Finale della CONCACAF Gold Cup 2015

Voce principale: CONCACAF Gold Cup 2015.
Finale della CONCACAF Gold Cup 2015
Il Lincoln Financial Field a Filadelfia, luogo della finale
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneCONCACAF Gold Cup 2015
Data26 luglio 2015
CittàFiladelfia
ImpiantoLincoln Financial Field
Spettatori68 930
Dettagli dell'incontro
Bandiera della Giamaica Giamaica Bandiera del Messico Messico
1 3
ArbitroBandiera di El Salvador Joel Aguilar
Successione
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La finale della CONCACAF Gold Cup 2015 si disputò il 26 luglio 2015 al Lincoln Financial Field a Filadelfia tra le nazionali di Messico e Giamaica, quest'ultima alla sua prima finale della Gold Cup. La finale fu vinta 3-1 dal Messico, che si portò così a casa il suo decimo trofeo nella massima competizione tra squadre nazionali maggiori maschili nord e centroamericane.

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Finali (o spareggi) disputate in precedenza[1]
(il grassetto indica la vittoria)
Bandiera del Messico Messico 7 (1993, 1996, 1998, 2003, 2007, 2009, 2011)
Bandiera della Giamaica Giamaica Nessuna partecipazione

Cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Giamaica[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ai giamaicani, nel gruppo B dove essi furono sorteggiati si trovavano anche Canada, Costa Rica ed El Salvador. La prima partita del girone si svolse l'8 luglio a Carson, in California, e vide i giamaicani andare in vantaggio con Garath McCleary al 12°, salvo poi venire ribaltata dai costaricani Roy Miller e David Ramírez, due gol in cinque minuti; nella ripresa, il pareggio avvenne al secondo minuto con Jobi McAnuff, l'ultimo gol del 2-2. Tre giorni dopo, la Giamaica sfidarono il Canada a Houston e lo sconfissero 1-0 con il gol di Rodolph Austin nei minuti di recupero della ripresa. Con ottime speranze di qualificazione, la Giamaica giocò la terza e ultima partita del girone, che si svolse a Toronto il 14 luglio contro i salvadoregni: lì, vinse di nuovo 1-0, stavolta con gol di McCleary, e si qualificò così ai quarti come prima del girone, seguita dalla Costa Rica che se l'era cavata con ben tre pareggi (oltre a quello con la Giamaica, vi erano infatti l'1-1 contro El Salvador e lo 0-0 contro il Canada).

L'avversario della Gamaica ai quarti fu l'Haiti, secondo nel girone A: la partita si svolse il 18 luglio a Baltimora, e i giamaicani riuscirono a trionfare con Giles Barnes, che segnò a soli sette minuti dal fischio d'inizio. Quattro giorni dopo, ad Atlanta fu la volta degli Stati Uniti, che avevano stracciato Cuba ai quarti per 6-0. Alla mezz'ora, Mattocks segnò il gol del vantaggio caraibico, e cinque minuti dopo seguì il connazionale Barnes; al secondo minuto della ripresa, lo statunitense Bradley segnò il gol della bandierina, fissando il punteggio sul 2-1 che portò la selezione caraibica alla prima finale della Gold Cup nella sua storia.[2]

Messico[modifica | modifica wikitesto]

Il Messico fu sorteggiato nel Gruppo C insieme a Trinidad e Tobago, Guatemala e Cuba. La prima partita contro quest'ultima a Chicago finì con un incredibile 6-0 (tripletta di Oribe Peralta, e gol di Carlos Vela, Andrés Guardado e Giovani dos Santos). La partita di tre giorni dopo a Glendale contro il Guatemala finì invece a reti bianche, comunque una garanzia di qualificazione alla fase finale. Il 15 luglio, a Charlotte si disputò l'ultima partita dei gironi contro il Trinidad e Tobago: Paul Aguilar concluse al 31° e portò il vantaggio al Tricolor, e raddoppiato da Vela alla ripresa, ma la doppietta di Keron Cummings e la rete di Kenwyne Jones ribaltò la partita a favore dei Soca Warriors; nelle battute finali, Guardado riportò la partita in parità e al 90° Jones combinò un autogol che riportò gli Aztecas in vantaggio, ma al terzo minuto di recupero Yohance Marshall segnò il gol del rocambolesco 4-4. Con questo pareggio, i Soca Warriors si classificarono primi (in virtù del 3-1 contro il Guatemala e del 2-0 contro Cuba), seguiti dagli Aztecas e dai Leoni dei Caraibi che era Cuba in qualità di una delle due migliori terze classificate.

La fase ad eliminazione diretta iniziò davvero in salita: ai quarti, il Messico affrontò la Costa Rica, seconda nel gruppo B dietro alla sorprendente Giamaica. I tempi regolamentari finirono a reti bianche, e la situazione si sbloccò solo ai minuti di recupero del secondo tempo supplementare, quando Guardado trasformò il rigore della vittoria all'ultimo minuto. Alle semifinali, gli Aztecas se la vide con il Panama, che aveva battuto i Soca Warriors ai rigori la scorsa partita. Al 57°, Román Torres portò i Canaleros in vantaggio e accese le loro speranze per una terza finale, ma all'ultimo minuto dei numerosi minuti di recupero della ripresa Guardado fu di nuovo l'eroe del giorno per il Messico, in quanto ottenne un rigore che trasformò nel gol dell'1-1; ai conseguenti supplementari, sul finire del primo tempo Guardado ottenne un secondo rigore, che si trasformò nel 2-1 per il Tricolor.[3] Al triplice fischio finale, i messicani poterono festeggiare l'accesso alla loro ottava finale nella Gold Cup, mentre i panamensi dovettero accontentarsi di una finale del terzo posto contro gli USA, che vinsero 3-2 ai rigori dopo un 1-1 ai supplementari.

Tabella riassuntiva del percorso[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Giamaica Giamaica Turno Bandiera del Messico Messico
Avversario Risultato Fase a gironi Avversario Risultato
Bandiera della Costa Rica Costa Rica 2-2 Prima giornata Bandiera di Cuba Cuba 6-0
Bandiera del Canada Canada 1–0 Seconda giornata Bandiera del Guatemala Guatemala 0-0
Bandiera di El Salvador El Salvador 1–0 Terza giornata Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago 4-4
1ª classificata del Gruppo B
Squadra Pt G
Bandiera della Giamaica Giamaica 7 3
Bandiera della Costa Rica Costa Rica 3 3
Bandiera di El Salvador El Salvador 2 3
Bandiera del Canada Canada 2 3
Piazzamenti finali 2ª classificata del Gruppo C
Squadra Pt G
Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago 7 3
Bandiera del Messico Messico 5 3
Bandiera di Cuba Cuba 3 3
Bandiera del Guatemala Guatemala 1 3
Avversario Risultato Fase a eliminazione diretta Avversario Risultato
Bandiera di Haiti Haiti 1-0 Quarti di finale Bandiera della Costa Rica Costa Rica 1-0 (dts)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2-1 Semifinali Bandiera di Panama Panama 2–1 (dts)

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Filadelfia
26 luglio 2015, ore 19:30 UTC-4[4]
Giamaica Bandiera della Giamaica1 – 3
(0 - 1)
referto
Bandiera del Messico MessicoLincoln Financial Field (68 930 spett.)
Arbitro: Bandiera di El Salvador Joel Aguilar

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Giamaica
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Messico
Bandiera della Giamaica Giamaica (4-4-2)
GK 23 Ryan Thompson
RB 19 Adrian Mariappa Uscita al 65’ 65’
CB 3 Michael Hector
CB 4 Wes Morgan
LB 20 Kemar Lawrence
CM 22 Garath McCleary Uscita al 59’ 59’
CM 15 Je-Vaughn Watson Ammonizione al 23’ 23’Uscita al 88’ 88’
CM 17 Rodolph Austin Ammonizione al 30’ 30’
RF 10 Simon Dawkins (c) Uscita al 73’ 73’
CF 9 Giles Barnes
LF 13 Matthew Hoppe
Sostituzioni:
MF 2 Chris Humphrey Ingresso al 73’ 73’
FW 8 Michael Seaton Ingresso al 88’ 88’
FW 11 Darren Mattocks Ingresso al 59’ 59’
Allenatore:
Bandiera della Germania Winfried Schäfer
Bandiera del Messico Messico (5-3-2)
GK 13 Guillermo Ochoa
RBB 22 Paul Aguilar
CB 2 Diego Reyes Ammonizione al 34’ 34’
CB 15 Francisco Rodríguez (c)
LB 23 Oswaldo Alanís
CM 6 Miguel Layún
CM 4 Jesús Dueñas Ammonizione al 6’ 6’ Uscita al 85’ 85’
CM 16 Jonathan dos Santos
RF 17 Andrés Guardado Uscita al 61’ 61’
CF 11 Jesús Corona Uscita al 81’ 81’
LF 10 Oribe Peralta
Sostituzioni:
DF 3 Javier Orozco Ingresso al 76’ 76’
FW 5 Jorge Torres Nilo Ingresso al 106’ 106’
DF 19 Carlos Esquivel Ingresso al 106’ 106’
Allenatore:
Bandiera del Messico Miguel Herrera

Assistenti arbitrali:
Juan Zumba (El Salvador)
CJ Morgante (Stati Uniti)
Quarto ufficiale:
John Pitti (Panama)
Assistente di riserva:
Leonel Leal (Costa Rica)

Regole dell'incontro
  • due tempi regolamentari da 45 minuti ciascuno;
  • due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno in caso di parità;
  • tiri di rigore in caso di ulteriore parità; inizialmente cinque per squadra, e a oltranza fino a spareggio in caso di ulteriore parità;
  • numero massimo di 23 giocatori per squadra a referto (11 in campo e 12 come potenziali sostituti);
  • cinque sostituzioni permesse nei tempi regolamentari; una sesta permessa nei tempi supplementari.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Il Messico vinse il suo settimo trofeo Gold Cup, sui dieci vinti se si comprende anche il Campionato CONCACAF. La Giamaica dovette invece accontentarsi della sua prima partecipazione alla finale della Gold Cup; avrebbe avuto un'altra occasione nell'edizione successiva, persa stavolta contro gli Stati Uniti.

Inoltre, la vittoria finale consentì al Messico di partecipare alla CONCACAF Cup, uno spareggio tenutosi il 10 ottobre 2015, e di sfidare gli Stati Uniti vincitori della CONCACAF Gold Cup 2013, per decidere chi avrebbe rappresentato la CONCACAF nella FIFA Confederations Cup 2017.[5] La sfida sarebbe stata vinta dagli Aztecas per 3-2.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fino al 1989 la competizione si chiamava Campionato CONCACAF, e trattava una serie di gironi all'italiana che finiva con un girone finale. A partire da quell'anno, la vittoria finale della competizione si sarebbe decisa tramite un torneo a eliminazione diretta, culminante con una finale per il primo posto.
  2. ^ (EN) USA crash out of Gold Cup as Jamaica upset the odds to reach first final, in Guardian, 22 luglio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015.
  3. ^ (EN) Mexico's Guardado keeps calm from the spot as Panama rage at 'stolen goal', in Guardian, 22 luglio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015.
  4. ^ Il calcio d'inizio fu rinviato per mezz'ora, e la partita iniziò alle 20:00.
  5. ^ (EN) USA national team to play in 2017 Confederations Cup playoff match after semifinal loss to Jamaica, in Mlsoccer.com, 22 luglio 2015. URL consultato il 23 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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