Ferdinando Castagnoli

Ferdinando Castagnoli (Prato, 18 giugno 1917Marina di Pietrasanta, 28 luglio 1988) è stato un archeologo e topografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo di Giuseppe Lugli, insegnò all'Università La Sapienza di Roma, dove si era laureato.

Il suo lavoro sul campo portò alla scoperta del Santuario latino di Lavinium (l'odierna Pratica di Mare) e dei suoi tredici altari, rinvenuti nel 1959. Nello stesso sito si trova anche il cosiddetto heroon di Enea.

Nel 1985 l'Accademia dei Lincei gli conferì il Premio Feltrinelli per l'Archeologia.[1]

Tra i suoi allievi c'è stato Adriano La Regina, ex soprintendente archeologico di Roma. Dal 1966 diresse il progetto Forma Italiae.

Fu amico e collega di Lucos Cozza.

Era sposato con Alda Manghi, famosa traduttrice di Hans Christian Andersen.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Ippodamo da Mileto e l'Urbanistica a pianta ortogonale, (Roma 1956)
  • Topografia e urbanistica di Roma (Bologna 1958)
  • Topografia di Roma antica (Enciclopedia classica, sez. 3. 10, Torino 1957; 2d rev. ed., Torino 1980
  • "La leggenda di Enea nel Lazio," Studi Romani 30 (1982): 1-15.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "2,500-Year-Old Altars Found Near Rome; Believed to Be Part of Lost Sanctuary of Lavinium ITALY UNEARTHS ANCIENT ALTARS"
  • By PAUL HOFMANN; The New York Times May 13, 1959. p. 1.
  • Necrologio riportato in Vergilius 34

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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