Erica

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Erica
Erica arborea
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Ericales
Famiglia Ericaceae
Sottofamiglia Ericoideae
Tribù Ericeae
Genere Erica
Tourn. ex L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Ericales
Famiglia Ericaceae
Genere Erica
Specie
Fiori di erica

Erica L. è un genere della famiglia delle Ericacee, comprendente oltre 800 specie sempreverdi a portamento arbustivo.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Erica assegnato da Linneo, deriva dal latino erīcē[2], una pianta descritta da Plinio, a sua volta adattamento di un'antica parola in greco antico ἐρείκη?, eréikē,[3] usata da Eschilo e Teocrito e imparentata con l'antico irlandese froech, con il lettone virši e il lituano virži[4].

Nonostante la similitudine, il nome Erica non deriva direttamente dalla pianta (il cui appellativo è d'origine greco-latina) bensì dal nome scandinavo Erik (antico Eirikr; femminile Erika), sebbene in Italia e nei Paesi di lingua tedesca (dov'è frequente la forma maschile Erich) sia stato promosso dall'erronea associazione con il nome della pianta[5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte delle specie è rappresentata da arbusti frutici o suffrutici alti da 20 cm a 1,5 m. Le specie più alte sono Erica arborea ed Erica scoparia che possono raggiungere anche 6–7 m. Tutte le specie sono sempreverdi con foglie piccole ed aghifoglia lunghe 2–15 mm.

La produzione di fiori è in genere abbondante e per questo le piante di Erica sono coltivate come ornamentali. I semi sono molto piccoli e in alcune specie possono rimanere sul suolo per decenni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Molte specie sono endemiche del Sudafrica e si trovano nel fynbos, la landa tipica della Regione floristica del Capo. Il genere è presente anche in altre parti dell'Africa, in Europa (in particolar modo della regione atlantica), in Turchia, in Medio Oriente e nella penisola arabica[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Specie di Erica.

IL genere comprende oltre 800 specie[1], fra cui:

Il genere Calluna che comprende attualmente una sola specie (Calluna vulgaris), faceva parte del genere ma è stato separato; si distingue dal genere Erica perché ha foglie più piccole (inferiori a 2–3 mm) e la corolla e il calice divisi in quattro parti (tetramero e non pentamero come Erica). Spesso comunque le due piante vengono confuse: infatti il brugo a volte è chiamato anche falsa erica, o erica selvatica. Spesso viene confusa con l'erica carnea, che è molto simile come portamento, dimensione e colore.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le specie di Erica sono piante mellifere, bottinate dalle api; si può ottenere un buon miele monoflorale[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Erica, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 2 novembre 2023.
  2. ^ Luigi Castiglioni e Scevola Mariotti, Vocabolario della lingua latina, 2ª ed., Torino, Loescher, 1990 [1966].
  3. ^ (EN) David Gledhill, The Names of Plants, Cambridge, Cambridge University Press, 2008, p. 92, ISBN 978-0-511-47855-0.
  4. ^ Franco Montanari, Vocabolario della lingua greca, Torino, Loescher, 1995.
  5. ^ Emidio De Felice, Dizionario dei nomi italiani, 3ª ed., Milano, Mondadori, 1995 [1986], p. 149, ISBN 88-04-36048-8.
  6. ^ Erica: Consigli, Coltivazione e Cura, in L'eden di Fiori e Piante, 27 giugno 2017. URL consultato il 30 giugno 2017.

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