Galileo Cattabriga

Autoritratto di Galileo Cattabriga, olio su cartone, collezione privata della famiglia Cattabriga

Galileo Cattabriga (Bondeno, 12 marzo 1901Bondeno, 11 novembre 1969) è stato un pittore italiano, una figura di rilievo nell’arte ferrarese fra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta del XX secolo, con uno stile pittorico affine all’impressionismo francese, ma caratterizzato da una rielaborazione personale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Galileo Cattabriga nasce a Bondeno, in provincia di Ferrara, nel 1901. Studia all'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara, dove è allievo di Angelo Longanesi-Cattani, e prosegue gli studi all'Accademia di belle arti di Venezia sotto la guida del maestro Ettore Tito. Il legame con la città veneta e con i suoi ambienti intellettuali e accademici sarà una costante nella sua vita professionale e personale[1]. A Venezia il pittore bondenese espone alcune volte al Caffè dell'Angelo, ritrovo degli artisti dell'epoca che si riuniscono sotto l'egida dell'intellettuale Nino Barbantini. In una di queste occasioni, i suoi dipinti vengono visti da Max Ernst, che ne dà un commento positivo[1]. Negli anni Trenta incomincia a frequentare un gruppo di intellettuali ferraresi, tra cui Giorgio Bassani, Filippo de Pisis e Achille Funi. Nel corso dei viaggi che caratterizzano la sua carriera frequenta l'ambiente avanguardistico della Parigi anni Trenta, dove ha modo di conoscere i fermenti e gli esponenti della corrente impressionistica, i cui principi in parte vengono assimilati nel suo modo di concepire la pittura, e anche del post-impressionismo. Nel 1937 espone alla Mostra Universale della capitale francese, dove viene premiato con la medaglia di bronzo.

Nello 1953, è tra gli artisti immortalati da Florestano Vancini nel documentario Al Filò, nato dall'esperienza del circolo artistico ferrarese omonimo.[2]

Cattabriga espone in diverse città italiane ma rimane legato a Bondeno, luogo spesso ritratto sulle sue tele. A Cattabriga è intitolata la Pinacoteca Civica di Bondeno, inaugurata nel 1996[3][4].

La pittura[modifica | modifica wikitesto]

Campagna, olio su cartone, collezione privata della famiglia Cattabriga

Una parte decisiva delle opere di Cattabriga viene realizzata in viaggio o si ispira a luoghi e situazioni viste in viaggio. L'artista è stato molto attivo nel panorama ferrarese tra la fine degli anni '20 e i primi anni '30, proponendo rilettura di uno stile pittorico affine all'impressionismo. Cattabriga ha accostato a tale interpretazione una rielaborazione dal punto di vista tecnico e della visione della realtà, approfondendo in particolare lo studio delle luci e il loro effetto sul reale, e superando la visione imitativa della natura. Paesaggi, ritratti e scene di genere sono i soggetti principali della sua pittura, definiti con pennellate vivaci, veloci e comunque attente alla resa cromatica e luminosa. I soggetti rappresentati, oltre ai numerosi ritratti e autoritratti, sono quelli più cari all'artista, come la campagna ferrarese, i paesaggi montuosi della Lombardia e del Piemonte, che sono spesso meta dei suoi viaggi, le scene agresti a cui egli assiste, come la mietitura.

Nel 1938 ha affrescato due pareti della palazzina dell'Ex Mercato Ortofrutticolo (M.O.F.) di Ferrara; gli affreschi, restaurati nel 2017, rivestono le pareti nord e sud dell'edificio con scene agresti.

L'opera di Cattabriga fu apprezzata dagli artisti e dagli intellettuali dell'epoca, quali Filippo de Pisis, Achille Funi, Mimì Quilici Buzzacchi, Carlo Crispini e Arrigo Minerbi[5].

Mostre su Galileo Cattabriga[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di donna, 29x50, olio su cartone, collezione privata

La produzione artistica di Cattabriga è stata soggetto di mostre organizzate dal comune di Bondeno e dalla città di Ferrara. Si possono citare la mostra del 1977 Galileo Cattabriga, a pochi anni dalla scomparsa (1969), presso la Rocca Possente di Stellata, poi replicata a Palazzo dei Diamanti; il Premio Galileo Cattabriga del 1985 (Bondeno), corredato da un catalogo con testo critico di Vittorio Sgarbi; il II Premio Galileo Cattabriga (Bondeno, 1987), Le Montagne. Galileo Cattabriga (Bondeno, 2007), Omaggio a Galileo Cattabriga (Bondeno, 2009) e Signore di se stesso di Galileo Cattabriga all'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara (2014). Nel ventesimo anniversario dalla morte è stata intrapresa, a cura dell'Assessorato alla cultura e della Casa operaia di Bondeno, la pubblicazione di una raccolta di taccuini dedicati al pittore, contenenti le riproduzioni di schizzi, bozzetti, appunti e dipinti raccolti fra il 1940 e il 1960.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Signore di se stesso di Galileo Cattabriga, Mostra a cura di Gianni Cerioli, Mara Gessi, Rimona Rondina e Federica Zabarri, essecierrestampa, 2014
  2. ^ Lucio Scardino, Al «Filò», ovvero otto artisti e un cineasta nella Ferrara del Neorealismo. In Il cinema in Padania, Rosenberg & Sellier, 1989, anno III, n. 5-6.
  3. ^ Pinacoteca Civica "G. Cattabriga" — Ferrara Terra e Acqua
  4. ^ Ricerca, su beniculturali.it. URL consultato il 16 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  5. ^ Omaggio a GALILEO CATTABRIGA a cura di Daniele Biancardi, su bonzagni.comune.cento.fe.it. URL consultato il 14 ottobre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Gli anni 60 e 70 dell'arte italiana, vol IV, Edizioni Studio d'Arte, 1972
  • Galileo Cattabriga, catalogo a cura della Direzione dei musei civici d'arte moderna di Ferrara, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1977
  • AA. VV., Premio Galileo Cattabriga, testi critici di Vittorio Sgarbi, Cartografica Artigiana Ferrara, 1985
  • AA. VV., II Premio Galileo Cattabriga, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1987
  • A cura di Mons. Guerrino Ferraresi, Storia di Bondeno raccolta di documenti Vol.IV, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari Cento, 1989, pp. 134-139
  • AA. VV., I primi tre taccuini. Galileo Cattabriga, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1989
  • AA. VV., Taccuini II Galileo Cattabriga, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1990
  • Taccuini III Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Elisabetta Lopresti, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1991
  • Taccuini IV Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Elisabetta Lopresti, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1992
  • Taccuini V Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Elisabetta Lopresti, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1994
  • Il volto e i volti. Ritratto ed autoritratto. Galileo Cattabriga, catalogo a cura di Daniele Biancardi e Stefania Gallini, testi critici di Franco Patruno e Marialivia Brunelli, Comune di Bondeno, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari Cento, 1999
  • Impressionismo e post-impressionismo. Galileo Cattabriga, catalogo a cura di Daniele Biancardi e Stefania Gallini, testi critici di Franco Patruno e Umberto Palumbo, Cartografica Artigiana Ferrara, 2001
  • AA. VV., Universo Padano, testi critici di Alessandro Righetti, Tipolito E. Lui, Reggiolo, 2002
  • AA. VV., Sensazioni d'amor di sesso e di maternità, Tipolito E. Lui, Reggiolo, 2004
  • AA. VV., Dal volto al paesaggio, Cartografica Artigiana, Ferrara, 2004
  • Le Montagne. Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Daniele Biancardi, testi critici di Gianni Cerioli, Lucio Scardino, Fabrizio Resca, Claudio Savonuzzi, Flavio Bertelli, Salvatore Ancona e Franco Guberti, Liberty House, Ferrara, 2007
  • AA. VV., Omaggio a Galileo Cattabriga, Liberty house, Ferrara, 2009
  • Signore di se stesso di Galileo Cattabriga, mostra a cura di Gianni Cerioli, Mara Gessi, Simona Rondina e Federica Zabarri, essecierrestampa, 2014

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN18163083 · ISNI (EN0000 0000 5489 1268 · LCCN (ENno2009016320 · GND (DE124664687 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009016320