Filippo Vassalli

Filippo Vassalli

Filippo Vassalli (Roma, 7 settembre 1885Roma, 16 maggio 1955) è stato un giurista italiano, conosciuto per il ruolo avuto nella stesura del codice civile italiano del 1942. Civilista, fu padre di Giuliano nonché nonno paterno di Francesco Vassalli e nonno materno di Filippo Chiomenti, che hanno seguito le sue orme.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Telemaco Vassalli e Adele Giovacchini, dopo aver concluso gli studi classici a Firenze[1] si iscrive alla Regia Università degli Studi di Siena, dove si laurea in giurisprudenza il 3 luglio 1907 con pieni voti e lode,[2] con una tesi sul concetto e la natura del fisco.[1]

Negli anni venti ha fondato a Roma lo Studio Legale Vassalli, tuttora attivo.[3]

Dal 1928 al 1942 ha coordinato - presiedendone le commissioni e molte delle sottocommissioni istruttorie - i lavori preparatori del codice civile italiano del 1942,[4] in gran parte tuttora in vigore;[5] peraltro, ha redatto di suo pugno intere parti dello stesso codice (ad esempio, quelle sulla proprietà tuttora in vigore), avvalendosi della collaborazione dell'allievo Rosario Nicolò.

Dopo aver insegnato diritto romano alle università di Camerino, Perugia e Cagliari, è stato professore di diritto civile a Genova, Torino[1][2] e infine, nel 1930 viene trasferito presso la facoltà di Giurisprudenza dell'università "La Sapienza" di Roma, di cui fu anche preside dal 1944 fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1955, all'età di 69 anni.[2] È stato anche Presidente della Commissione Centrale Forense e Giudice dell'Alta Corte per la regione siciliana.[2]

Ha diretto il Trattato di Diritto Civile Italiano, che prende il nome da lui.

Ha lasciato una testimonianza preziosa dell'attività di codificazione, comprensiva degli epistolari con i ministri guardasigilli, con i funzionari ministeriali, con i membri delle commissioni, eccetera, materiale che è stato riordinato in un apposito catalogo pubblicato nel 2000[6]. A Roma, nella sede della Biblioteca del Senato in piazza della Minerva, si trova una sala a lui intitolata, dove si conserva una raccolta di opere di diritto comune e canonico, di epoca compresa fra il XVI e XIX secolo, donata dal figlio Giuliano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Laura Cogoni - Eleonora Todde, Filippo Vassalli, su Archivio storico - Università degli studi di Cagliari. URL consultato il 7 agosto 2023.
  2. ^ a b c d Giovanni Chiodi, Vassalli Filippo - Il contributo italiano alla storia del pensiero, su Treccani. URL consultato il 7 agosto 2023.
  3. ^ PV & PARTNERS, https://pv-vassalli.it/studio/. URL consultato l'8 agosto 2023.
  4. ^ Ferri, Giovanni B., Maestri del Novecento : Filippo Vassalli : Codice civile e categorie concettuali, Ritorno al diritto : i valori della convivenza. Fascicolo 7, 2008 (Milano : Franco Angeli, 2008).
  5. ^ G. Chiodi, Vassalli, Filippo, in Il contributo italiano alla storia del pensiero - Diritto, Enciclopedia Italiana, Ottava appendice, Roma, Treccani, 2012, 563 ss.
  6. ^ [1]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto De Ruggiero – Salvatore Riccobono – Filippo Vassalli: Lezioni. Scuola di Diritto Romano e Diritti Orientali 1930 – 1932 raccolte da Károly Visky. In appendice Il Cristianesimo e il regolamento del divorzio nel diritto delle Novelle (Tesi di Diploma 1932 di Károly Visky) (A cura di G. Hamza, Introduzione di O. Diliberto, Trascrizione e note al testo di L. Migliardi Zingale), In: Pubblicazioni del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Università degli Studi di Roma „La Sapienza”. Jovene Editore, Napoli, 2015. 161 p.
  • Gabor Hamza: Entstehung und Entwicklung der modernen Privatrechtsordnungen und die römischrechtliche Tradition, ELTE Eötvös Kiadó, Budapest, 2009. 309-311. p.
  • Gabor Hamza: Origine e sviluppo degli ordinamenti giusprivatistici moderni in base alla tradizione del diritto romano, Andavira Editore, Santiago de Compostela, 2013. 286-287. p.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN32076035 · ISNI (EN0000 0000 8111 1829 · SBN CFIV007791 · BAV 495/99781 · LCCN (ENnr94012003 · GND (DE123159180 · BNE (ESXX1556434 (data) · BNF (FRcb12368521g (data) · J9U (ENHE987007339885305171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr94012003