Farone di Meaux

San Farone

Vescovo

 
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza28 ottobre

Farone (... – ...; fl. 629-670) è stato un vescovo francese di Meaux. La memoria di san Farone è nei martirologi dalla metà del IX secolo.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Cagnerico, conte di Meaux e di Champigny in Borgogna, maestro di palazzo dei re merovingi Teodeberto II e Teodorico II, e di Leodegonda. Nacque nel castello di Champigny, vicino al villaggio di Pipimisicum (oggi Poincy), fra le città di Champigny e Meaux.

Egli ebbe due fratelli che divennero anche loro santi: Fara (o Borgundofara), fondatrice e prima badessa dell'Abbazia di Faremoutiers; Cagnoaldo, monaco dell'Abbazia di Luxeuil, poi priore con la sorella Fara nel monastero doppio di Faremoutiers e divenne vescovo di Laon. Ebbe anche una sorella, Agnetrude, ed un altro fratello di nome Agnulfo, cancelliere del re Dagoberto I.

Il suo nome appare un documento del 629, quando era referendario del re di Neustria Dagoberto; nel 638 era già vescovo di Meaux, perché in quell'anno concesse un privilegio alla chiesa di Rebais. Il suo episcopato fu piuttosto lungo: gli ultimi documenti sottoscritti da Farone in qualità di vescovo risalgono, infatti, agli anni sessanta del VII secolo.[1]

Secondo una notizia riportata da Beda il Venerabile, nel 669 Farone accolse a Meaux il vescovo di Canterbury, Teodoro.[1] Ildegario, suo successore, nell'869 scrisse una Vita Faronis, ampiamente leggendaria.[2]

Secondo Ildegario, fu sepolto nell'abbazia di Saint-Croix, dedicata poi a san Farone.[1]

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 28 ottobre.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Henri Platelle, BSS, vol. V (1964), col. 468.
  2. ^ Ildegario, Vita Faronis, BHL, vol. I, p. 425, n. 2825.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
  • Giona di Bobbio, La vita di San Colombano, Bobbio, VII secolo.
  • Dio è corazza dei forti. Testi del cristianesimo celtico (VI-X sec.), Ed. Il Cerchio, Rimini, 1998.
  • Macnamara, Jo Ann, Halborg, John E. & Whatley, E. Gordon, Sainted Women of the Dark Ages, Duke University Press, 1992. ISBN 0-8223-1200-X
  • (FR) Régine Pernoud, Les Saints au Moyen Âge - La sainteté d'hier est-elle pour aujourd'hui?, Plon, Paris, 1984
  • (FR) Pierre Riché, Dictionnaire des Francs: Les temps Mérovingiens, Éditions Bartillat, 1996. ISBN 2-84100-008-7
  • (FR) P. Brodard et J. Taupin, Sainte-Aubierge : notice historique, Éditions Abit (Coulommiers), 1936.
  • (FR) Eugène de Fontaine de Resbecq, Histoire de Faremoutiers, Éditions Res universis, 1991. ISBN 2-87760-669-4
  • Archivum Bobiense, Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008), Bobbio

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