Gebardo di Costanza

San Gebardo di Costanza
Statua di san Gebardo nella chiesa parrocchiale di San Gallo
 

Vescovo

 
NascitaBregenz, 949
MorteCostanza, 27 agosto 995
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazione1134
Ricorrenza27 agosto
Attributibastone pastorale, mitra, piccola chiesa sotto il braccio e teschio
Patrono didiocesi di Feldkirch

Gebardo di Costanza, o anche Gebardo II di Bregenz, ted. Gebhard (Bregenz, 949Costanza, 27 agosto 995), fu un vescovo tedesco che occupò la sede episcopale di Costanza dal 979 al 995 ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

San Gebardo, incisione (1820 circa)

Appartenente all'importante dinastia tedesca degli Udalrichinger[1], era il figlio più giovane del conte Ulrico VI di Bregenz[2] e la madre morì dandolo alla luce[1]. Suo nipote (figlio di suo fratello) fu Guarniero di Kyburg.

L'educazione di Gebardo venne affidata allo zio, il vescovo di Costanza (e futuro santo) Corrado I. Egli frequentò la scuola del duomo di Costanza e lo zio lo ordinò sacerdote. Nel 979 l'imperatore Ottone II lo nominò vescovo di Costanza[1]; la sua consacrazione ebbe luogo nel duomo di Magonza.

Gebardo proseguì il lavoro di riforma iniziato dallo zio. Egli deve essersi distinto, secondo quanto riportato a quei tempi, nell'assistenza ai poveri e sforzato per la diffusione e l'approfondimento della fede[1].

Nel 983 fondò l'abbazia di Petershausen come abbazia proprietaria e l'adottò come proprio bene ereditario.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Gebardo deve aver guarito uno storpio con il proprio bastone pastorale. Appena dopo la sua morte, avvenuta nel 995, fu venerato come santo. Il vescovo Ulrico II di Costanza ufficializzò questo culto nel 1134 con l'esibizione festiva delle sue reliquie, il che equivaleva ad una canonizzazione. La diocesi di Costanza ebbe così, dopo san Corrado e san Pelagio, il suo terzo santo.

La salma di Gebardo fu inumata nell'Abbazia di Petershausen. Le sue reliquie però furono gettate nel Reno nel 1530 a seguito di un impeto iconoclasta.

Dal 1670 sono documentati pellegrinaggi sul Gebhardsberg presso Bregenz. Nel 1723 gli fu dedicata la cappella locale.

Nel Vorarlberg viene celebrato il 27 agosto mentre nella diocesi di Rottenburg-Stoccarda in quella di San Gallo ed in quella di Friburgo in Brisgovia il 26 novembre.

Fondazione dell'abbazia di Petershausen da parte del vescovo Gebardo di Costanza – Dipinto di Gebhard Fugel, 1907

Gebardo è poi santo patrono della diocesi di Feldkirch e della chiesa a lui intitolata a Costanza.

È invocato dalle partorienti e dagli ammalati di gola.

Viene rappresentato spesso con un bastone pastorale e la mitra, una modello di chiesa in mano o con un teschio.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Tavola informativa del Santuario di Burg Hohenbregenz
  2. ^ Secondo la Tavola informativa del Santuario di Burg Hohenbregenz i suoi genitori si chiamavano Utzo e Dietburg.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

in tedesco:

  • Helmut Maurer: Gebhard (II.) von Konstanz. In Lexikon der Heiligen und der Heiligenverehrung. (A-H) 1. Band. Herder, Freiburg i. B. 2003, ISBN 3-451-28191-0
  • Gerold Meyer von Knonau: Gebhard II., Bischof von Constanz. In: Allgemeine Deutsche Biographie (ADB) {{ |8|453|453}}
  • Ekkart Sauser: Gebhard von Konstanz In: Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL), Band 22, Spalten 385–386
  • Elmar Schallert: Der heilige Bischof Gebhard. Brückenbauer im Bodenseeraum. Vorarlberger Verl.-Anst., Dornbirn 1995, ISBN 3-85430-229-0
  • Karl Schmid: Gebhard II. In: Neue Deutsche Biographie (NDB). Band 6, Duncker & Humblot, Berlin 1964, S. 114.
  • Ernst Tomek: Kirchengeschichte Österreichs. Tyrolia, Innsbruck - Wien - München 1935-59
  • Otto Wimmer, Hartmann Melzer, Josef Gelmi (Bearb.): Gebhard II., Bisch. von Konstanz. In: Lexikon der Namen und Heiligen. Nikol, Hamburg 2002, ISBN 3-933203-63-5
  • Josef Wodka: Kirche in Österreich. Wegweiser durch ihre Geschichte. Herder, Wien 1959
  • A. M. Zimmermann: Gebhard II. Bisch. v. Konstanz. In: Lexikon für Theologie und Kirche. 2. Auflage, 4. Band. Herder, Freiburg i. B. 1960
  • St. Gebhard und sein Kloster Petershausen. Festschrift zur 1000 Wiederkehr der Inthronisation des Bischofs Gebhard II. von Konstanz. Konstanz 1979

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Costanza Successore
Gaminolfo
976980
979 - 995 Lamberto di Costanza
996 - 1018
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