3] (856 - 903, figlia di Enrico di Franconia e d'Ingeltrude).
Enrico di Baviera come conferma l'Annalista Saxo era fratello del re di Germania e futuro imperatore, Ottone I[4].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Enrico lo troviamo citato assieme alla sorella Edvige, nel documento nº 37 del Heinrici I diplomata, datato 19 maggio 935, inerente ad una donazione fatta dal padre, il re di Germania, Enrico I[5].

Secondo il Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon Eberardo di Franconia, che già l'anno prima si era ribellato al nuovo re di Germania, Ottone I, ed era stato privato del suo ducato[6], nel 938, catturò e mise in catene Enrico di Baviera, fratello del re[7].
Eberardo, nel 939, dopo essere stato liberato, si alleò a Gilberto di Lotaringia, e organizzò ancora una rivolta contro Ottone I[8], a cui partecipò anche Enrico[9], nella speranza di conquistare il trono; secondo lo storico britannico, Timothy Reuter, specializzato nello studio della Germania medievale, nel suo Germany in the Early Middle Ages, 800-1056, sostiene che i ribelli vennero sconfitti a Birten e ad Andernach[10], e in quest'ultima battaglia, Eberardo fu ucciso[10], mentre Gilberto annegò nell'attraversamento del Reno, come viene confermato dal Reginonis Chronicon, Continuator Reginonis Trevirensis[11]; Enrico invece, dopo la sconfitta di Birten era stato costretto a lasciare la Germania[12], e, dopo la sconfitta di Andernach, a cui non partecipò, si recò alla corte di Luigi IV di Francia[13], che, nel frattempo aveva appoggiato i ribelli[10] e, poco dopo, fu perdonato e si riconciliò con il fratello[13] dal quale ottenne il Ducato di Lotaringia[10]. Non avendo avuto la capacità di governare effettivamente la Lorena, forse a causa della sua passata ribellione, nel 940, fece ritorno in Sassonia[10].

Enrico, tra il 940 ed il 941, assieme ai Sassoni orientali, complottò l'uccisione di Ottone I (complotto a cui partecipò anche Lotario II di Walbeck), per sostituirlo sul trono[14]; il giorno di Pasqua del 941, Ottone che aveva scoperto l'intrigo, si presentò a Quedlinburg, con una grande scorta, catturò e fece mettere a morte i congiurati[15]; Enrico, che era riuscito a fuggire, venne catturato e messo in prigione a Ingelheim[15]. Venne rilasciato solo dopo una lunga penitenza, durata sino al Natale di quello stesso anno[15], pare per l'intervento della madre, Matilde[14]; questa volta la riconciliazione fu definitiva[14].

Nel 947 acquisì il ducato di Baviera, che, secondo il Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, gli fu assegnato dal fratello Ottone I[16]. Dapprima difese e poi ampliò il suo ducato nelle guerre contro gli Ungari[17]. Secondo i voleri del fratello, scese in Italia, nel 951 per difendere Adelaide contro Berengario II e che dopo l'arrivo di Ottone I[18], da quest'ultimo fu sposata e fu incoronata regina a Pavia[19]. Nel 952 venne nominato dal fratello margravio di Verona, poiché Ottone I voleva avere libero accesso al Regno d'Italia nel caso in cui fosse stato necessario intervenire contro Berengario II d'Ivrea[20].

Ancora secondo il Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, tra il 953 ed il 954 venne sconfitto e cacciato da Ratisbona, capitale del suo ducato, e dove lasciò moglie e figli, dal nipote (il figlio di suo fratello Ottone I), Liudolfo di Svevia[21] e da Corrado di Lorena (genero di Ottone I), ma fu prontamente aiutato dal fratello, il re Ottone I, che invase la Baviera e riportò Enrico nel suo ducato[22], nel 955, come viene confermato dal Reginonis Chronicon, Continuator Reginonis Trevirensis[23].
Poco dopo, in quello stesso anno (955), Enrico morì[23], nel monastero di Pöhlde; gli Annales Necrologici Fuldenses confermano l'anno della morte (annus 955) e precisano anche il giorno: 1º novembre (Kal Nov)[24]. Venne sepolto nell'Abbazia di Niedermünster a Ratisbona, dove, circa vent'anni dopo, lo seguirà la moglie Giuditta. Egli, prima della morte, fu invitato al pentimento di due sue azioni da parte del vescovo Michele di Ratisbona: le sue colpe erano di aver castrato il patriarca di Aquileia Engelfredo e di aver accecato il vescovo di Salisburgo della dinastia Luitpoldingia (la dinastia che reggeva il suo ducato prima dei Liudolfingi) Eroldo; egli si pentì solo del primo gesto, ma non del secondo.[25][26]
Come duca di Baviera gli succedette il figlio, Enrico II[23], sotto la tutela della madre Giuditta[27].

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il Widukindi Res Gestæ Saxonicæ II, Enrico aveva sposato, nel 938 circa, Giuditta di Baviera[28], che era figlia del duca di Baviera, Arnolfo[4], detto il Cattivo o il Demonio e di Giuditta del Friuli, figlia del conte Eberardo di Sülichgau (discendente dall'Unrochingio, Eberardo del Friuli) e di Gisella di Verona.
Enrico da Giuditta ebbe tre figli:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Liudolfo di Sassonia Bruno  
 
Gisla di Verla  
Ottone l'Illustre  
Oda di Billung Billung  
 
 
Enrico l'Uccellatore  
Enrico di Franconia  
 
 
Edvige di Babenberg  
Ingeltrude Eberardo del Friuli  
 
Gisella  
Enrico I di Baviera  
Reginhart di Ringelheim  
 
 
Teodorico di Ringelheim  
Matilda  
 
 
Matilde di Ringelheim  
 
 
 
Reinilde di Godefrid  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus III: Widukindi I, par. 31, p. 430 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  2. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus X: Vita Mahthildis Reginæ Antiquior, par. 2, p. 576 Archiviato il 17 agosto 2015 in Internet Archive.
  3. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber I, par. 3, p. 7 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  4. ^ a b c d (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus VI: Annalista Saxo, anno 975, p. 626 Archiviato il 17 agosto 2015 in Internet Archive.
  5. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Diplomata regum et imperatorumi Germaniae, tomus I, Conradi I. Heinrici I. et Ottonis I. diplomata: Heinrici I diplomata 37, pp. 71 e 72 Archiviato il 17 agosto 2015 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 34, p. 81 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  7. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 34, pp. 81 e 82 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  8. ^ Austin Lane Poole, Germania: Enrico I e Ottone il Grande, p. 94
  9. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 34, p. 82 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  10. ^ a b c d e (EN) Germany in the Early Middle Ages, 800-1056, chapter six, Otto I and Otto II, p. 152
  11. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus I: Reginonis Chronicon, Continuator Reginonis Trevirensis, anno 939, p. 618 Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive.
  12. ^ Austin Lane Poole, Germania: Enrico I e Ottone il Grande, p. 95
  13. ^ a b Austin Lane Poole, Germania: Enrico I e Ottone il Grande, p. 96
  14. ^ a b c (EN) Germany in the Early Middle Ages, 800-1056, chapter six, Otto I and Otto II, p. 1523
  15. ^ a b c Austin Lane Poole, Germania: Enrico I e Ottone il Grande, p. 97
  16. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber I, par. 21 p. 28 e nota 3 a p. 29 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  17. ^ Austin Lane Poole, Germania: Enrico I e Ottone il Grande, p. 101
  18. ^ C.W. Previté-Orton, L'Italia nel X secolo, p. 675
  19. ^ C.W. Previté-Orton, L'Italia nel X secolo, p. 675/6
  20. ^ Giuseppe Albertoni e Luigi Provero, Il feudalesimo in Italia, Carocci Editore, p. 61, ISBN 88-430-2677-1.
  21. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 6 e 7, pp. 44 - 46 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  22. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber II, par. 8, pp. 46 - 48 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  23. ^ a b c (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus I: Reginonis Chronicon, Continuator Reginonis Trevirensis, anno 955, p. 623 Archiviato il 17 agosto 2015 in Internet Archive.
  24. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus XIII: Annales Necrologici Fuldenses, anno 955, p. 198 Archiviato il 17 agosto 2015 in Internet Archive.
  25. ^ Tietmaro, Libro II, 40, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 60, ISBN 978-8833390857.
  26. ^ Tietmaro di Merseburgo, Libro II, 40, in Piero Bugiani (a cura di), Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 183, ISBN 978-88-99959-29-6.
  27. ^ Austin Lane Poole, Ottone II e Ottone III', p. 112
  28. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus III: Widukindi Res Gestæ Saxonicæ II, par. 36, p. 447 Archiviato il 16 agosto 2015 in Internet Archive.
  29. ^ (LA) Thietmari Merseburgensis episcopi chronicon, liber IV, par. 20, p. 154 Archiviato il 10 maggio 2009 in Internet Archive.
  30. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus III: Widukindi Res Gestæ Saxonicæ III, par. 44, p. 458 Archiviato il 17 agosto 2015 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) WIKING; Timothy Reuter, Germany in the Early Middle Ages, 800-1056[collegamento interrotto].
  • C.W. Previté-Orton, L'Italia nel X secolo, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 662–701
  • Austin Lane Poole, Germania: Enrico I e Ottone il Grande, in «Storia del mondo medievale», vol. IV, 1999, pp. 84–111
  • Austin Lane Poole, Ottone II e Ottone III, in «Storia del mondo medievale», vol. IV, 1999, pp. 112–125

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) GERMANY - HEINRICH, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 22 luglio 2015.
  • (EN) Dukes of Lotharingia - HEINRICH, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 22 luglio 2015.
  • (EN) Bavaria Dukes - HEINRICH, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 22 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2008).
  • (EN) Liudolfing - Heinrich I, su genealogy.euweb.cz, Genealogy. URL consultato il 22 luglio 2015.
Predecessore Duca di Baviera Successore
Bertoldo 947-955 Enrico II
Predecessore Duca di Lotaringia Successore
Gilberto 939-940 Ottone
Predecessore Margravio di Verona Successore
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