Eugen Napoleon Neureuther

Eugen Napoleon Neureuther, 1850

Eugen Napoleon Neureuther (Monaco di Baviera, 13 gennaio 1806Monaco di Baviera, 23 marzo 1882) è stato un pittore, disegnatore e litografo tedesco, considerato il principale esponente dell'arte tardo-romantica tedesca[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le arti fiorenti a Monaco (1861), Schackgalerie
La consegna dello stemma dell'artista ad Albrecht Dürer dall'Imperatore Massimiliano I d'Asburgo (1841)

Scolaro del padre Ludwig, Eugen Napoleon Neureuther studiò all'Accademia di Monaco sotto la guida di Wilhelm von Kobell e successivamente collaborò con Peter von Cornelius nei dipinti della Gliptoteca a Monaco,[2][3] dopo di che soggiornò a Parigi (1830), dove le sue illustrazioni delle scene della rivoluzione di luglio apparvero sotto il titolo Suvenir du 27, 28, 29 juillet (1831),[4] e a Roma (1836-1837).[5][2][3]

Veduta del Pincio, 1836-1837. Museo nazionale di Stoccolma. Si notano in primo piano il Palazzo Gabrielli-Mignanelli, ed in secondo piano il Palazzetto Zuccari ed i campanili della Trinità dei Monti

Dopo il suo ritorno in patria pubblicò Disegni marginali ai poeti bavaresi (1832-1835).[4]

Fu direttore artistico (1847-1856) della Manifattura di porcellane di Nymphenburg,[2][3]e la sua migliore incisione è forse il grande piatto di Dornröschen (1839);[4] insegnò (1868-1876) nella scuola delle arti applicate di Monaco.[5]

Come pittore, si può ricordare La figlia del pastore di Taubenhain, nella Alte Pinakothek.[4]

Più che per le sue qualità nella pittura, e la Schackgalerie di Monaco espone numerosi ritratti, paesaggi e scene di genere, Neureuther diventò celebre soprattutto perché fu il più notevole esponente dell'illustrazione romantica tedesca[3] (illustrò il Götz von Berlichingen di Goethe, il Cid di Herder, ecc.),[5]ispirato da un'opera del Rinascimento tedesco, i disegni di Albrecht Dürer dal libro di preghiere dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo.[1]

Tutto il suo lavoro si distinse per il grande fascino decorativo e per la purezza e la nobiltà della linea.[4]I disegni di Neureuther in stile storicistico si ispirano a temi e ornamenti gotici e l'arabesco costituì il loro elemento estetico fondamentale.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (DE) Eugen Napoleon Neureuther, su kettererkunst.de. URL consultato l'11 aprile 2019.
  2. ^ a b c d (EN) Eugen Napoleon Neureuther, su nymphenburg.com. URL consultato l'11 aprile 2019.
  3. ^ a b c d Eugen Napoleon Neureuther, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 271.
  4. ^ a b c d e (EN) Elementi per Eugen Napoleon Neureuther, su europeana.eu. URL consultato l'11 aprile 2019.
  5. ^ a b c Eugen Napoleon Neureuther, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'11 aprile 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Juliana Bauer, Eugen Napoleon Neureuther. Ssein Schaffen in der Königlich Bayerischen Porzellanmanufaktur Nymphenburg, 1848-1856. Nymphenburger Porzellan im Stilpluralismus von Historismus und Industriekunst, Friburgo, 2006.
  • (DE) Angelika Burger, Neureuther, Eugen Napoleon, in Neue Deutsche Biographie (NDB), XIX, Berlino, Duncker & Humblot, 1999, p. 182.
  • (EN) John Ittmann, Eugen Napoleon Neureuther (1806–1882), in The enchanted world of German romantic prints, 1770–1850, Filadelfia, 2017.
  • (DE) Horst Ludwig, Eugen Napoleon Neureuther und die Illustrationsgrotteske. Ein Beitrag zum "genus humile" im Biedermeier, Monaco di Baviera, 1971.
  • (DE) Friedrich Pecht, Neureuther, Eugen, in Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), XXIII, Lipsia, Duncker & Humblot, 1886, pp. 552–554.
  • (DE) Neureuther, Eugen Napoleon, in Meyers Konversations-Lexikon, XIV, Lipsia, 1908.
  • (DE) Jutta Reinisch, Poesie der Poesie : die Randzeichnung des 19. Jahrhunderts seit Runge und Neureuther zwischen Arabeske und Groteske, Monaco di Baviera, Scaneg, 2013.
  • (DE) Maximilian Josef Schuberth, Eugen Napoleon Neureuthers Leben und graphisches Werk ein Beitrag zur Geschichte der Romantischen Bildkunst, Monaco di Baviera, Druck von Kastner & Callwey, 1926.

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