Erli

Erli
comune
Erli – Stemma
Erli – Bandiera
Erli – Veduta
Erli – Veduta
Panorama di Erli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoSergio Bruno (lista civica "Per Erli") dal 27-5-2019
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°08′14.18″N 8°06′14.75″E / 44.137272°N 8.104097°E44.137272; 8.104097 (Erli)
Altitudine287 m s.l.m.
Superficie16,73 km²
Abitanti206[2] (31-5-2022)
Densità12,31 ab./km²
FrazioniBassi[1], Berrioli, Gazzo
Comuni confinantiCastelbianco, Castelvecchio di Rocca Barbena, Garessio (CN), Nasino, Zuccarello
Altre informazioni
Cod. postale17030
Prefisso0182
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009028
Cod. catastaleD424
TargaSV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona D, 1 983 GG[4]
Nome abitantierlesi
Patronosanta Caterina d'Alessandria
Giorno festivo25 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Erli
Erli
Erli – Mappa
Erli – Mappa
Posizione del comune di Erli nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Èrli (Èrli in ligure[5]) è un comune italiano di 206 abitanti[2] della provincia di Savona in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Erli è posizionato nell'alta valle del torrente Neva, sulla sponda sinistra e alla confluenza con il rio Vernea. Confinante con il Piemonte e con la provincia di Cuneo, il borgo è posto lungo l'antico percorso della via del sale che dalla costa ligure, valicando il colle San Bernardo (957 m s.l.m.), giungeva a Garessio in terra piemontese. Verso sud la costiera montuosa del Monte Alpe divide il comune di Erli da quello di Castelbianco e dalla vallata del Pennavaire.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antica meridiana in una casa del centro storico di Erli

Le prime testimonianze accertate dei primi insediamenti umani risalgono all'epoca romana come punto di scambio dei cavalli lungo la via del sale[6]. Tra i vari reperti romani vi è la necropoli di Cascina d'Aglio[7], risalente al I secolo[6], ora compresa nel territorio comunale di Castelvecchio di Rocca Barbena, ma facilmente raggiungibile da Erli.

Comunemente, si fa risalire[6] il nome Erli dalla popolazione d'origine barbarica degli Eruli, risalenti alla fine dell'Impero Romano d'Occidente.

Dai vari studi sui primi toponimi locali, ad esempio i cognomi del borgo (Negri, Caffari, Caffa, Falco, Berriolo, ecc.), risultano quasi certamente le origini saracene di alcuni abitanti nell'Alto Medioevo[6], periodo nel quale il borgo fu assoggettato al Contado di Albenga[7]. Inserito dalla metà del X secolo[7] nella marca degli Arduinici passò tra i possedimenti dei marchesi Clavesana dal XII secolo[7] e fino al XIV secolo[7].

Per via matrimoniale prima, nel 1326[7], e con un'acquisizione diretta poi questa zona della val Neva tra Erli e Castelvecchio di Rocca Barbena rientrò dal 1335[7] nelle proprietà feudali dei marchesi Del Carretto che lo assoggettarono, dal 1397[7], nel marchesato di Zuccarello.

Successivo possedimento del Ducato di Savoia[7], Erli divenne dal 2 maggio 1624[7] parte integrante della Repubblica di Genova, dopo l'acquisto per via diplomatica dei tre quarti dello stesso marchesato zuccarellese[7], e rimase sotto le sue dipendenze fino alla dominazione napoleonica di fine Settecento. Nel novembre del 1795[6] pure il territorio erlese pagò con furti e danneggiamenti i fatti d'armi che videro contrapposti l'esercito francese e le truppe austro-sarde nella correlata battaglia di Loano.

Con la dominazione francese il territorio di Erli rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, capoluogo Zuccarello, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Albenga del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nel secondo conflitto bellico faceva parte del gruppo fascista Francesco Briatore di Erli, conosciuto per aver realizzato una rete di informatori e di sezioni in tutti i paesi vicini. Per il suo comportamento venne minacciato più volte ma non volle lasciare il paese, sicuro di essere protetto da diversi militari fascisti e tedeschi presenti. Ma dopo l'eccidio dei Barchi, dove persero la vita cinque partigiani per colpa di una spia fascista, Salvatore Abate, la sera del 24 giugno del 1944 i partigiani, comandati da Martinengo tra i quali Cimitero, circondarono il paese e le forze fasciste e tedesche presenti fuggirono verso Zuccarello lasciando solo Briatore a combattere, dopo poco venne colpito a morte. A lui venne intitolata la XXXIV compagnia brigata nera savonese Francesco Briatore con i colori giallo e lilla che erano i suoi preferiti. I tedeschi tornarono, ma a metà luglio un blindato si ruppe mentre transitava per il Paese, i ribelli saccheggiarono le armi, trovando una parabellum e altre semiautomatiche; i tedeschi attaccarono i ribelli con un mortaio che fece un morto tra i partigiani e il ferimento di Gapon. I partigiani eliminarono i proprietari dell'osteria Caffa accusati di essere dell'idea di Briatore ma soprattutto di aver denunciato qualcuno che avrebbe parlato troppo con due bicchieri di vino in più Gapon lì arrestò e dopo un breve processo la squadra di Stalin li condannò con Francesco Calvi (Peusin) che scavò la fossa. I tedeschi attaccarono Erli e l'11 luglio 1944 uccisero Francesco Angelo e Matilde Berriolo. In questi giorni il ventenne Oreste Basso entrò tra i ribelli come staffetta o collaboratore, per la quale nel post-guerra ricevette la qualifica di Benemerito della IV divisione Valtanaro. Erli divenne il confine tra la zona a mare occupata dai tedeschi e l'alta Valtanaro, Garessio compreso, che erano state liberate dall'occupatore. Il 25 luglio 1944 da Erli partirono le truppe tedesche per riconquistare Garessio, ma i partigiani non vollero combattere, anche se tuttavia nelle vendette naziste morirono nove persone.[8]

Epoca contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008[9], fino al 2011 della Comunità montana Ponente Savonese.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'oro, alla croce di rosso; al capo d'azzurro, caricato di dodici stelle (5) d'oro, poste in cerchio. Ornamenti esteriori da Comune.[10]»

Gonfalone

«Drappo troncato di rosso e di azzurro…[10]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 15 giugno 1968.[11]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Santa Caterina d'Alessandria a Erli

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di Santa Caterina d'Alessandria nel centro storico di Erli. Eretta intorno al 1583, divenne sede parrocchiale ereditando il titolo e i sacramenti dalla già esistente pieve di San Martino. Di pregio il piccolo campanile tardo gotico e la cassa processionale della Santissima Trinità datata al 1796.
  • Pieve di San Martino di Tours presso il cimitero erlese. Risalente all'XI secolo, al suo interno presenta affreschi su due strati sovrapposti, attribuiti a Segurano Cigna.
  • Oratorio di San Giovanni Battista nei pressi della parrocchiale.
  • Cappella della Madonna della Neve in borgata Negri.
  • Cappella di San Bernardo in frazione Berrioli.
  • Cappella dei Santi Cosma e Damiano in borgata Bassi.
  • Cappella di Sant'Anna e Santa Rita in borgata Gazzo.
  • Cappella della Madonna della Guardia in borgata Praetto.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Dall'estate del 2014 è stata avviata una campagna di scavi archeologici presso la grotta di Arma Veirana, un sito dove in questi anni i ricercatori - provenienti anche da Germania, Canada e Stati Uniti d'America - hanno rinvenuto tracce e oggetti risalenti agli ultimi uomini di Neanderthal e ai primissimi uomini moderni.

Nel luglio 2018, inoltre, gli scavi hanno riportato alla luce presso una piccola tomba a capanna della grotta quelli che a un primo studio sono stati identificati come i resti umani di bambino (o di sesso femminile) dell'età di circa tre mesi di vita. Nel particolare sono stati rinvenuti i resti di una manina, di una tibia, di una mandibola e un piccolo cranio che risulta schiacciato. La sepoltura, corredata da piccoli manufatti in conchiglia, potrebbe essere avvenuta alla fine del Paleolitico superiore. Lo scavo e lo studio del sito è tuttora in corso da parte, per quanto riguarda la ricerca italiana, dell'Università di Genova[12].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Erli sono 20[14].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Oltre al borgo del capoluogo, comprende le tre frazioni di Bassi[1], Berrioli e Gazzo per una superficie territoriale di 16,73 km².

Confina a nord con i comuni di Bardineto e Castelvecchio di Rocca Barbena, a sud con Zuccarello, a ovest con Garessio (CN), Nasino e Castelbianco.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Scorcio del campanile della parrocchiale di Erli

La sua economia si basa principalmente sull'attività agricola e dei suoi prodotti naturali. Di pregio è la raccolta e produzione di olive, frutta, ortaggi, castagne e funghi. Dalla coltivazione dell'uva, si ricava il noto vino Pigato.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Erli è attraversato dalla strada statale 582 del Colle di San Bernardo che permette il collegamento stradale con il comune piemontese di Garessio, a nord, e a sud con Castelvecchio di Rocca Barbena e Albenga

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
16 settembre 1986 9 giugno 1990 Andrea Repetto Democrazia Cristiana Sindaco
9 giugno 1990 15 settembre 1992 Candido Carretto lista civica Sindaco [15]
29 ottobre 1992 24 aprile 1995 Angelo Salvatico lista civica Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Luciano Berriolo lista civica Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Angelo Salvatico Indipendente Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Candido Carretto lista civica Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Candido Carretto lista civica Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Candido Carretto Per Erli
(lista civica)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Sergio Bruno Per Erli
(lista civica)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Provincia di Savona, tra il verde e il blu. Insieme facile, su insiemefacile.provincia.savona.it. URL consultato l'11 agosto 2015.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  6. ^ a b c d e Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.
  7. ^ a b c d e f g h i j k Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 17 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  8. ^ Ferruccio Iebole e Pino Fragalà, Lo chiamavano Cimitero, Albenga, Scripsi, tracce d'autore, 2020.
  9. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  10. ^ a b Erli, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  11. ^ Erli, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 6 maggio 2023.
  12. ^ Erli, lo scheletro di un bimbo di 11mila anni fa racconta la preistoria, su ilsecoloxix.it. URL consultato il 13 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2018).
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 22 agosto 2021.
  15. ^ Si dimette dalla carica amministrativa

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ernesto Ghione, Erli, testimonianze tra storia e leggenda, Edizione La Gazzetta Ligure, Ovada 1986

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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