Fortezza (Italia)

Fortezza
comune
(IT) Fortezza
(DE) Franzensfeste
Fortezza – Stemma
Fortezza – Veduta
Fortezza – Veduta
Panoramica sul paese dalla Plose
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoThomas Klapfer (SVP) dal 10-5-2015 (2º mandato dal 22-9-2020)
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°47′18.25″N 11°36′38.47″E / 46.788403°N 11.610686°E46.788403; 11.610686 (Fortezza)
Altitudine749 m s.l.m.
Superficie61,77 km²
Abitanti1 011[2] (31-8-2020)
Densità16,37 ab./km²
FrazioniLe Cave/Grasstein, Mezzaselva/Mittewald, Pra di Sopra/Oberau
Comuni confinantiCampo di Trens, Naz-Sciaves, Rio di Pusteria, Sarentino, Varna
Altre informazioni
Cod. postale39045
Prefisso0472
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021032
Cod. catastaleD731
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 596 GG[4]
Nome abitanti(IT) fortezzini
(DE) Franzensfester[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fortezza
Fortezza
Fortezza – Mappa
Fortezza – Mappa
Posizione del comune di Fortezza nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Fortezza (Franzensfeste in tedesco) è un comune italiano di 1 011 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Fortezza è situata a 19 km a sud di Vipiteno e a 11 km a nord di Bressanone nella Val d'Isarco dove il fondovalle è ampio solo alcune centinaia di metri. Il centro abitato è situato sul versante occidentale insieme alla ferrovia e alla strada statale SS12, mentre l'Autostrada A22, che corre sopraelevata sullo stesso versante a sud del paese, attraversa l'invaso nella sua parte settentrionale per entrare in galleria su quello opposto; la statale invece attraversa il fiume Isarco all'altezza della stazione ferroviaria per proseguire verso nord.

A nord del paese si trovano le due cascate Gampelefall. A sud del paese si trova il lago di Fortezza, un bacino artificiale che, insieme al lago di Rio di Pusteria, convoglia acqua in direzione della centrale idroelettrica di Bressanone, la quale rifornisce di energia elettrica anche le vallate limitrofe.

Nonostante le dimensioni ridotte, Fortezza è un importante nodo ferroviario che unisce la ferrovia della Val Pusteria con la linea ferroviaria del Brennero, ovvero la val Pusteria con la val d'Isarco.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il paese prende nome dalla fortezza edificata ai tempi dell'impero austriaco dall'imperatore Francesco I: il forte di Fortezza, costruito dal 1833 al 1838. Il nome originario di Fortezza pertanto è Franzensfeste che significa la "fortezza di Francesco".[5] Il comune assunse il nome attuale nel 1942, in precedenza si chiamò Mezzaselva all'Isarco/Mittewald am Eisack nel 1923 e poi solo Mezzaselva/Mittewald (dal 1923 al 1942)[6], dal nome del centro abitato più antico del Comune, oggi frazione. Il nome della frazione è attestato sin dal 1223 come Mittenwalde e significa "in mezzo alla foresta", foresta che nel 1204 è attestata come Wibetwald.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antica veduta del paese
La piazza del paese nel 1907

Fortezza è un centro di recente fondazione; il paese risale al XIX secolo, quando ebbe inizio la costruzione della ferrovia e delle fortificazioni, a cui il luogo è strettamente legato anche nel nome. Il comune originario era Mezzaselva (Mittewald), tuttora il comune catastale, con i due abitati di Prà di Sopra (Oberau) e Prà di Sotto (Unterau). Un piccolo insediamento era già presente nel 2500 a.C., come risulta dal ritrovamento di vasellame domestico. Il luogo ha sempre avuto un ruolo importante nel transito delle merci sulla direttrice nord-sud; prima come Via dell'Ambra tra la Grecia, la Sicilia e il nord Europa, poi nel periodo romano, tra Aquileia e le regioni d'oltralpe; lo dimostra un tratto della strada romana rinvenuta nei pressi del paese.[8] Dove ora è situata la stazione, nel XVII secolo sorgevano un paio di masi, uno dei quali, nel tempo, si trasformò in locanda con il nome “Post-Reifer” ed è tuttora in esercizio.

L'importanza militare del luogo si rese evidente durante l'insurrezione tirolese nel 1809, quando il Generale Lefebvre, al comando di 2500 truppe sassoni, fu sconfitto in un'imboscata dai Tirolesi di Andreas Hofer nei pressi della cosiddetta Sachsenklemme (la “stretta dei Sassoni”). Francesco I Imperatore d'Austria, al momento di costruire un sistema difensivo, per timore di un'invasione da sud, scelse per la sua dislocazione geografica e strategica proprio la località dove la valle si restringe e sul costone roccioso che si protende dalla montagna venne costruito un primo sistema di fortificazioni. I lavori iniziarono il 17 giugno 1833 e il Forte Asburgico fu inaugurato da Ferdinando I d'Austria il 18 agosto 1838. Alla costruzione del Forte - a cui fu dato il nome di Francesco I, appunto Franzensfeste - e successivamente della ferrovia, contribuirono migliaia di operai che trovarono alloggio a Fortezza contribuendo allo sviluppo e alla crescita del paese.

Nel 1867, con l'apertura della ferrovia del Brennero, Fortezza consolidò il suo ruolo non solo sulla direttrice nord-sud, ma anche verso la Val Pusteria fino a Maribor, coinvolgendo nella costruzione della linea la parte meridionale della fortificazione. Con la firma del patto della Triplice alleanza (1882), da parte degli Imperi di Germania, Austria-Ungheria e del Regno d'Italia, il forte di Fortezza perse la sua importanza strategico-militare e fu trasformato in un deposito di munizioni, ruolo che mantenne anche quando passò all'Italia nel 1918. Nel 1939 iniziarono i lavori per la costruzione del bacino idroelettrico per la centrale di Bressanone, resasi necessaria per l'elettrificazione della linea ferroviaria; i lavori furono completati l'anno successivo e Prà di Sotto fu sommersa dall'invaso. Nel 1940 Fortezza fu elevata a Comune, divenne un importante snodo ferroviario e furono costruite sia le infrastrutture necessarie alla manutenzione delle locomotive sia gli alloggi per il personale.[9]

Presso il lago di Fortezza si trovano alcune opere fortificate appartenenti allo sbarramento di Fortezza del Vallo alpino in Alto Adige.[10]

Fino alla metà degli anni Novanta, Fortezza era un'importante dogana, specialmente per il suo scalo bestiame; ha perso molto del suo rilievo dopo l'apertura delle frontiere, in seguito all'entrata nella Comunità Europea dell'Austria.

Fortezza fa parte della Comunità Comprensoriale Wipptal.

A inizio 2013, e precisamente nei pressi della frazione di Le Cave, è iniziato lo sfruttamento di una centrale che produce energia sfruttando olio di palma e di colza. L'entrata in funzione dell'impianto ha sollevato il malcontento della popolazione locale per via degli odori sgradevoli provenienti da tale struttura.[11]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Partito innestato in punta: il primo di rosso; il secondo d'azzurro; il terzo di verde; con la linee di partizione aumentate d'argento.»

La partizione a forma di "ypsilon" bianca capovolta allude alla posizione del paese, importante nodo stradale, e le strade che vi affluiscono: quella della Val Pusteria e quella del Brennero. Il settore di colore rosso simbolizza la roccia, quello celeste il lago e quello verde i prati. Lo stemma è stato adottato il 10 gennaio 1968.[12]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Herz-Jesu-Kirche), chiesa parrocchiale eretta alla fine del XIX secolo in stile neoromanico, su progetto di Franz von Neumann di Vienna e la guida di Josef Huber. Al suo interno gli arredi, i paramenti neoromanici sono del periodo del 1900. Nel centenario della chiesa, sono stati riportati alla luce antichi affreschi che rappresentano la nascita e la Risurrezione di Cristo.
  • Chiesa parrocchiale di Mezzaselva (Pfarrkirche Mittewald). Nella frazione di Mezzaselva (Mittewald) si trovava una prima chiesa la cui prima testimonianza si fa risalire al 1345. La chiesa fu riconsacrata nel 1473. L'attuale chiesa è invece molto più recente ed è dedicata a San Martino. Fu costruita tra il 1831 e il 1833 sotto la direzione del curato della val di Vizze Jakob Prantl, integrando il campanile tardo-gotico nel nuovo edificio ecclesiale. Importanti sono gli affreschi della volta attribuiti a Josef Renzler del 1832, rappresentati l'adorazione del sacramento dell'altare da parte dei quattro continenti e la morte di San Martino. Nei quattro spicchi sono raffigurate le scene tratte dalla vita del santo. Anche le pale dell'altare sono sempre dell'artista Renzler e mostrano la morte del santo, l'adorazione dei Magi e san Sebastiano.
  • Cappella del cimitero (Friedhofskapelle). Dedicata a Sant'Isidoro, costruita nel 1700 e consacrata nel 1705. Al suo interno l'altare e gli stucchi decorativi risalgono allo stesso periodo. Sulle pareti dell'edificio trovano posto pitture a olio della vita del santo, mentre all'esterno rimangono solamente tracce di affreschi.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

La strada romana[modifica | modifica wikitesto]

A Fortezza sono state trovate tracce di una strada romana, che metteva in collegamento Vipiteno con la val Pusteria.[8]

La fortezza asburgica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Forte di Fortezza.

La fortezza è stata una base militare fino alla metà degli anni novanta, dopo è stata dismessa. Successivamente la proprietà è passata all'Agenzia del Demanio di Bolzano, la quale nel 2005 l'ha concessa in affitto al comune di Fortezza per 20 anni. Nella fortezza vengono organizzate mostre ed eventi sportivi.[13]

Forte di Fortezza Franzensfeste

La fortezza è stata anche l'ultima locazione conosciuta dell'oro trafugato dai nazisti alla Banca d'Italia durante la seconda guerra mondiale. Della maggior parte delle 127 tonnellate si è ritenuto a lungo si fosse persa ogni traccia[14], ma recentemente la Banca d'Italia ha spiegato come il destino dell'oro razziato (e in gran parte restituito) sia stato ormai chiarito[15]

Attorno alla fortezza, sono presenti 5 bunker della II guerra mondiale, facenti parte dello sbarramento di Fortezza del Vallo Alpino in Alto Adige.

La Croce Sassone (Sachsenkreuz)

Monumenti delle battaglie[modifica | modifica wikitesto]

Nei dintorni di Fortezza, in località Sachsenklemme, sono stati costruiti quattro monumenti che ricordano gli eventi della battaglia di indipendenza Tirolese, quando nell'agosto 1809 le truppe sassoni della Confederazione del Reno (Rheinbund) vennero sconfitte con lanci di massi e di fuoco dall'alto della valle.[16]

  • Il Monumento dei Capitani è uno di questi, che si trova a Pra di Sopra/Oberau, a nord di Fortezza, che ricorda una coppia di fratelli, due ufficiali di marina che morirono durante la battaglia.
  • La Croce Sassone (Sachsenkreuz) è un altro di questi monumenti, e si trova nei pressi del monumento dei capitani.
  • L'Obelisco si trova in località Le Cave.
  • Vi era anche un altro monumento, una lastra di marmo sulla facciata dell'albergo Pra di Sotto/Unterau, ma è andato perduto, quando si è creato il lago di Fortezza nel 1935.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Ripartizione linguistica[modifica | modifica wikitesto]

Prima dell'approvazione del Pacchetto per l'Alto Adige Fortezza era uno degli otto comuni a maggioranza di lingua italiana (63,6% al censimento del 1961).

Da allora i rapporti numerici si sono capovolti, sebbene la popolazione italofona si aggiri sempre sul 40%:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[17]
59,63% madrelingua tedesca
38,51% madrelingua italiana
1,86% madrelingua ladina

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[18]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è un importante nodo ferroviario: vi sorge infatti la stazione di Fortezza, interscambio tra la ferrovia del Brennero e la ferrovia della Val Pusteria, nonché futuro sbocco meridionale della galleria di base del Brennero. Nel territorio comunale rientravano altresì le stazioni di Mezzaselva e Le Cave, anch'esse servite dalla linea del Brennero e dismesse nel corso del XX secolo.

Fortezza è altresì un nodo importante dal punto di vista stradale e per la rete delle piste ciclabili dell'Alto Adige: qui si congiungono la Jakobsweg e la ciclabile della Pusteria.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1978 1983 Oddo Bronzo Sindaco
1983 1987 Konrad Stampfer SVP Sindaco
1987 1990 Michele Pirrello PSI Sindaco
1990 2010 Johann Wild SVP Sindaco
2010 2015 Richard Amort SVP Sindaco
2015 in carica Thomas Klapfer SVP Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 278.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 106s. ISBN 88-7014-634-0
  6. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
  7. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 251. ISBN 88-7014-634-0
  8. ^ a b Comune di Fortezza: La strada romana
  9. ^ (DE) Geschichte Tirol
  10. ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN 88-85114-18-0.
  11. ^ Parte la centrale, piovono le proteste, su altoadige.it, 22 gennaio 2013.
  12. ^ (ENDEIT) Franzensfeste-Fortezza, su Heraldry of the World (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
  13. ^ Vedi sito: oppidum.bz Archiviato il 29 aprile 2011 in Internet Archive.
  14. ^ Cicchino-Olivo, Caccia all'oro nazista, Mursia 2011. ISBN 9788842545002
  15. ^ https://www.repubblica.it/online/dossier/oronazi/bankita2/bankita2.html
  16. ^ Per una dettagliata esposizione v. Wilhelm Tolpeit, Die Kämpfe in der Sachsenklemme und um Mauls während der Franzosenzeit 1797/1809, in «Reimmichls Volkskalender», 1983, pp. 117-145.
  17. ^ - Ultimo censimento linguistico disponibile relativo al 2011
  18. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Engelbert Auckenthaler, Geschichte der Höfe und Familien von Mittewald und Mauls (oberes Eisacktal, Südtirol), mit besonderer Berücksichtigung des 16. Jahrhunderts (Schlern-Schriften, 122), Innsbruck, Wagner, 1955.
  • (DEIT) Annemarie Profanter, Claudia Lintner, Zusammen und weniger getrennt - eine wissenschaftliche Analyse des interkulturellen Zusammenlebens in Franzensfeste / un'analisi scientifica della convivenza interculturale a Fortezza, Bressanone, Weger, 2011. ISBN 978-88-6563-024-2
  • (DEIT) Dario Massimo, Eisblumen am Fenster - Erzählungen aus Franzensfeste / Fiori di ghiaccio alla finestra, Bressanone, Weger 2011. ISBN 978-88-88910-88-8
  • (DE) Ernst Parschalk, Geschichtsparcours - Begleitbroschüre zum Themenweg in den Gemeinden Brixen, Vahrn und Franzensfeste, Bressanone, Weger, 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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