Gentiana

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Gentiana
Gentiana calycosa
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Gentianales
Famiglia Gentianaceae
Tribù Gentianeae
Sottotribù Gentianinae
Genere Gentiana
L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Gentianales
Famiglia Gentianaceae
Genere Gentiana
Specie

Gentiana L. è un genere di piante della famiglia delle Gentianaceae[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gentiana pumila cresciuta ai piedi delle Dolomiti bellunesi

Si tratta di piante annuali, biennali e perenni. Alcune sono sempreverdi, altre no. La disposizione delle foglie è opposta. Sono anche presenti foglie che formano una rosetta basale. I fiori sono a forma di imbuto; il colore è più comunemente azzurro o blu scuro, ma può variare dal bianco, avorio e dal giallo al rosso. Le specie col fiore di colore blu predominano nell'emisfero settentrionale, quelle col fiore rosso sulle Ande; le specie a fiore bianco sono più rare, ma più frequenti in Nuova Zelanda.

Questi fiori sono più frequentemente pentameri, cioè hanno una corolla formata da 5 petali, e generalmente 5 sepali o 4-7 in alcune specie. Lo stilo è abbastanza corto oppure assente. La corolla presenta delle pieghe (pliche) tra un petalo e l'altro. L'ovario è quasi sempre sessile e presenta nettarii.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Genziane sul Monte Breithorn nelle Alpi svizzere

Questo genere si trova un po' ovunque nell'habitat alpino delle regioni temperate dell'Europa, dell'Asia e del continente americano. Alcune specie si trovano anche nell'Africa nord-occidentale, nell'Australia orientale ed in Nuova Zelanda. Sul versante italiano delle Alpi sono presenti diverse specie, che fioriscono durante l'estate. Sono quasi tutte specie protette. Alcune specie si ritrovano anche sugli Appennini.

Le genziane crescono su terreni acidi o neutri, ricchi di humus e ben drenati; si possono trovare in luoghi pienamente o parzialmente soleggiati. Sono utilizzate frequentemente nei giardini rocciosi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Gentiana acaulis
Gentiana asclepiadea
Gentiana cruciata
Gentiana nivalis
Gentiana pneumonanthe
Gentiana utriculosa
Gentiana verna

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Secondo quanto afferma Plinio il Vecchio, questo genere di piante prese il nome di genziana dopo che Genzio (180-168 a.C.), re dell'Illiria, affermò di averne scoperto le proprietà curative. Molte specie, infatti, sono usate come "piante medicinali"[senza fonte] e le loro radici sono usate per la preparazione di liquori tonici, per esempio nel francese suze e nell'acquavite di genziana, prodotto nella Val Rendena.

La genziana è utilizzata come aromatizzante negli amari e in alcuni aperitivi. Celebre è, ad esempio, l'Amaro Sibilla, prodotto nell'appennino marchigiano proprio con questa erba sin dal lontano anno 1868, ma è anche tra gli ingredienti del Fernet Branca, dello Stomatica Foletto e dell'Aperol. È costituente comune in numerose ricette e nella liquoristica viene anche utilizzata per la produzione del vermouth.

In Abruzzo è famoso ed esportato in tutto il mondo il Liquore di genziana, un infuso dalle altissime proprietà digestive, preparato secondo ricette locali che variano da località a località. Tra queste è molto ricercata (quanto difficilmente reperibile perché non ne esistono versioni commerciali) quella tipica del contado di L’Aquila che prevede, tra gli ingredienti, il vino povero di vigne montane, il cosiddetto acetello, che conferisce all’infuso un inconfondibile e pregiato retrogusto amarognolo.

La specie utilizzata per liquori e tisane è Gentiana lutea, quella dai fiori gialli.[2]

ll pregio della Gentiana è anche dovuto al fatto che le radici migliori sono quelle naturali (non coltivate) che in molte zone è proibito raccogliere in quanto specie protetta. In particolare si sono registrati numerosi sequestri in Abruzzo dove la produzione del liquore digestivo Genziana è più rinomata.[3]

Costituenti chimici[modifica | modifica wikitesto]

Tra i composti chimici responsabili del sapore amaro della genziana figura l'amarogentina, il composto naturale più amaro mai isolato.

Numismatica[modifica | modifica wikitesto]

Una gentiana è effigiata sulla moneta da un centesimo di euro dell'Austria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Gentiana, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 gennaio 2024.
  2. ^ Radici di Genziana - Storia Proprietà e Ricette di Liquore (Gentiana Lutea), su Radici di Genziana. URL consultato il 15 marzo 2017.
  3. ^ Scoperti con 54 chili di radici di genziana, su Il Capoluogo, 24 settembre 2013. URL consultato il 15 marzo 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 23494 · LCCN (ENsh85053946 · GND (DE4152464-0 · BNF (FRcb12261098t (data) · J9U (ENHE987007562987705171
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