Francesco Barberini (cardinale 1623)

Francesco Barberini
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Barberini, opera di Ottavio Leoni del 1624
 
Incarichi ricoperti
 
Nato23 settembre 1597 a Firenze
Nominato vescovo23 ottobre 1645 da papa Innocenzo X
Consacrato vescovo5 novembre 1645 dal cardinale Girolamo Colonna
Creato cardinale2 ottobre 1623 da papa Urbano VIII
Deceduto10 dicembre 1679 (82 anni) a Roma
 

Francesco Barberini (Firenze, 23 settembre 1597Roma, 10 dicembre 1679) è stato un cardinale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Firenze il 23 settembre 1597 da Carlo Barberini e Costanza Magalotti e si laureò in utroque iure all'Università di Pisa nel 1623.

Carriera ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

Papa Urbano VIII (suo zio) lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 2 ottobre 1623 e ricevette il titolo di Sant'Onofrio, diaconia pro illa vice il 20 novembre dello stesso anno; divenne governatore di Fermo, carica che tenne dal 1623 al 1644. Fino alla nomina del cardinale Pietro Maria Borghese è stato il porporato italiano più giovane.

Fu prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica dal 13 ottobre 1623 al 18 marzo 1628 e governatore di Tivoli dal 9 maggio 1624 al 1632. Acquistò il manoscritto dello storico tiburtino Antonio del Re, dedicato alle antichità tiburtine, inserendolo nella sua ricca biblioteca di Palazzo Barberini.

Il 13 novembre 1624 optò per la diaconia di Sant'Agata alla Suburra. Fu nominato arciprete della Basilica Vaticana nel 1625 e bibliotecario di Santa Romana Chiesa dal 1º luglio 1626 fino al 13 dicembre 1633.

Nel 1625 acquistò da Nicolas-Claude Fabri de Peiresc l'Avorio Barberini.

Nel 1627 fu nominato abate commendatario di Grottaferrata e Farfa, nel 1629 arciprete della Basilica Liberiana. Sempre nel 1627 accolse Luca Olstenio, che nel 1636 divenne suo bibliotecario.

Nel 1630 fu nominato dallo zio, papa Urbano VIII, prefetto della Congregazione della Sanità, poi vice-cancelliere di Santa Romana Chiesa, carica che tenne dal 24 novembre 1632 fino alla morte; lo stesso giorno optò per il titolo di San Lorenzo in Damaso, diaconia pro illa vice.

Come legato di Urbino favorì l'erezione nel 1636 della diocesi unite di Urbania e Sant'Angelo in Vado.[senza fonte]

Il 14 novembre 1644 optò per l'ordine dei preti e mantenne il titolo di San Lorenzo in Damaso; il 23 ottobre 1645 optò per l'ordine dei vescovi ed ebbe la sede suburbicaria di Sabina, mantenendo il titolo di San Lorenzo in Damaso. Il 5 novembre dello stesso anno fu ordinato vescovo dal cardinale Girolamo Colonna, assistito da Giovan Battista Scannarolli vescovo di Sidon e da Bernardino Panicola, vescovo di Ravello e Scala.

L'11 ottobre 1666 optò per le sedi suburbicarie di Ostia e Velletri, sempre mantenendo il titolo di San Lorenzo in Damaso.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Decano del Sacro Collegio dei Cardinali, morì a Roma il 10 dicembre 1679 all'età di 82 anni e fu sepolto nella Basilica di San Pietro.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Barberini fu un appassionato umanista e un cultore di storia ecclesiastica e riunì intorno a sé un folto circolo di eruditi.[1] Oltre ai numerosi scritti e alle composizioni poetiche in latino, rimasti inediti, fu autore della prima traduzione italiana dei Ricordi di Marco Aurelio, stampata a Roma senza il nome dell'autore nel 1675[2], con le varianti del testo originale tratte dal Codex Vaticanus Graecus 1950, l’unico manoscritto completo dell'opera dell'imperatore[3], che allora si trovava ancora nella biblioteca dell'abate Stefano Gradi.[4][5]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Barberini Francesco Barberini  
 
Marietta Miniati  
Antonio Barberini  
Marietta Rustici Bernardo Rustici  
 
 
Carlo Barberini  
Gian Donato Barbadori  
 
 
Camilla Barbadori  
Nannina Cambi Lorenzo Cambi  
 
Caterina Capponi  
Francesco Barberini  
 
 
 
Vincenzo Magalotti  
 
 
 
Costanza Magalotti  
 
 
 
Clarice Capponi  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Minto, Le vite dei pittori antichi di Carlo Roberto Dati e gli studi erudito-antiquari nel Seicento, Leo S. Olschki, 1952, p. 13.
    «Oltre al Falconieri, di quell'«agmen eruditorum», che riconosceva per duce supremo il cardinale Francesco Barberini, facevano parte, Leone Allazio (1586-1660), bibliotecario della Vaticana, il dotto lucchese Agostino Favorito, che fu poi elevato alla dignità di Segretario del sacro Collegio cardinalizio da papa Chigi; Francesco Gothofredus, cavaliere romano, che, per la sua preziosa collezione di monete greche, si acquistò l'amicizia e l'ammirazione dello Spanhemius, unitamente a Francesco Gualdo, padovano, possessore di una fra le più ricche raccolte di gemme antiche. Oltre ai nominati, appartennero a questa schiera: Alessandro Pollini, l'abate Gradi, Benedetto Mellini, che fu poi bibliotecario di Cristina di Svezia, Giovan Battista Casale, Francesco Angeloni, Lionardo Agostino, l'antiquario del card. Barberini, successo nel 1655 a Nicolò Menghini nella sovraintendenza delle antichità; questi ultimi ci sono ricordati da Cassiano dal Pozzo, per le ricche collezioni di medaglie, cammei, vasi e statue antiche. Il più insigne del gruppo antiquario fu il gesuita Anastasio Kircher di Fulda, che, più che tedesco, può chiamarsi romano, pel suo lungo soggiorno nella città eterna, ove spiegò la sua grande attività di collezionista. A lui dobbiamo quella ricca raccolta etrusca e romana di bronzi, di statue, di ciste, di specchi, di mosaici, che fu la più considerevole nel Seicento, e per la quale meritò gli elogi di Gisberto Cuper.»
  2. ^ I dodici libri di Marco Aurelio Antonino imperadore di se stesso, ed a se stesso comunemente intitolati della sua vita traslatati dal greco. Con varie lezioni de testi greci e con vn ristretto di notizie intorno alla nascita, azioni, e morte del medesimo, estratto da più istorici, traduzione di Francesco Barberini, Roma, per Giacomo Dragondelli, 1675.
  3. ^ Marco Aurelio, L'arte di conoscere se stessi. Pensieri, Newton Compton, 2012, ISBN 978-88-541-3872-8.
  4. ^ Ricordi dell'imperatore Marc'Aurelio Antonino, traduzione di Luigi Ornato, Girolamo Picchioni, Torino, Dalla Stamperia Reale, p. 15.
  5. ^ DBI.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale diacono di Sant'Onofrio
(diaconia pro hac vice)
Successore
Maffeo Barberini 20 novembre 1623 - 13 novembre 1624 Antonio Barberini, O.F.M.Cap.
Predecessore Legato apostolico di Avignone Successore
Ludovico Ludovisi 2 ottobre 1623 - 21 febbraio 1633 Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica Successore
Maffeo Barberini 13 ottobre 1623 - 18 marzo 1628 Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Cardinale diacono di Sant'Agata alla Suburra Successore
Ottavio Ridolfi 13 novembre 1624 - 24 novembre 1632 Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Archivista di Santa Romana Chiesa Successore
Scipione Cobelluzzi 1º luglio 1626 - 13 dicembre 1633 Antonio Barberini, O.F.M.Cap.
Predecessore Bibliotecario di Santa Romana Chiesa Successore
Scipione Cobelluzzi 1º luglio 1626 - 13 dicembre 1633 Antonio Barberini, O.F.M.Cap.
Predecessore Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano Successore
Giambattista Leni 3 novembre 1627 - 28 febbraio 1628 Girolamo Colonna
Predecessore Arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore Successore
Giovanni Garzia Mellini 2 ottobre 1629 - 31 dicembre 1630 Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros.
Predecessore Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano Successore
Scipione Caffarelli-Borghese 2 ottobre 1633 - 14 novembre 1667 Carlo Barberini
Predecessore Presidente della Fabbrica di San Pietro Successore
Scipione Caffarelli-Borghese 2 ottobre 1633 - 14 novembre 1667 Carlo Barberini
Predecessore Cardinale diacono e presbitero di San Lorenzo in Damaso Successore
Ludovico Ludovisi 24 novembre 1632 - 10 dicembre 1679
Diaconia pro hac vice fino al 14 novembre 1644
Titolo presbiterale in commendam dal 23 ottobre 1645
Lorenzo Raggi
Predecessore Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa Successore
Ludovico Ludovisi 24 novembre 1632 - 10 dicembre 1679 Pietro Ottoboni
Predecessore Legato apostolico di Urbino Successore
Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros. 21 febbraio 1633 - 6 luglio 1643 Giulio Gabrielli il Vecchio
Predecessore Segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore
Antonio Barberini, O.F.M.Cap. 1º dicembre 1633 - 10 dicembre 1679 Cesare Facchinetti
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Carlo di Ferdinando de' Medici 23 ottobre 1645 - 23 settembre 1652 Bernardino Spada
Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Carlo di Ferdinando de' Medici 23 settembre 1652 - 11 ottobre 1666 Marzio Ginetti
Predecessore Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore
Carlo di Ferdinando de' Medici 23 settembre 1652 - 11 ottobre 1666 Marzio Ginetti
Predecessore Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore
Carlo di Ferdinando de' Medici 11 ottobre 1666 - 10 dicembre 1679 Cesare Facchinetti
Predecessore Decano del Collegio Cardinalizio Successore
Carlo di Ferdinando de' Medici 11 ottobre 1666 - 10 dicembre 1679 Cesare Facchinetti
Predecessore Governatore di Velletri Successore
Carlo di Ferdinando de' Medici 11 ottobre 1666 - 10 dicembre 1679 Cesare Facchinetti
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