Vulpes zerda

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Fennec
Esemplare di Vulpes zerda in cattivita allo zoo di Norfolk, Virginia
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Carnivora
Famiglia Canidae
Genere Vulpes
Specie V. zerda
Nomenclatura binomiale
Vulpes zerda
Zimmermann, 1780
Sinonimi

Fennecus zerda

Areale

Il fennec (Vulpes zerda, Zimmermann, 1780) noto anche come volpe del deserto (raramente fenneco[2] o megaloto[3][4]) è una piccola volpe che abita nell'entroterra desertico del Nordafrica. Anche se alcuni studiosi ritengono si tratti dell'unica specie facente parte di un genere a sé stante (Fennecus), molti ritengono appartenga al genere Vulpes.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il fennec è il più piccolo canide del mondo: il suo peso si aggira intorno a 1 kg. In media è alto 20 cm e lungo circa 30 cm, la coda è lunga 25 cm.

Le lunghe orecchie, che possono raggiungere 15 cm, servono per disperdere il calore e gli offrono un ottimo udito. Il pelo respinge la luce del sole di giorno grazie al colore e conserva calore durante la notte; inoltre gli permette di mimetizzarsi perfettamente nel deserto. Le zampe nella parte inferiore sono coperte da un pelo molto spesso che le protegge dal calore della sabbia.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È un mammifero notturno. Scava estese e profonde tane sotterranee, nei cunicoli delle quali si nasconde durante il giorno per ripararsi dal sole.[5] Vive in branchi di 10-12 individui.[5] Di notte caccia roditori, insetti (soprattutto locuste), uccelli, lucertole e altri piccoli rettili[3]. Mangia anche le uova. Ricava l'acqua di cui necessita dalle sue prede, ma occasionalmente può nutrirsi di bacche e foglie, ricche di liquidi.

È un animale estremamente curioso e intelligente. Per questa sua caratteristica e per l'abitudine di scomparire di colpo in una delle sue lunghe gallerie sotto la sabbia non appena si sente osservato, i nomadi lo chiamano "folletto del deserto".

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

In primavera, dopo circa 50 giorni di gestazione, la femmina dà alla luce da 2 a 5 piccoli[3][5], i quali, nel primo mese di vita, si nutrono esclusivamente del latte materno.

Addomesticamento[modifica | modifica wikitesto]

I fennec costituiscono l'unica varietà di volpe che si può veramente ritenere parzialmente addomesticabile. Possono essere allevati come cani, ma riescono a scappare molto facilmente. Sono abili scavatori: nel caso si volesse allevare un fennec, bisognerebbe ricorrere a reti ben conficcate nel terreno.

I fennec addomesticati si dimostrano piuttosto socievoli, anche con gli estranei. Estremamente attivi, possono persino rendere esausti gli altri animali domestici a causa della loro vivacità.[senza fonte]

In molti paesi è illegale possedere un fennec. Come tutti i canidi del genere Vulpes, in Italia è inserito sin dal 1996 nel decreto nº232 del Ministero dell'Ambiente che vieta la detenzione di animali pericolosi[6].

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che il termine "fennec" derivi dalla parola araba فنك fanak, equivalente alla parola "volpe". "Zerda" è invece una parola greca che significa "asciutto", riferita all'habitat naturale di questo animale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Vulpes zerda, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ fenneco, su dizionario-italiano.it. URL consultato il 25 maggio 2022.
  3. ^ a b c fennec, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ megaloto, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  5. ^ a b c Alessandro Minelli, Il grande dizionario illustrato degli animali, Firenze, Edizioni primavera, 1992, p. 161, ISBN 8809452445.
  6. ^ Elenco delle specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica e di cui è proibita la detenzione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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