François Chédeville

François Chédeville, oppure Chedeville (Parigi, 1740Monaco di Baviera, 1820), è stato un artista e artigiano francese, specializzato come arazziere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

François Chédeville a ventinove anni venne convocato a Monaco per guidare, insieme a J. Sentigny,[1] la manifattura di arazzi.[2]

Come opera d'esordio, a dimostrazione delle sue capacità, eseguì una Madonna con Gesù e sant'Anna ispirata da un dipinto di Jacopo Amigoni e conservata presso il Museo nazionale bavarese.[2][1]

Fra le sue opere più importanti si possono menzionare l'Autunno e la Primavera, realizzati dal 1766 al 1774 su cartoni di Christian Wink e Joseph-George, il perduto Scipione l'Africano, considerato ai suoi tempi il suo lavoro migliore (1799) e il ritratto della graduchessa di Baviera.[2][1]

Nel settembre del 1799 la manifattura chiuse, ma Chédeville continuò in proprio la sua attività che ebbe riflessi sulle arti decorative del primo Ottocento a Monaco.[2][1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Madonna con Gesù e sant'Anna, Museo nazionale bavarese;
  • Autunno, dal 1766 al 1774;
  • Primavera, dal 1766 al 1774;
  • Scipione l'Africano, 1799;
  • Ritratto della graduchessa di Baviera.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Chedeville, François, su sapere.it. URL consultato il 14 febbraio 2021.
  2. ^ a b c d Chédeville, François, in le muse, III, Novara, De Agostini, 1965, p. 242.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Inna Dufour Nannelli 1997, Storie di arazzi e di fiori, Leonardo, 1997.
  • Lucia Meoni, Gli arazzi nei musei fiorentini. La collezione medicea. Vol. I e Vol. II, Sillabe, 2007.
  • Elio Mercuri, Cagli. Dalla pittura all'arazzo, Roma, Savelli editore, 1973.
  • Marco Morelli, Arte e tecnica degli arazzi, Pistoia, Libreria Tellini Editrice, 1980.
  • M. Siniscalco Spinosa, S. Grandjean e M. King, Gli arazzi - I quaderni dell'antiquariato, Fabbri Editori, 1981.
  • Mercedes Viale Ferrero, Elite - Arte e stili - Gli arazzi, Santangelo di Romagna, Opportunity - Books, 1995.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]