Gazeta do Rio de Janeiro

Gazeta do Rio de Janeiro
StatoImpero portoghese
Linguaportoghese
Periodicitàbisettimanale
Fondazione1808
Chiusura1822
SedeRio de Janeiro
EditoreImpressão Régia
 
Il primo numero della Gazeta do Rio de Janeiro, uscito il 10 settembre 1808

La Gazeta do Rio de Janeiro, fondata il 10 settembre 1808, fu il primo giornale stampato in Brasile, dalle presse dell'Impressão Régia di Rio de Janeiro. L'uscita del giornale segnò l'inizio della stampa nel paese sudamericano.

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Fino alla sua pubblicazione, conseguenze del trasferimento della corte portoghese in Brasile, era esplicitamente proibito agli abitanti della colonia l'accesso alle pubblicazioni.[1]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicato a cadenza bisettimanale, era una gazzetta ufficiale e consisteva, essenzialmente, in comunicati del governo. Il suo editore era il frate Tibúrcio José da Rocha e il suo redattore era Manuel Ferreira de Araújo Guimarães (il primo giornalista professionista del Brasile).[2]

Vi comparivano anche articoli sulla politica internazionale, soprattutto sulla situazione europea durante le guerre napoleoniche e sull'instabilità delle colonie spagnole in America. A partire dal 29 dicembre 1821 la testata fu abbreviata in Gazeta do Rio. Con l'indipendenza, la Gazeta cessò le pubblicazioni[1]: l'ultimo numero vide la luce nel dicembre del 1822.[3]

Le succedettero come gazzette ufficiali il Diário Fluminense, di Pietro I e il Diário do Governo, di Pietro II.[4]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Il contenuto era limitato agli interessi della Corona, e destinato alla Corte. La faziosità si dimostrava, ad esempio, nell'atteggiamento filobritannico nelle cronache delle guerre napoleoniche. Nel 1818 il bibliotecario reale Luís dos Santos Marrocos informava in una lettera inviata a suo padre, in Portogallo:[1]

«Devo avvertire che nelle notizie c'è molta mancanza di esattezza e molta menzogna, che non posso scusare, poiché, narrando con entusiasmo cose inesistenti o dando valore a sciocchezze, cade nell'assurdo, o forse nella sfrontatezza, di non pubblicare fatti e circostanze ancora più essenziali.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Juliana Gesuelli Meirelles, Oficial, mas nem tanto, in: Revista de História da Biblioteca Nacional, ano 3, nº 28, janeiro de 2008.
  2. ^ (PT) “O Patriota” completa dois séculos de criação em janeiro de 2013, su portal.in.gov.br, Site Imprensa Nacional da Casa Civil da Presidência da República. URL consultato il 1º dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
  3. ^ (PT) Bicentenário da “Gazeta do Rio”, su e-cultura.sapo.pt, Centro Nacional de Cultura, 2008. URL consultato il 2 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).
  4. ^ (PT) Matéria, su pt.io.gov.mo. URL consultato il 1º marzo 2008..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (PT) Maria Beatriz Nizza da Silva, A Gazeta do Rio de Janeiro (1808-1822): cultura e sociedade, Rio de Janeiro, Eduerj, 2007.
  • (PT) Juliana Gesuelli Meirelles, Imprensa e poder na corte joanina: a Gazeta do Rio de Janeiro(1808-1821), Rio de Janeiro, Ed. Arquivo Nacional, 2008.

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