Francesco Paolantoni

Francesco Paolantoni nel 2014

Francesco Paolantoni (Napoli, 3 marzo 1956) è un attore, comico e commediografo italiano.

Francesco Paolantoni

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario del Vomero, è nato a Napoli da padre marchigiano e madre napoletana, a metà degli anni settanta si iscrive alla Scuola d'arte drammatica del Circolo artistico di Napoli e in seguito recita per oltre un decennio in varie compagnie teatrali. Nel 1986 insieme a Stefano Sarcinelli porta in scena allo Zelig di Milano lo spettacolo Fame, saranno nessuno e si classifica primo al festival di Grottamare Cabaret amore mio. In seguito partecipa come attore e collabora ai testi nella commedia scritta, diretta e prodotta da Vincenzo Salemme La gente vuole ridere; sempre con Salemme, scrive e interpreta Killer. Con Giobbe Covatta interpreta Io e lui, altra commedia di Salemme, e realizza da solo The School of the Art of De Lollis.

Nel frattempo appare anche in diverse trasmissioni televisive. È Cupido in Indietro tutta! di Renzo Arbore e poi partecipa a Fate il vostro gioco, Banane e Tirami su, dove conosce Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, con cui collabora ad Odeon TV nelle trasmissioni Telemeno e Sportacus. La consacrazione arriva a metà degli anni novanta grazie ai vari personaggi presentati nella trasmissione condotta dalla Gialappa's Band Mai dire Gol, con le partecipazioni a Quelli che il calcio nelle edizioni condotte da Fabio Fazio e a L'ottavo nano della banda Dandini-Guzzanti.

Il debutto cinematografico risale al 1985 con Blues metropolitano di Salvatore Piscicelli poi seguono Fatalità (1991) di Ninì Grassia con Nino D'Angelo, poi L'amore molesto (1995) di Mario Martone, Hotel Paura (1996) di Renato De Maria, Baci e abbracci (1998) di Paolo Virzì, Terra bruciata (1999) di Fabio Segatori e Liberate i pesci! (2000) di Cristina Comencini. Con quest'ultimo ottiene la candidatura al Nastro d'argento come miglior attore non protagonista. Nel 2002 è tra i protagonisti di Bimba, esordio alla regia di Sabina Guzzanti.[1] Compare inoltre in alcuni episodi della soap Un posto al sole nel ruolo di Max Peluso e dal 2016 è spesso ospite di Stasera tutto è possibile.

Nel 2020 partecipa come concorrente alla decima edizione di Tale e quale show arrivando 8º. L’anno seguente viene chiamato a duettare con Biagio Izzo alla terza puntata nelle vesti di uno dei Righeira e alla settima come Dimartino. Nello stesso anno pubblica il libro Mungi da me, edito da Edizioni MEA. Nel 2022 Francesco Paolantoni torna a Tale e quale show, come ripetente, questa volta in coppia con Gabriele Cirilli. A inizio 2023 i due prendono parte anche a Tali e quali e Tale e Quale Sanremo. A settembre tornano di nuovo in gara a Tale e quale show, seguito poi da Tale e quale show - Il torneo e ancora Tali e quali e Tale e quale Sanremo a inizio 2024.

Dalla stagione 2020-21 è ospite fisso del tavolo del talk show Che tempo che fa di Fabio Fazio.[2]

Nel 2022 ha partecipato come concorrente al programma di Alessandro Borghese - Celebrity Chef in onda su TV8.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2014 è protagonista del videoclip Balla (la canzone della vita), della band laMalareputazione.[7]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Paolantoni biografia, su comingsoon.it. URL consultato il 7 gennaio 2018.
  2. ^ Che Tempo Che Fa: Fazio non rinuncia a Saviano e Burioni, al Tavolo tornano la Signora Coriandoli, Paolantoni e Maionchi. Ornella Vanoni sarà «senza freni», su DavideMaggio.it. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  3. ^ Francesco Paolantoni, su Take Off Artist Management. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  4. ^ Giulio Baffi, Il 'Killer' Paolantoni, in La Repubblica, 13 novembre 2001. URL consultato il 20 agosto 2015.
  5. ^ Il 'Killer' Paolantoni e le esilaranti nevrosi, in La Repubblica, 15 agosto 2003. URL consultato il 20 agosto 2015.
  6. ^ Livia Grossi, Equivoci e imbrogli firmati Camilleri, in Corriere della Sera, 29 aprile 2007, p. 17. URL consultato il 20 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015).
  7. ^ Balla (la canzone della vita), su zoomin.tv (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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